Una domenica deludente per la pallavolo italiana: sia Trento, tra gli uomini, che Conegliano, tra le donne, sono state sconfitte nelle finali di Champions League giocate entrambe a Lubiana, in Slovenia.
Partiamo dalle ‘Pantere’ di coach Santarelli, che erano opposte alle forti turche del Vakifbank Istanbul, guidate dal tecnico modenese Giovanni Guidetti.
La sfida si è chiusa in quattro set (25-22, 25-21, 23-25, 25-21) per Gabi e compagne, che nel primo parziale hanno cercato di mettere le cose in chiaro fin da subito ma poi hanno subito la riscossa delle venete.
E in effetti resta il rimpianto per una frazione sfuggita via quando a metà, sul 13-9, si aveva avuto l’impressione di potere allungare ulteriormente. C’è stata battaglia anche negli altri tre set, in casa Imoco Conegliano Paola Egonu non ha fatto mancare il suo solito sostanzioso contributo, con la bellezza di 39 punti: per lei è stata una gara molto particolare, perché a partire dalla prossima stagione la fenomenale pallavolista porterà i colori proprio del Vakifbank.
Erano ben 2.000 i tifosi di Conegliano sbarcati in terra slovena per sostenere le proprie beniamine, che hanno cercato di gettare il cuore al di là dell’ostacolo ma che nulla hanno potuto contro la solidità delle avversarie: proprio la brasiliana Gabi è stata premiata come migliore giocatrice del match. A Lubiana è di fatto terminata l’epopea di una formazione vincente, che a partire dalla prossima stagione subirà mutamenti radicali nel proprio organico.
Niente da fare anche per la Trentino Itas, a cui non è riuscita l’impresa di mettere in bacheca la quarta Champions League della propria storia. Il sogno di ribaltare il risultato della precedente edizione e tornare a scrivere, dopo undici anni, il nome nell’albo d’oro della più prestigiosa manifestazione internazionale per club, per la formazione allenata da Angelo Lorenzetti si è spento ai vantaggi del terzo set dell’incontro che è andato in scena all’Arena Stozice della capitale slovena. Veramente quadrati i polacchi del Groupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, che hanno chiuso i tre set rispettivamente sul 25-22, 25-20 e 32-30.
I campioni in carica hanno confermato la propria egemonia in campo europeo a dodici mesi e mezzo di distanza dalla finale di Verona, centrando una storica doppietta e mettendo la ciliegina sulla torta di una stagione che li aveva visti vincere tutto anche in patria.
I polacchi non hanno dato scampo ai loro avversari con una prestazione continua e priva di grandi sbavature: Semeniuk (best scorer e mvp del match grazie a 27 punti personali col 74%) ha saputo esaltarsi e ha aiutato i compagni a dare il meglio. I polacchi hanno avuto un migliore approccio alla gara, riuscendo a contenere in seguito anche il ritorno degli avversari, che con le fiammate a rete di Kaziyski (il migliore dei suoi con 16 palloni vincenti e il 57% in attacco) e Michieletto hanno cercato di mettere le mani sull’incontro senza però riuscire a scalfire le sicurezze del Kedzierzyn-Kozle.
Il finale di terzo set ha dimostrato come la Trentino Itas sia stata spesso vicina all’avversario senza avere mai la concreta possibilità di riaprire il match, ben incanalato dalla formazione guidata da Cretu in ogni singola frazione.