Il sogno è arrivare a 20 medaglie come a Lillehammer, nel 1994 (erano i tempi di Debora Compagnoni e Manuela Di Centa, per intenderci), ma la spedizione azzurra alle Olimpiadi Invernali di Pechino resterà comunque nella storia per il grandissimo numero di soddisfazioni: è arrivata anche la medaglia numero 16, per merito di Federica Brignone, bronzo nella combinata di sci alpino.
La valdostana è diventata la prima italiana di sempre sul podio olimpico nella specialità: dopo una buona manche di discesa, in cui aveva accumulato decimi preziosi sulle avversarie, non ha deluso tra i pali.
Doppietta per la Svizzera con Michelle Gisin (tempo complessivo di 2’25”67), che ha letteralmente fatto il vuoto nello slalom rifilando 1”05 di distacco alla connazionale Wendy Holdener. Fuori nello slalom Marta Bassino, saltata attaccando per tentare la rimonta alla zona medaglie, e Nicol Delago, che ha inforcato dopo una decina di porte mentre stava disputando una discreta prova.
Elena Curtoni out già nella discesa. Niente da fare, ancora una volta, per Mikaela Shiffrin, nonostante la tracciatura del suo tecnico Mike Day.
Per la Brignone è arrivata la seconda medaglia in queste Olimpiadi dopo l’argento nel gigante, la terza in carriera contando il bronzo sempre in gigante a PyeongChang 2018. “Quando fai tutto è molto più difficile stare al top, però hai anche molte più occasioni per farsi trovare pronti. Io non me la sarei sentita di occupare un posto in discesa quando non avevo feeling e c’erano atlete che potevano fare meglio di me, è stata una decisione dei tecnici, ma non avrei probabilmente comunque voluto correre e riposarsi è stata la cosa giusta” ha sottolineato Federica.
Le altre gare di giornata
È finito con una sconfitta il torneo degli Azzurri del curling, piegati per 9-4 dalla Norvegia. L’Italia ha chiuso al nono posto la competizione, che si era fatta già in salita dopo aver perso le prime quattro partite del girone: tre vittorie di fila non erano state sufficienti per tornare in corsa. “Le nostre aspettative erano diverse, ma questo è il curling e non c’è molto che possiamo fare ora – ha spiegato rammaricato Joel Retornaz -. Purtroppo volevamo un risultato diverso per quest’ultima partita e siamo molto delusi“.
Poche soddisfazioni per la spedizione azzurra anche dalla prova di combinata nordica a squadre, che vedeva in corsa il quartetto composto da Samuel Costa, Alessandro Pittin, Iacopo Bortolas e Raffaele Buzzi: per loro è arrivato un nono posto.
La gara è stata vinta dai favoritissimi norvegesi, guidati da Joergen Graabak, al quarto oro in carriera in questa disciplina, ben coadiuvato da Jens Luraas Oftebro, Espen Bjoernstad e Espen Andersen. Nello Skicross, l’azzurra Jole Galli è stata eliminata ai quarti di finale dopo una buona prestazione, mentre Lucrezia Fantelli si è fermata agli ottavi di finale.
La 15enne russa Kamila Valieva, l’atleta più chiacchierata al momento, ha chiuso tra le lacrime, al quarto posto, la prova olimpica di pattinaggio di figura. La russa era in testa dopo il programma corto di martedì, ma una serie di errori e imprecisioni l’hanno fatta scendere dal podio. L’oro è andato ad un’altra russa, Anna Shcherbakova, davanti alla connazionale Alexandra Trusova e alla giapponese Kaori Sakamato, medaglia di bronzo.