La corsa a perdifiato di Conegliano si è finalmente fermata.
Dopo 76 vittorie consecutive – praticamente due anni senza conoscere altro esito che la vittoria – Paola Egonu e compagne, campionesse d’Italia e d’Europa, sono sconfitte in casa da Firenze al tie-break.
Si ferma quindi la meravigliosa quanto incredibile striscia positiva iniziata con il Chieri nel lontano 2019 e che, partita dopo partita, ha portato Conegliano prima a eguagliare (a quota 73) e poi a migliorare (a quota 74) il record mondiale di vittorie consecutive che era nelle mani del VakıfBank Istanbul.
Match tirato
Quello del Palaverde di Treviso è stato un match davvero molto tirato e chiuso solo al tie break (22-25, 30-28, 25-16, 25-27, 12-15). Dopo 720 giorni quindi cade l’imbattibilità della Imoco che già nel primo set aveva dato piccoli segnali che qualcosa non andasse nel verso giusto.
Le ragazze di Santarelli risultano essere un filo imballate nel primo set con ricezione imprecisa e muro scomposto. Firenze invece trova ben tre aces nel primo set ed è molto più combattiva, rispetto alle Pantere. Questa volta alle padrone di casa non basta la solita super prestazione di Paola Egonu, autrice di ben 34 punti.
Dietro di lei però c’è il vuoto con Folie a quota 13 punti e Sylla a 10. Fanno meglio le toscane che distribuiscono meglio i punti tra Nwakalor (24), Van Gestel (16), Belien (15) e Sorokaite (13).
Ferite nell’orgoglio, le venete si riappropriano del match e prima riescono a vincere il secondo set 30-28, poi si appropriano anche del terzo per 25-16 con la Enogu a fare davvero la voce grossa e a martellare punti intorno al 60% di efficienza.
Ma questo non basta a spegnere la voglia e il carattere delle bisontine che si aggiudicano il quarto set col risultato di 27 a 25. Il match viene quindi deciso al tie break e dopo due ore e mezza di spettacolo, davanti a circa 1800 persone.
Conegliano cade, senza riuscire a ricucire il gap con Firenze e riassapora l’amaro e forse dimenticato gusto della sconfitta dopo quasi 2 anni di dominio totale.
Quasi una liberazione
Nella sorprendente sconfitta delle Pantere hanno avuto sicuramente un loro ruolo le assenze di Wolosz, De Kruijf e Plummer, alle prese con qualche acciacco fisico.
Ma, più in generale, a pesare sono stati due mesi di pallavolo a ritmi quasi insostenibili, in campo ogni tre giorni e con la pressione del record a incidere sempre più sensibilmente sulle energie fisiche e mentali. Ora inevitabilmente si dovrà voltare pagina.
In un certo senso, Conegliano lo aveva già fatto il 21 novembre scorso, quando la vittoria su Trento aveva suggellato il definitivo record mondiale di imbattibilità, portato a 74 gare contro le 73 del Vakifbank Istanbul del 2012-14.
Ma è con il kappaò di ieri sera che inizia veramente un nuovo capitolo, come ha confermato anche coach Santarelli: “Sono convinto che questa sconfitta ci possa far bene, siamo tornati con i piedi per terra. Prima o poi sarebbe capitato, ma meglio poi che prima. Forse ci siamo tolti un peso, abbiamo capito che questa squadra ha bisogno di tutte le giocatrici”.
Perdere non fa mai bene, tranne forse che in casi come questi, quando il tuo nome nella pietra della storia lo hai già inciso profondamente e nessuno potrà mai cancellarlo.
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