Dopo il giorno di riposo seguito alla fine della fase a gironi, più che mai preliminare visto il livello tecnico tutt’altro che eccelso di almeno un terzo delle nazionali presenti, il gioco inizia a farsi duro all’Europeo di pallavolo maschile in corso di svolgimento tra Croazia, Estonia, Polonia e Repubblica Ceca, con l’inizio della fase ad eliminazione diretta.
Ottavi di finale, quarti, semifinali e finali, tutto concentrato in otto giorni, dall’11 al 19 settembre con appena due giornate di riposo, il 16 e il 17, tra quarti e semifinali.
Come dire, per chi arriverà fino in fondo saranno quattro partite in una settimana, ritmo che ricorda da vicino quello della recente Olimpiade. Fortunatamente per gli atleti, però, si giocherà ad orari e con temperature molto differenti. Per il resto, però, le protagoniste saranno quasi le stesse, dal momento che non è un mistero come, eccezion fatta per Argentina e Brasile, la crema del movimento pallavolistico mondiale sia in Europa.
Insomma, nell’estate in cui oltre ai Giochi si è disputata anche la Nations League, vinta dal Brasile nella fase finale svoltasi a Rimini, di fronte si troveranno nazionali che ben conoscono i pregi e difetti propri e degli avversari.
I primi ottavi di finale
Si comincia con Russia-Ucraina alle 17.30 e Polonia-Finlandia alle 20.30, in programma all’Ergo Arena di Danzica. Poi domenica si giocheranno altre quattro partite, tra le quali Italia-Lettonia alle 16.
Francia e Russia, protagoniste di una finale memorabile a Tokyo conclusasi con la prima, storica affermazione olimpica di N’Gapeth e compagni, non potranno giocarsi la rivincita nell’atto conclusivo dell’Europeo, dato che il tabellone le potrebbe mettere di fronte al massimo in semifinale. Il percorso per arrivare al secondo confronto diretto in un mese non sembra impervio.
La prima a scendere in campo sarà proprio la Russia, che affronterà l’Ucraina in un match che, a prescindere dalla disciplina, travalica i confini dello sport a causa dei noti fatti politico-diplomatici che dividono le due nazioni da anni.
Sul piano tecnico non dovrebbe esserci confronto: l’Ucraina del ct lettone Krastins, nazionale numero 22 del ranking, si è qualificata a fatica per gli ottavi come terza del proprio gruppo, ai danni di quel Belgio sconfitto proprio agli ottavi di Euro 2019, dove gli ucraini conquistarono uno storico 7° posto arrendendosi ai quarti solo al tie break alla Serbia poi campione continentale. Bissare quell’impresa sarà quasi impossibile al cospetto della terza forza del ranking mondiale, sebbene la nazionale di Tuomas Sammelvuo abbia mostrato qualche scricchiolio nel girone chiuso solo al secondo posto alle spalle dell’Olanda di coach Roberto Piazza dopo la pessima partenza con un punto raccolto contro Turchia e la stessa Olanda.
La vincente di questo match affronterà nei quarti la vincente dell’altro ottavo di giornata, quello tra Polonia e Finlandia. Qui il pronostico sembra ancora più chiuso.
I bicampioni del mondo in carica sono motivatissimi a riscattare la delusione olimpica, con quell’eliminazione con mille rimpianti al tie break ai quarti contro la Francia poi campione, e l’andamento nel girone condotto con cinque vittorie su cinque ed appena quattro set concessi, due dei quali alla Serbia nel match vinto 3-2. Considerazioni che la dicono lunga sulla condizione psico-fisica della squadra di Vital Heynen, deciso a riscattare una stagione con più delusioni personali che gioie, dal secondo posto alla Nations League al bruciante esonero subito a Perugia in pieni playoff.
La Finlandia dell’eterno Urpo Sirvula ha come unico obiettivo quello di evitare un umiliante cappotto.
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