Il Main Event dello World Series Of Poker ha consegnato agli annali della kermesse un’edizione 2024 ricca di emozioni.
A cominciare dal nuovo record di partecipanti, 10.112 contro i 10.043 dell’annata precedente, per arrivare alla quasi Cindella-story dell’amateur Jordan Griff. In mezzo ci sono la performance di Cody Daniels, al suo secondo ITM consecutivo nonostante il pesantissimo fardello di una condizione fisica terminale, e la deep run di Kristen Bicknell Foxen, 13ma per il quinto miglior piazzamento femminile di sempre nel ME WSOP nonché il più alto degli ultimi 12 anni (nel 2012 avevano fatto meglio di lei Gaelle Baumann, 10ma, e Elisabeth Hille, 11ma).
Ma nello spettacolo del torneo principale non possono mancare le grandi giocate. Ne abbiamo viste tante, qui ve ne proponiamo alcune particolarmente significative.
JESSE LONIS – CHI HA PAURA DELLA BOLLA?
L’azione si sviluppa quando i bui sono 4k/8k bb ante 8k e mancano 12 eliminazioni allo scoppio della bolla (Day4). Una fase delicata, perché chi ha una dotazione sufficiente di chips può armarsi di pazienza, aspettare che gli shortstack vengano eliminati e così andare a premio senza troppi rischi. Ma è anche un fase ideale per rubare piatti preziosi.
Jesse Lonis, già 25° nel Main Event 2023, conosce bene questa dinamica e infatti decide di tribettare da Big Blind per 98.000 chips (stack 842k) l’apertura da Hijack a 16k di Bart Lybaert (stack 805.000), seguita dal call di Asko Muratovic, quest’ultimo in posizione di SB. L’original raiser chiama, mentre Muratovic si chiama fuori.
Al flop scendono 9♠6♥10♣. Lonis c-betta 133k ma riceve un raise fino a 283.000. Per tutta risposta, lo specialista di high roller alza la posta a 450.000 chips. Il pro belga lo studia un po’ e alla fine decide di fare call. Al turn arriva un 6♣, sul quale Jesse Lonis va all-in mettendo a rischio eliminazione il suo avversario: Lybaert ci pensa 90 secondi ma alla fine annuncia il fold. A quel punto Lonis gli mostra A♣5♦, solo Asso carta alta e Lybaert conferma di aver avuto un punto.
Che bluff muscolare, Mr. Lonis!
ADRIAN MATEOS – RAGGI X DA SUPERMAN
Il protagonista di questa mano è Adrian Mateos, uno dei più talentuosi e vincenti player in circolazione. Lo spagnolo è al primo posto nella classifica spagnola per incassi e al nono in quella mondiale. Ha conquistato tre braccialetti WSOP, uno WSOPE, un EPT, un partypoker LIVE Millions e un Estrellas Poker Tour Main Event, solo per citare i titoli più blasonati. Finora ha collezionati 254 piazzamenti a premio.
L’azione che raccontiamo si è verificata circa a metà del Day5, con i giocatori già tutti in the money. Dopo un preflop forbettato, il “matador” del poker chiama la c-bet da 425k (1.360.000 chips nel piatto) di Will Berry sulle prime tre carte del board: Q♦4♦2♣. L’azione si sposta al turn, un 10♠. Berry punta di nuovo, questa volta sono 1.300.000 chips. Mateos ci pensa un po’ e alla fine folda mostrando K♣K♥. E’ un fold da applausi, perché il suo avversario mostra A♠A♣!
KRISTEN BICKNELL FOXEN – VARIANTE CON KAPPA
Per uno che folda correttamente i “Cowboys” c’è chi li valorizza al massimo.
Di Kristen Bicknell “in” Foxen abbia già parlato svariate volte, ma giova comunque ricordare che è uno delle giocatrici più forti di sempre. Ha vinto due braccialetti WSOP live ed è seconda nella classifica “rosa” per incassi con 8,3 milioni di dollari, dietro a Vanessa Selbst (11,9). Il suo 13° posto nel Main Event WSOP di quest’anno non è quindi frutto del caso e a dimostrarlo c’è anche questa action, messa in mostra durante il Day6.
