Lo avevamo anticipato pochi giorni fa: Dario Sammartino ha intenzioni più che serie a queste World Series Of Poker 2022. Dopo il terzo posto raggiunto nell’High Roller Bounty da 100mila dollari di buy-in, MadGenius si è infatti ripetuto con un altro “bronzo”.
Lo ha conquistato sabato notte nel torneo di Heads-Up da 25mila dollari di buy-in, al quale hanno preso parte 64 giocatori. Inutile dire che si è trattato di un field composto da nomi di primo piano e da specialisti dei testa-a-testa.
Tra questi, anche due italiani. Oltre al già citato Sammartino, ai nastri di partenza si è presentato anche Davide Suriano che è uno specialista soprattutto di HU online, ma capace di ottenere grandi risultati anche live, come dimostra la sua storica vittoria alle WSOP 2014.
Questa volta Davide Suriano non ha fatto molta strada. Si è fermato al primo turno (32mi di finale) sconfitto da Max Kruse, il calciatore professionista della Bundesliga con la passione per il poker.
Molto meglio è andata invece a Dario Sammartino.
Nel Round dei 64 (stack 150.000, lv 1 300/600), il pro napoletano ha incontrato l’americano Matthew Steinberg, giocatore diventato famoso qualche giorno fa per essere entrato all’HR da $100k in late registration e, con solo 15 bb a disposizione, aver centrato il suo primo ITM di valore: un 6° posto da poco più di 180mila dollari.
Al torneo di HU gli è andata meno bene. Nel corso della sfida, Sammartino ha effettuato il sorpasso con questa mano.
Su un flop che recita 6♥6♦5♠, l’italiano va in check-raise fino a 12k sulla puntata Steinberg di 5.000. Lo statunitense tribetta fino a 35.000 e Sammartino chiama. Il turn è un A♠, sul quale l’azione si ripete: check, Steinberg betta 35k ma questa volta Sammartino, dopo un minuto di riflessione, va all-in per 73.200 chips. Steinberg molla il colpo.
Un livello dopo, l’italiano chiude il conto con un cooler al flop. Il board mostra 7♣8♣10♣: altro check-raise di Sammartino che mette nel piatto 18k. Steinberg shova 58k con 7♥8♥, doppia coppia. L’italiano snappa e mostra 6♥9♣: scala floppata e game over per Steinberg.
Nei 16mi di finale (300K, lv 1 600/1,2k) arriva Cary Katz, giocatore sicuramente molto più esperto di Steinberg. Ma la sfida dura comunque pochissimo. Nell’arco di due livelli Sammartino è già avanti 5:1 in chips e chiude poco dopo. All-in preflop di Catz con 8♥7♥ (la stessa mano di Steinberg!) e call di MadGenius con Ax5x: board liscio e anche il secondo ostacolo è superato, così come il Day1 del torneo.
Il Day2 (600K, lv 1 1k/2,5k) inizia con 16 giocatori ancora in gara. Il terzo avversario di Sammartino si chiama William Stanford, un altro americano. Pur essendo un giocatore di tornei USA a buy-in medio ($537k con 100 ITM in carriera), Stanford si dimostra l’osso finora più duro. La partita è tirata: Sammartino ha una buona partenza, ma Stanford recupera chiudendo una scala runner-runner con 8♦7♦ (!!!) e si fa pagare dalle Donne del player napoletano.
Poi è tutto un alternarsi al vertice, fino a quando l’italiano riesce ad allungare 4:1. A questo punto arriva lo scoppio che elimina l’americano: ultime 286mila chips in mezzo con K♦J♠ che Sammartino chiama con un modesto K♠3♥. Al flop scende però un 3♦ seguito da due mattoni che mandano Dario Sammartino in the money, per un minimo di 75k già garantito.
Ad attenderlo ai quarti c’è Chance Kornuth, già secondo davanti a Sammartino nel $100k HR quattro giorni fa. Il primo scossone alla sfida (1.200K, lv 1 3k/6k) lo dà l’italiano che si porta avanti 2:1 con un colore completato al river. Lo statunitense (11 milioni di dollari vinti in carriera), recupera un po’, ma alla fine si arrende a un cooler preflop: J♦J♠ vs Q♥Q♣ e board senza sorprese. Dario Sammartino accede così al Day3.
Le semifinali (2.400k, lv 1 6k/12k) sono: Dan Smith vs Dario Sammartino e Kevin Rabichow vs Christoph Vogelsang.
Nella sfida contro Smith, MadGenius riesce a rimanere in vantaggio 2:1 per un paio di livelli. Il colpo del KO però non arriva. E’ invece l’americano che ribalta la situazione vincendo un all-in preflop con un coppia di 8 vs coppia di 5. Da quel momento in avanti, Dario Sammartino rimane sempre indietro. Trova un double-up quando con K♦7♣ vs A♦8♦ centra un K♥ al flop. Ma è solo una boccata d’ossigeno, perché la partita si conclude poco dopo. All-in diretto di Dan Smith con A♦4♣ e call dell’azzurro con A♠6♣: lo split-pot è molto probabile, ma il board porta 9♦5♣4♥A♣K♣ ed elimina Dario Sammartino al terzo posto per $193.537 di premio.
Il pro statunitense, che è al 7° posto della All Time Money List con 38,7 milioni di dollari, va invece a giocarsi la finale per il braccialetto contro il tedesco Vogelsang. E’ una partita sempre in bilico che dura quasi quattro ore. Con bui ormai altissimi e stack quasi pari (600k in più per Smith), i due finiscono ai resti preflop: Vogelsang con A♣10♣ e Dan Smith con A♥4♦. Quest’ultimo parte sotto, ma il flop gli sorride di nuovo: 4♠8♥2♦. Un 7♦ al turn e un 3♠ al river consegnano a Dan Smith il suo primo braccialetto WSOP e $509.717 di premio.
Questo è il payout del torneo:
Immagine di testa: l’HU fra Dan Smith (sx) e Dario Sammartino (dx) (credits PokerNews)