Che la passione per il poker sia contagiosa anche per molti campioni dello sport è cosa risaputa. La lista è lunga e comprende un po’ di tutto e di tutti.
Negli States il poker va molto forte tra i professionisti del football americano, della NBA e anche del baseball. Se invece usciamo dagli sport più seguiti negli USA, allora troviamo grandi atleti che amano le carte nel mondo del golf, del tennis, del nuoto, degli sport “da ring” e soprattutto del calcio.
Alcuni calciatori sono diventati assidui frequentatori di pokeroom al termine della carriera sportiva.
Il caso più eclatante è quello di Steve Watts che, pur non essendo mai stato un giocatore da Premier League, ha comunque militato in squadre inglesi di livello medio-alto: una volta appese le scarpette al chiodo, Watts ha scelto la via del professionismo nel poker.
Nell’elenco ci sono anche Tony Cascarino, Teddy Sheringham e Gerard Piqué, tutti campioni di calcio che hanno realizzato vincite a 6 cifre con il Texas Hold’em.
L’ultimo di questa lista è Max Kruse. Ultimo solo in ordine di tempo perché, a livello di palmares pokeristico, il suo è quello più prestigioso tra il calciatori.
Il tedesco, che vanta 131 reti e 460 presenze in Bundersliga e ha indossato 41 volte la maglia della nazionale tra under, olimpica e maggiore, conosce il poker da una quindicina d’anni. Eppure solo nel 2014 si è affacciato sulla scena delle competizioni internazionali di alto livello. Da allora è andato a premio 21 volte, 19 delle quali alle WSOP/WSOPE (4 sono risultati ottenuti online).
Alle World Series Of Poker di Las Vegas, Kruse è andato vicino al braccialetto in ben tre occasioni. Nel 2014, quando ha chiuso 3° nel $1.500 NL 2-7 Draw Lowball, una variante complessa e per specialisti. Tre anni più tardi è arrivato 4° nello stesso torneo e nel 2022 ha fatto il triplete di tavoli finali (7°), sempre con il $1.500 NL 2-7 Draw Lowball. Nel frattempo si era piazzato 5° nel $10.000 NLH Heads-Up Championship delle WSOP online 2021.
Già così è un palmares da primato tra i calciatori-pokeristi. Ma pochi giorni fa l’attaccante del VfL Volfsburg ha interrotto la serie di final table vincendo il suo primo braccialetto. Lo ha fatto alle World Series Of Poker Europe (WSOPE) che da un paio di settimane sono in fase di svolgimento a Rozvadov (Repubblica Ceca).
Kruse si è imposto nell’evento #7, €1.650 No Limit Hold’em 6-handed, dopo aver superato la concorrenza di ben 413 entries. Al tavolo finale si è lasciato alle spalle professionisti del calibro dell’argentino Nacho Barbero (6°) e del colombiano Farid Jattin (3°) che ricordiamo 7° nel PSPC 2019 a Nassau, per 760mila dollari di premio. Degna di nota è anche la tripletta di eliminazioni italiane, tutte avvenute prima della composizione del tavolo a 6: quelle di Marcello Miniucchi (10°), Giorgio Montebelli (9°) e Mario Colavita (8°).
Nel testa-a-testa conclusivo il bomber tedesco ha sconfitto il francese Dorian Melchers e ha così incamerato una prima moneta da 134.152 euro, ad oggi il suo miglior risultato nel poker.
Adesso l’importante è che Max Kruse non dimentichi quei soldi da qualche parte, come gli è accaduto nel 2016. L’aneddoto è curioso e anche un po’ strano, per certi aspetti. Quell’anno l’allora nazionale tedesco ammise di aver perso 75mila dollari vinti ai tavoli da poker, dimenticandoli nel retro di un taxi. Le istituzioni del calcio professionistico tedesco non presero bene l’episodio. Il Volsburg gli rifilò una multa da 25mila euro, mentre la federazione tedesca (con il sostegno del tecnico Joachim Low) lo esclusero dalla nazionale. Da allora Max Kruse non è più rientrato nel giro della squadra maggiore, ma ha comunque indossato la maglia dei “panzer” alle Olimpiadi del 2020, come uno dei tre fuori-quota.
Ci piace pensare che questo braccialetto abbia il sapore di una piccola rivincita per l’attaccante tedesco.
Nel raccontare la vittoria di Max Kruse, abbiamo fatto riferimento ai migliori piazzamenti degli italiani in quel torneo. Ne approfittiamo allora per un aggiornamento sull’andamento degli “azzurri del poker” impegnati a Rozvadov.
Dopo il grande risultato ottenuto da Fabio Peluso nel torneo Opener, gli italiani non hanno catturato altri braccialetti. Hanno però centrato diversi final table.
Nell’evento “Colossus”, un NLH da 550 euro di buy-in, Demetrio Caminita si è piazzato 4° per un premio da 70.792 euro. Un gran risultato, a maggior ragione se si tiene conto che ci sono state 2.054 entries.
Poi è arrivato il 5° posto di Giuliano Bendinelli nel torneo di short-deck. Il vincitore dell’EPT di Barcellona si è portato a casa altri 11mila euro nella variante del TH a 36 carte.
La quinta piazza (€11.266) è anche quella raggiunta da Dario Alioto nell’evento #10, €2.000 8-Game Mix. Per la “cintura nera” di Omaha continua la caccia al secondo braccialetto, dopo il 4° posto ottenuto nel torneo #4, €2.000 PLO 8-Max.
Immagine di testa: Max Krause (credits PokerNews)