L’ultimo atto del Main Event World Series Of Poker 2023 è durato poco meno di tre ore. Tanto è bastato allo statunitense Daniel Weinman per aggiudicarsi l’edizione da record (ben 10.043 entries!) del più importante e celebrato torneo di Texas Hold’em al mondo.
Il 35enne player della Georgia si è lasciato alle spalle i due connazionali rimasti in gara al termine del Day 9, Adam Walton e Steve Jones, nell’arco di un livello e mezzo di gioco. E anche questo potrebbe essere un record, almeno da quando il final table del ME WSOP è stato diviso in due giornate.
La cosa risulta ancora più estrema se si considera che all’inizio del Day 10 nessuno dei tre era particolare a corto di chips. Perfino lo shortstack del trio, Adam Walton, partiva con 83 bb, una dotazione sufficiente per non avere troppa fretta di mettere tutte le chips in mezzo.
Ma nel poker, si sa, sono soprattutto le carte a scrivere il destino dei giocatori e dei tornei. Ciò non toglie che alla fine abbia vinto il più preparato ed esperto dei tre.
Daniel Weinman è a tutti gli effetti un professionista del poker che macina risultati dal 2010. Prima di questa vittoria vantava già 128 in the money nei tornei live, un terzo dei quali realizzati alle WSOP, compresi 7 final table e una vittoria ottenuta nel 2022 con l’evento $.1000 Pot Limit Omaha. Nel suo palmares ci sono anche un anello del WSOP Circuit e due titoli WPT di alto livello (Tournament of Champions e Borgata Winter Open entrambi nel 2017). Il tutto per 3,7 milioni di dollari già incassati. Ma è il 129° ITM che adesso fa tutta la differenza del mondo, perché da solo quadruplica quanto Weinman aveva vinto in precedenza.
Gli altri due giocatori presenti al Day 10 non possono esibire lo stesso curriculum pokeristico, se non altro a livello di tornei. Steven Jones è di fatto un businessman immobiliare dell’Arizona con una forte passione per i tornei (65 in the money ad oggi).
Adam Walton è invece un giocatore, ma con una maggiore propensione per le partite di cash game. Originario di Seattle, il 40enne ora vive a Las Vegas dedicandosi al poker. I suoi risultati nei tornei, prima del ME WSOP, contano 96 in the money per un controvalore di 989mila dollari.
Il final table a 3 ha preso il via alle 2:00 del pomeriggio di ieri (ora di Las Vegas, le 21:00 in Italia), con il livello n.40, 1.000k/2.000k bb ante 2.000k.
La prima ora di gioco è caratterizzata soprattutto dall’iniziativa di Walton che attacca con frequenza gli avversari, soprattutto il meno esperto Jones. Un esempio? Dopo aver tribettato preflop sull’apertura del real estate businessman, Walton continua con 8,5 milioni su un flop che recita 5♦J♦7♥. Jones reagisce rilanciando a 22 milioni con A♣Q♠. L’azione però non convince Walton che va all-in con A♠K♣ e ottiene il fold dell’avversario.
Alla fine del livello 40 Adam Walton ha superato Steven Jones nel chipcount e ora insegue la leadership di Weinman.
Ma nel giro di un quarto d’ora la partita prende la piega definitiva. I bui sono adesso 1.250k/2.500k bb ante 2.500k e Steven Jones rilancia da bottone a 6 milioni con Q♦6♦. Walton chiama ma Weinman non ci sta e squeeza fino a 27 milioni. L’original raiser folda ma non Walton che decide di andare ai resti con 8♠8♣. Il tutto per la gioia di Weinman che chiama e mostra A♥A♦.
Walton ha bisogno del miracolo: un 8 o un anche un 6x quando al turn il board si presenta con 7♣5♥3♣9♠. Il river è però un K♣ che elimina Adam Walton al 3° posto. L’heads-up tra Steven Jones e Daniel Weinman è servito.
Grazie al vantaggio 3:1 in chips e al gioco abbastanza leggibile di Jones, Weinman gestisce senza troppi problemi la sfida. Dopo 20 mani la situazione è praticamente invariata. Improvvisamente, alla mano #164 il torneo ha il suo vincitore.
Steven Jones apre da SB/BB a 7.000.000. Daniel Weinman chiama. Il flop porta J♠5♠2♦. Il professionista sceglie di andare in check-raise per 18.500.000 sulla bet da 6 milioni di Jones. Il call di quest’ultimo consente al dealer di girare un 4♣. Weinman continua con altri 38 milioni e manda in the tank il suo avversario. Jones ci pensa quasi quattro minuti e alla fine annuncia “all-in” per 146 milioni. Weinman chiede il count preciso e, dopo una breve riflessione, dice “call”.
Allo showdown Steven Jones mostra J♣8♦, top pair, mail suo avversario è davanti grazie al kicker superiore con K♣J♦. L’ultima carta del Main Event WSOP 2023 è un A♥ che incorona Daniel Weinman nuovo campione del mondo di poker.
Esultanza, emozione e poi la corsa verso la curva degli amici pro, quali ad esempio Shaun Deeb e Josh Arieh, autore di un doppio braccialetto a questo WSOP per un totale di 6 in carriera. Con l’aggiunta di un cameo targato Phil Hellmuth.
Il tutto a tempo di record. Esattamente come la prima moneta: la più alta nella storia delle WSOP, superiore perfino a quella “dorata” di Jamie Gold.
Immagine di testa: da sx Kara Scott, Daniel Weinman e Jamie Gold (credits PokerNews)