Non c’è dubbio su quale sia il miglior piazzamento di una giocatrice in un Main Event delle World Series Of Poker. E’ la vittoria di Annette Obrestad nell’edizione 2007 delle WSOP Europe disputate a Londra. Si tratta anche della vincita più alta mai realizzata da una donna in un evento WSOP.
Se però limitiamo la ricerca alle WSOP “tradizionali”, cioè quelle di Las Vegas, allora emerge un altro nome: quello di Barbara Enright, la prima donna capace di raggiungere un final table del Main Event.
L’anno è il 1995 e Barbara Enright è già una giocatrice affermata nel mondo dei tornei di poker. Ha iniziato a farsi notare nel 1976, ma il primo in the money ufficiale arriva 10 anni più tardi. Il secondo è un braccialetto WSOP. La Enright lo conquista sempre nel 1986, imponendosi nell’evento $500 Women’s 7-Card Stud. Anche se non è un torneo “open”, il primo posto vale comunque 16.400 dollari e soprattutto mette in mostra le sue qualità di agonista.
Tra il 1987 e il 1995 seguono altri 39 ITM, tra i quali c’è il secondo titolo WSOP vinto nel 1994 con $1.000 Women’s 7-Card Stud. Lo step successivo ci riporta all’anno cruciale della sua carriera. Anzi al mese.
Dal 19 al 23 maggio 1995, al Binion’s Casino di Las Vegas si gioca il 26° Main Event WSOP. Barbara Enright ha scaldato i motori due settimane prima andando a premio nel Pot Limit Hold’em (chiude 25ma su 264 partecipanti) e adesso si sente pronta per affrontare il torneo di poker più famoso al mondo.
Il premio incassato, pari a poco meno di duemila dollari, non copre però i 10mila che servono per iscriversi al Main Event. La Enright chiede il finanziamento a uno dei suoi sostenitori, un non meglio identificato “Porkchops” che però si tira indietro. Lei allora si iscrive a un satellite da 220 euro di buy-in e lo vince. E’ un buon segno.
Barbara Enright riesce infatti a farsi largo in mezzo al field (273 i partecipanti) quasi del tutto maschile e raggiunge il Day3 del torneo. In sala sono rimasti solo gli ultimi tre tavoli del torneo e la competizione si fa tosta, soprattutto per la Enright che si trova seduta insieme a Dan Harrington, il professionista di cash game Brent Carter e a Henry Orenstein, il futuro inventore delle microcamere per il poker. Ma la giocatrice supera anche questo ostacolo e accede al final table a 6.
I suoi avversari sono – prevedibilmente – tutti maschi. Oltre a Carter e Harrington, tra i più temibili c’è anche Hamid Dastmalchi, vincitore del ME WSOP tre anni prima.
Barbara Enright affronta l’ultima giornata con lo stack più basso; dalla sua ha però il sostegno totale del pubblico e la capacità di sfruttare le occasioni buone grazie a un gioco molto attento.
Raggiunta la fase 5-handed dopo l’eliminazione di Chuck Thompson, per la giocatrice sembra presentarsi proprio una di queste occasioni. L’azione è una sfida di bui. Carter limpa da SB con 6♦3♦. Barbara Enright “spilla” 8♥8♣ da BB e va all-in per poco meno di 80.000 chips. Il suo avversario, in virtù di uno stack molto superiore, decide di chiamare, solo per trovarsi dominato 80%-20% dalla Enright.
Il flop è però crudele: Q♥3♠6♠, clamorosa doppia coppia per Carter. La Enright sbatte la mano sul bordo del tavolo, prende la sua borsetta e si alza (il video è disponibile qui). Il turn è un 9♣ che lascia alla giocatrice 8 out per ribaltare la situazione. L’A♠ al river non è però uno di questi.
Barbara Enright diventa così la prima donna capace di raggiungere il final table del Main Event alle World Series Of Poker.
“Sono orgogliosa di quello che ho fatto” ha dichiarato Barbara Enright subito dopo l’eliminazione, e a buon titolo. Il suo risultato sarà infatti una fonte di ispirazione per tante altre donne che negli anni successivi sceglieranno di dedicarsi ai tornei di poker.
Senza dimenticare che Barbara Enright è ancora pienamente attiva nel gioco. Alle WSOP 2023 è andata a premio ben 6 volte, portando a quota 306 il totale dei suoi in the money.
Nei 37 anni di carriera da poker player, la Enright ha incassato 1,85 milioni di dollari. Il suo miglior risultato economico, 180.000 dollari, è arrivato nel 1996 quando si è aggiudicata il terzo braccialetto WSOP, dopo essersi lasciata alle spalle 179 avversari nel $2.500 Pot Limit Hold’em.
Un gradino sotto troviamo i 114.180 dollari del Main Event 1995, altra cifra di tutto rispetto in quegli anni. Con buon pace di chi quella volta non l’ha voluta sponsorizzare.
Immagine di testa: Barbara Enright (credits PokerNews)