Nell’anno migliore della storia per il tennis italiano, il tricolore può provare a sventolare anche un altro contesto inedito: le Olimpiadi. A Parigi 2024 arriviamo con il numero 1 tra gli uomini, la numero 5 tra le donne e fondate speranze di medaglia, anche nei doppi.
Breve storia del tennis italiano alle Olimpiadi
Il rapporto delle racchette con i cinque cerchi non è stato sempre roseo. Anzi, dal 1928 al 1984 il tennis è stato escluso dalle discipline olimpiche. Dal 1988 c’è stata la reintroduzione e quella di Parigi 2024 sarà la decima edizione, del tennis alle Olimpiadi.
Come era abbastanza facile prevedere, l’Italia non è finora mai stata un fattore. Del resto, il nostro è un paese che ha galleggiato nella mediocrità per un tempo molto lungo. E anche il torneo olimpico è lì a dimostrarlo.
EDIZIONE | MIGLIOR RISULTATO SINGOLARE MASCHILE | MIGLIOR RISULTATO SINGOLARE FEMMINILE |
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Seul 1988 | Quarti di finale (Paolo Canè) | Quarti di finale (Raffaella Reggi) |
Barcellona 1992 | 3° turno (Renzo Furlan) | 2° turno (Raffaella Reggi, Sandra Cecchini) |
Atlanta 1996 | Quarti di finale (Renzo Furlan) | 2° turno (Silvia Farina) |
Sydney 2000 | 2° turno (Gianluca Pozzi) | 3° turno (Silvia Farina) |
Atene 2004 | 1° turno (Filippo Volandri) | Quarti di finale (Francesca Schiavone) |
Pechino 2008 | 2° turno (Andreas Seppi) | 3° turno (Francesca Schiavone) |
Londra 2012 | 2° turno (Andreas Seppi) | 3° turno (Flavia Pennetta) |
Rio 2016 | 3° turno (Fabio Fognini) | 3° turno (Sara Errani) |
Tokyo 2020 | 3° turno (Fabio Fognini) | Quarti di finale (Camila Giorgi) |
Anche nei vari doppi (maschile e femminile, misto introdotto solo nel 2012) non siamo mai nemmeno andati vicini a un podio.
Gli schieramenti italiani nei tornei olimpici di tennis a Parigi 2024
La generazione attuale, che ha già rotto il digiuno con la prima Coppa Davis vinta dopo 46 anni, il primo torneo del Grande Slam vinto da un tennista italiano sempre dopo 46 anni, e un azzurro in vetta al ranking ATP per la prima volta nella storia, può stupire ancora. Vediamo se e come ciò potrebbe accadere.
Singolare maschile
Nel torneo più atteso di tutti, l’Italia schiererà quattro elementi, il massimo mai accaduto alle Olimpiadi. Le maggiori speranze poggiano ovviamente su Jannik Sinner, numero 1 al mondo e tra i grandi favoriti del torneo anche se la terra battuta non è esattamente la sua superficie d’elezione. Inoltre, la partenza di Jannik per Parigi è stata rinviata per via di qualche linea di febbre. Nulla di particolarmente preoccupante, anzi ci aspettiamo di vedere Sinner a Parigi nelle condizioni perfette per provare a vincere una medaglia, possibilmente d’oro. Non sarà semplice, anche perché Carlos Alcaraz sarà la testa di serie numero 3 e potrebbe capitare dalla sua parte di tabellone. Non dimentichiamo poi un particolare fondamentale: il torneo olimpico di tennis si gioca al meglio dei tre set. Questo non cambia negli equilibri di forza tra i top, ma abbiamo recentemente parlato del possibile problema di Jannik Sinner con i quinti set. Problema che stavolta, per ovvie ragioni, non potrà essere un fattore.
[EDIT] Jannik Sinner ha ufficialmente rinunciato all’appuntamento olimpico a causa di una tonsillite.
Quanto a Lorenzo Musetti, se a Parigi si presenterà la versione estremamente più matura vista a Wimbledon, allora anche lui potrebbe regalarci qualche gioia e – perché no? – una speranza di medaglia. Quanto a Matteo Arnaldi e Luciano Darderi, molto dipenderà dal tabellone, ma soprattutto l’italo-argentino è una vera e propria mina vagante sulla terra.
Singolare femminile
Tra le 64 donne in tabellone, la bandiera italiana sarà accanto ai nomi di Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti. Su Paolini ci siamo già espressi, il suo salto di qualità è impressionante ma vero, favorito soprattutto da due fattori: il momento della WTA in cui, a parte Iga Swiatek sulla terra battuta, si fatica a trovare una giocatrice che vesta i panni della dominatrice, men che meno una tennista capace di segnare la sua epoca. Si dà il caso, tuttavia, che le Olimpiadi di Parigi si giochino sui campi del Roland Garros, che è il regno di Iga Swiatek (vincitrice quattro volte, di cui le ultime tre consecutive). Se il discorso per l’oro sembra chiuso, Jasmine Paolini è tra le massime candidate per accaparrarsi una delle altre medaglie, forte della sua doppia finale consecutiva – Roland Garros e Wimbledon – che l’ha collocata in un club esclusivo.
Sempre per via di quella sorta di anarchia che regna nell’attuale tennis femminile, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti non partono con zero chance. Intorno alla marchigiana, tuttavia, ci sono dei dubbi circa la sua reale condizione, visto il ritiro che le ha impedito di giocare Wimbledon, dopo il quale non è ancora scesa in campo. La riminese Bronzetti ha invece palesato la sua ottima forma di recente, vincendo il secondo torneo in carriera sulla terra francese ci Contrexeville. Non sarà facile per lei, ma con un buon tabellone potrebbe prendere fiducia e i mezzi, come avevamo già detto tempo fa, non le mancano.
Doppio maschile
Anche nel doppio coltiviamo chance abbastanza inedite, per le abitudini del tennis italiano. Simone Bolelli e Andrea Vavassori sono reduci dalla finale del Roland Garros, proprio i campi in cui si giocherà il torneo olimpico. All’Open di Francia, la coppia azzurra ha perso dalla coppia formata dall’argentino Arevalo e dal croato Pavic, due dei più grossi specialisti della disciplina. Tuttavia, viaggiando il doppio olimpico su obbligatoria base nazionale, molte delle coppie più forti saranno spaiate. Questo aumenta il peso specifico di Simone e Andrea. nel tabellone a 32 del torneo di Parigi 2024. In teoria non parte con le stesse aspettative la seconda coppia azzurra, formata da Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Essendo entrambi sostanzialmente dei singolaristi, molto dipende dalle energie a disposizione e dal tabellone.
Doppio femminile
Il discorso è abbastanza simile per il doppio femminile, dove presentiamo due coppie. Sara Errani e Jasmine Paolini sono un sodalizio abbastanza fresco ma già molto competitivo, e con una finale Slam alle spalle, proprio nel Roland Garros. Le loro chance sono consistenti, un po’ meno per quanto riguarda Bronzetti/Cocciaretto. Tuttavia, in un torneo breve come un doppio olimpico, tutto può accadere.
Doppio misto
Presentiamo una coppia anche nel doppio misto, formata da Sara Errani e Andrea Vavassori. Già insieme a Wimbledon e fuori al 2° turno in un match-maratona, sulla terra parigina potrebbero lottare per una medaglia che sarebbe a sorpresa, in una specialità che tuttavia offre ben poche certezze.