I bui sono 60k/120k bb ante 120k e Niklas “Lena900” Astedt (stack 8,9 milioni ca.) apre a 120k da middle position con A♣J♠. La Bicknell Foxen (8,1 milioni) si limita a chiamare da bottone nonostante abbia K♥K♦, una mossa molto prudente o forse una trappola per catturare un giocatore notoriamente aggressivo quale è lo svedese. Call anche di Tyler Montoya da BB con A♠J♥.
Il flop non è favorevole alla canadese perché porta A♥7♣6♥ e l’azione prosegue con la c-bet da 200mila chips dell’original raiser dopo il check di Montoya. La canadese chiama e Montoya la imita. I tre vedono scendere un 5♥ al turn: triplo check. L’ultima carta del board è un 6♦ . Montoya checka, Astedt punta invece 200k. Kristen Bicknell Foxen risponde con un raise fino a 1,3 milioni e ottiene il fold dei maschi, nonostante abbia la mano peggiore!
BARRY HUTTER – IL POKER E’ ANCHE QUESTIONE DI ‘KUORE’
Barry Hunter è un professionista americano che vanta più di 200 itm live dal 2010 ad oggi, compreso un braccialetto WSOP, oltre a una decina di final table. In un certo senso, Hunter è un ‘cacciatore’ di risultati targati WSOP, anche se il premio più alto (344mila dollari) lo ha ottenuto arrivando 6° nel WPT Five Diamond World Poker Classic di Las Vegas nel 2018.
Nel ME WSOP 2024 ha chiuso 647°, anche per merito di questa giocata. I bui sono 1k/1,5k/1,5k – siamo quindi ancora molto lontani dalla zona itm – e Robert Eichele (stack 83.500) apre da mid position a 3.500 con Q♥Q♦. Risponde Lynn Phan (263k) da cutoff limitandosi a chiamare con in mano A♠A♣. Altra trappola come quella di Kristen Bicknell Foxen? Probabilmente sì, e potenzialmente killer non solo per Eichele ma anche per Barry Hunter (220k) che da Bottone spilla K♠K♦ e tribetta 12.000.
I bui foldano e l’azione torna a Eichele il quale riapre il gioco forbettando 29k. A questo punto la Phan ci pensa un minuto abbondante e poi 5-betta 63,5k! Lo stesso tempo serve a Hutter, ma nel suo caso si tratta di un ottimo fold, nonostante abbia la seconda miglior mano di partenza! Meno convinto è invece Eichele che impiaga due minuti buoni per foldare anche lui.
RUPOM PAL – NEL GUINNESS DEI PRIMATI PER CONTO DI SUA MAESTA’
Il Day1C è stato il flight di qualificazione più spettacolare in termini di giocate ai confini delle realtà. Su tutte si staglia quella tra l’americano Jamie Sanfilippo e il britannico Rupom Pal.
I bui sono ancora relativamente bassi (200/300 bb ante 300, stack di partenza 60k) quando Sanfilippo apre a 700 chips per poi subire la tribet 2.200 di Pal. Lo statunitense chiama e fa scendere questo flop: J♥8♠2♥. Il player “di Sua Maestà” c-betta 2.200 chips ma questa volta è Sanfilippo che si fa aggressivo con un check-raise da 4.200 gettoni. Pal fa call.
Al turn si materializza un J♠: doppio check. Il river porta la Q♣. Pal fa check, Sanfilippo punta 2.600, il britannico reagisce rilanciando fino 8.800. A questo punto l’americano annuncia la forbet all-in per 40mila chips. E’ poco più di quello che resta a Pal il quale, dopo un po’, annuncia il fold mostrando Q♥Q♠, cioè full di Donne chiuso al river!
Follia? No, al contrario: è un vero colpo di genio che ha permesso a Rupom Pal di evitare l’eliminazione dopo pochi livelli di gioco, foldando la mano second nuts! Sanfilippo infatti non può fare a meno di mostrare il poker completato al turn con J♦J♣ in mano!
Un fold che merita davvero il Guinness dei primati del poker!
Immagine di testa: Kristen Bicknell Foxen (credits WSOP/PokerNews)