Gli scopritori di talenti esistono anche nel poker. Nel caso di Layne Flack, si tratta di un talent scout di primissimo piano.
Nato a Rapid City (Dakota del Sud, USA), Layne Flack si avvicina al mondo del gioco lavorando come dealer in alcune piccole cardroom del Montana. Ma dal distribuire le carte al riceverle il passo è breve. Ed ecco che, nel 1994, l’allora 25enne si trasferisce insieme alla fidanzata nel Nevada con l’obiettivo di dedicarsi in maniera professionale al poker. E’ proprio nelle pokeroom di Reno e di Las Vegas che Flack si fa subito notare da alcuni big names. Due su tutti: Johnny Chan e Ted Forrest.
Nel 1997, Layne Flack vince l’Hall of Fame Poker Classic al Binion’s di Las Vegas, un torneo importante che sostanzialmente lo rivela sulla scena professionistica. Ma è giovane e la gestione finanziaria non è il suo forte. Un anno dopo, è già costretto a giocare eventi collaterali a basso buy-in.
E’ il 1998 e Layne Flack è appena uscito da un torneo che gli avrebbe dovuto fornire il budget per iscriversi al $500+40 Carnival of Poker, sempre nella Sin City americana. A quel punto, Chan si fa avanti. Gli dice di andare a riposarsi e di tornare in sala l’indomani, solo per giocare il Carnival. L’iscrizione, ovviamente, è pagata dal due volte campione del mondo. Morale: il giorno dopo Flack mette in fila 355 avversari e vince il torneo. Qualche mese più tardi, chiude secondo nel $2.000 NLH alle WSOP.
E’ solo l’inizio di una scalata al successo davvero impressionante. Nel 1999 Layne Flack vince il suo primo braccialetto con l’evento $3.000 TH Pot Limit, pochi giorni dopo aver centrato un altro final table. Nel 2000 è terzo nell’evento di Limit Omaha Hi/Lo e un anno più tardi cattura il bronzo anche nel $2.000 TH No Limit. In mezzo ci sono altri 10 final table, di cui 4 vinti, in vari altri tornei di alto livello (soprattutto L.A. Poker Classic).
Poi arriva l’edizione 2002 delle World Series Of Poker che segna la svolta nella sua carriera.
Layne Flack si iscrive all’evento $2.000 NLH che complessivamente raccoglie 449 entries. Siamo ancora nel pre-Moneymaker boom, ma gli eventi WSOP di TH sono già i più affollati in circolazione e offrono primi premi a 6 cifre.
Flack raggiunge il final table con il secondo stack. Qui esordisce mettendo in mostra le sue abilità nella manipolazione delle carte, sviluppata nel periodo lavorativo precedente: manda nel panico il dealer del tavolo, facendogli notare che non ha ricevuto le carte. Dopo qualche istante, indica all’ex collega che le carte son già finite nel muck degli scarti.
Insomma, veloce con le carte ma anche nell’accumulare le chips. A tre left, Flack ha lo stack più grande. Dopo qualche action, finisce ai resti contro Harry Demetriou su un flop che recita Q♦9♦7♦. Flack ha [Qx][5x], top pair, mentre il suo avversario ha flush draw e overcard con A♦8♥. Il turn porta un 5♣ che consegna la doppia a Flack ma al tempo stesso apre il progetto di scala a incastro per Demetriou. Il river [6x] completa la scala e salva quest’ultimo.
Flack riesce a recuperare lo stack e in breve tempo i due si scontrano di nuovo. Altro all-in al flop: 5♥7♥Q♣ con Flack avanti [Qx][Jx] vs [Qx][6x]. Il resto del board è liscio e il pro americano va all’heads-up. Ad attenderlo c’è Tom Jacobs, runner-up nel Main Event WSOP 1992. La sfida per il braccialetto dura 40 mani. Nell’ultima, apre Flack con K♥Q♣, Jacobs difende da BB con K♠10♣ e al flop K♦Q♠7♠ i due finiscono all-in: la doppia di Flack regge e gli consegna il secondo titolo WSOP.
Passano due settimane e l’ex-dealer è di nuovo al final table di un evento WSOP. Adesso è il $1.500 NLH, con 528 entries in sala e alcune facce molto note al tavolo finale. Giusto per capirci, la volata a 5 comprende il vincitore del ME WSOP 2001 Carlos Mortensen, T.J. Cloutier (6 braccialetti WSOP) e lo svizzero Philip Marmorstein, già campione del mondo di backgammon. Gli altri due sono Layne Flack e – udite udite – il suo mentore iniziale, Johnny Chan. Ma le scintille più spettacolari sono offerte da un’action tra Flack e Marmorstein.
L’americano si trova con una coppia di 10 in mano e il poker chiuso su questo flop: 10♠10♣8♣. Sull’altra sponda, lo svizzero ha una coppia di 4 che, in caso di puntata del suo avversario, probabilmente avrebbe foldato. Flack, saggiamente, prova la trappola e fa check. Marmorstein checka dietro. Lo slow play di Flack viene premiato da un 4♦ al turn: adesso lo svizzero ha in mano abbastanza (fullhouse) per chiamare la bet di Flack. E’ una bella giocata in pot control ma Marmostein è davvero sfortunato perché al river si materializza un 4♠! Il quads over quads è imparabile: all-in, call e il field scende a 4 left.
Al quarto posto esce Mortensen, per mano di Cloutier il quale è poi vittima del duo Flack-Chan. All-in a 3 con Cloutier che ha [Ax][Qx] vs [Ax][Kx] sia di Flack che di Chan. Il board non fa sorprese e l’heads-up è servito: Flack vs Chan.
L’allievo – o meglio lo “stackato” – parte però in netto vantaggio e in poche mani il testa-a-testa è concluso. Flack limpa con 10♥7♣, Chan fa check con J♠8♦. Il flop porta J♦10♦3♦, sul quale il 10 volte braccialettato decide di difendere la sua top pair + flush draw con un check-raise all-in. Flack chiama con solo second pair e nessuna carta di quadri in mano. Di nuovo, però, la fortuna lo assiste: dopo un A♥ al turn, il dealer regala un 10♣ al river che trasforma la coppia in tris. Layne Flack ha appena realizzato una storica doppietta nello stessa edizione delle WSOP.
Ed è solo la prima di due, perché nel 2003 Layne Flack concede il bis vincendo il $2.500 Limit Omaha Hi-Lo e il $1.500 Limit Hold’em Shootout. A questo punto, il giocatore di Rapid City è a tutti gli effetti autore di un doppio back-to-back da annali del poker, tanto da essere ribattezzato “Back-to-Back Flack“!
Ma Layne Flack vincerà ancora negli anni successivi. Nel 2008 arriverà il sesto braccialetto WSOP, grazie al torneo $1.500 Pot Limit Omaha, dopo essersi lasciato alle spalle l’altro grande amico Ted Forrest (5°) e l’italiano Dario Alioto (4°). Layne Flack vanta complessivamente 142 ITM liv, dei quali 60 sono targati WSOP e comprendono 10 final table e 6 primi posti.
Purtroppo la sua storia ha un finale triste. Nel luglio del 2021, un’intossicazione di farmaci e droghe (fentanyl, cocaina e metamfetamina) ha messo prematuramente fine alla sua carriera di giocatore e soprattutto alla sua vita. Aveva solo 52 anni.
Nel 2022, il nome di Layne Flack è stato inserito nella Hall of Fame del poker.
Immagine di testa: Layne Flack (credits PokerNews)