La ginnastica ritmica italiana si presenta a Tokyo 2020 forte dell’argento nel concorso generale conquistato agli Europei tenutisi a giugno a Varna, in Bulgaria. Le Farfalle azzurre si presentano in Giappone con l’obiettivo di centrare una medaglia e di replicare così i risultati di Atene 2004 e Londra 2012, che valsero rispettivamente l’argento e il bronzo.
Quando e come si gareggia
Come da tradizione, la ginnastica ritmica occupa gli ultimi giorni della kermesse olimpica, con le gare di qualificazione dell’all-around individuale che si terranno a partire dalle 03:20 di venerdì 6 agosto e la finale prevista per le 08:20 di sabato 7 agosto. Il concorso a squadre invece si terrà domenica 8 agosto dalle 04:00, l’ultimo giorno delle Olimpiadi.
Rispetto alle altre competizioni mondiali ed europee, alle Olimpiadi la ginnastica ritmica assegna solo queste due medaglie, senza premi per le singole specialità. Nel concorso individuale le atlete si esibiscono con cerchio, palla, clavette e nastro secondo la formula all-around, ovvero con quattro esercizi separati, uno per ogni attrezzo, dalla durata compresa tra i 75 e i 90 secondi. Alla prima fase di qualificazione accedono 26 atlete, di cui 10 si qualificano per la finale.
Il concorso a squadre invece si articola in due esercizi in cui tutti gli attrezzi vengono usati in contemporanea. Questi esercizi possono durare tra i 2 minuti e 15 secondi e 2 minuti e 30 secondi. Ad una prima fase di selezione a cui partecipano 14 squadre da 5 atlete ciascuna segue la finale a cui accedono le migliori 8 squadre.
Il concorso individuale: le atlete azzurre e le principali avversarie
Per quanto riguarda l’all-around individuale le atlete azzurre in gara sono la campionessa italiana Milena Baldassarri, prima individualista italiana a vincere una medaglia d’argento ai Mondiali (Sofia 2018) e Alexandra Agiurgiuciulese, la ginnasta di origini rumene, che ha vinto di più a livello internazionale nella storia della ritmica azzurra.
Nonostante il buonissimo curriculum delle nostre due atlete, appare difficilissimo insidiare le due gemelle russe Dina e Arina Averina, che con i risultati degli ultimi mesi sembrano aver lanciato una seria ipoteca ai due gradini più alti del podio, con l’israeliana Linoy Ashram maggior candidata a contendergli le medaglie più preziose. Le nostre azzurre inseguono da posizione più defilata, dietro anche alle più quotate atlete bulgare, Boryana Kaleyn su tutte, e bielorusse, in particolare Anastasia Salos e Alina Harnasko.
Il concorso a squadre: la squadra azzurra e le avversarie più accreditate
Nel concorso a squadre i risultati delle Farfalle nell’ultimo anno sono stati ottimi e pongono la selezione azzurra nel novero delle pretendenti ad una medaglia.
La squadra azzurra conta tra le sue fila il capitano Alessia Maurelli, Martina Centofanti (queste due reduci da Rio 2016), Agnese Duranti, Martina Santandrea e Daniela Mogurean, ed è allenata da Emanuela Maccarini, ct delle Farfalle dal 1996 che ha portato la ginnastica ritmica italiana a vivere uno dei periodi migliori della sua storia.
La squadra sogna legittimamente una medaglia d’oro che però appare difficile strappare alla Russia, super-favorita di turno. Le altre nazionali con ambizioni di medaglia sono Bulgaria, Israele, Giappone, Azerbaijan, Bielorussia, Ucraina. Tra queste, le bulgare sono quelle che hanno fatto vedere le cose migliori nel corso della stagione, ma come sempre bisogna prestare attenzione alle padrone di casa, in questo caso il Giappone: troppo spesso negli sport decisi dalle giurie il fattore campo ha influito nel giudizio.