Dopo le polemiche piuttosto accese tra FIPAV e Lega, nel volley si inizia ad intravedere un piccolo spiraglio di luce: la proposta di Daniele Santarelli, coach di Conegliano, può stravolgere le carte in tavola, anche se ad oggi è di difficile attuazione
Solo qualche giorno fa, la FederVolley aveva annunciato di aver concluso anzitempo la stagione maschile e femminile di pallavolo, non assegnando alcun titolo. Una decisione per certi versi condivisibile vista la continua emergenza socio-sanitaria che sta attanagliando l’Italia. Una decisione che però ha lasciato strascichi importanti e che ha fatto scattare la rabbia delle Leghe, con i due presidenti che hanno optato per le dimissioni perché non considerati nel processo decisionale da parte della Federazione stessa. Il coach dell’Imoco Conegliano, Daniele Santarelli, ha pubblicamente ammesso come ci sia ancora una possibilità di continuare a giocare.
“Se lo scudetto non dovesse essere assegnato accetterei con grande sportività la decisione, ma penso che dopo sei mesi di stagione non può essere cancellato tutto quanto. Se il campionato regolare non si può più giocare, si può comunque trovare una formula d’emergenza. Secondo me c’era ancora la possibilità di concludere la stagione con una formula particolare”, ha dichiarato il tecnico della squadra prima in classifica nella Serie A1 femminile, con 19 vinte e 1 sconfitta in 20 partite e con un vantaggio di 9 punti su Busto Arsizio seconda, anche se con una gara in meno. Lo stesso Santarelli, poi, sottolinea come l’aver fermato l’ottimo percorso della squadra non può valere la cancellazione di tutti i mesi precedenti, sia in campo nazionale che in quello internazionale, con Conegliano ancora in corsa in Champions. “Per noi è stata una interruzione traumatica: si poteva anche aspettare un po’ per capire se c’era la possibilità di estendere l’ulteriore possibilità di provare a finire la stagione”, continua Santarelli. In attesa di capire se ci sarà una schiarita tra FIPAV e Leghe, il tecnico della prima in classifica lancia una proposta. Sarà ascoltato? Solo il tempo potrà dirlo anche se, alla luce della presa di posizione forte della FederVolley, un eventuale cambio di idea potrebbe rappresentare un autogol istituzionale non facile da digerire per i massimi vertici della Pallavolo.