È stata un’estate a due facce, quella della pallavolo italiana, sia maschile che femminile.
Prima il doppio flop ai Giochi di Tokyo 2020, forse la maggior delusione in assoluto per la spedizione azzurra nella straordinaria Olimpiade tenutasi nella capitale giapponese, con entrambe le nazionali eliminate nei quarti di finale.
Poi invece c’è stato il doppio riscatto continentale, con il trionfo ai campionati europei prima delle ragazze di Davide Mazzanti e poi dei ragazzi del nuovo corso di Fefé De Giorgi.
Infine le rassegne mondiali giovanili, Under 18 femminile a Durango, in Messico, e Under 21 maschile a Cagliari e Mosca, dove le nostre nazionali si sono comportate, e si stanno comportando, in modo egregio, tanto che le azzurrine hanno raggiunto la quarta finale consecutiva nei mondiali di categoria, delle quali due vinte nel 2015 e nel 2017, mentre gli azzurrini sono in semifinale e giocheranno sabato alle 19 a Cagliari contro la Polonia.
Poco importa che le ragazze, nella notte italiana, abbiano ceduto alla Russia nella sfida decisiva per il titolo col punteggio di 3-0 (25-16 25-17 25-20): il lavoro di Marco Mencarelli, ct delle Under 18 dal 2014, dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta e che, fondamentalmente, il serbatoio di giocatrici a cui attingere in un settore come quello della pallavolo femminile continua a essere molto ampio.
E poi, naturalmente, c’è anche la stellina della squadra, la posto 4 Julia Ituma, che l’8 ottobre compirà 17 anni, capace di schiacciate di inaudita violenza.
Anche i ragazzi, ora allenati da Angiolino Frigoni, due anni fa arrivarono secondi, battuti dall’Iran, e quest’anno vogliono provare a fare meglio, anche se superare la Polonia e poi la vincente della prima semifinale tra Russia e Argentina non sarà per nulla facile. Insomma, non c’è dubbio che il futuro della pallavolo italiana a livello seniores sia maschile che femminile possa essere ricco di soddisfazioni.
Verso Russia 2022
A proposito dei seniores maschili, oggi a Mosca, a partire dalle 17, ci sarà il sorteggio per la composizione dei gironi dei Mondiali del 2022, che si disputeranno in dieci città della Russia dal 26 agosto all’11 settembre, con la partita inaugurale a San Pietroburgo e le finali a Mosca.
Non ci saranno tornei di qualificazione con formule spesso incomprensibili anche per gli appassionati, figuriamoci per i tifosi occasionali: l’inverno sarà tutto dedicato ai campionati nazionali e alle coppe continentali, mentre le partecipanti alla rassegna iridata sono già tutte definite.
Sono infatti qualificate di diritto la Russia paese organizzatore, la Polonia campione in carica nonché vincitrice degli ultimi due Mondiali, e le prime due classificate dei vari campionati continentali, ossia l’Italia e la Slovenia di Alberto Giuliani per l’Europa, il Brasile e l’Argentina per il Sudamerica, Portorico e Canada per Nord e Centro America, Tunisia, allenata da Antonio Giacobbe, e Camerun per l’Africa, Iran e Giappone per l’Asia.
Per arrivare al totale previsto di 24 partecipanti le altre 12 squadre sono state pescate nel World Ranking tra quelle non ancora qualificate, e sono state scelte Francia, fresca di titolo olimpico, Stati Uniti, Serbia, Cuba, Olanda, Germania, Messico, Turchia, Egitto, Qatar, Bulgaria e Cina.
Le squadre verranno suddivise in sei gironi e al sorteggio saranno presenti il presidente Fipav Giuseppe Manfredi e il ct De Giorgi.
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