Quelli che si svolgeranno a Tokyo a partire dal 24 agosto (e fino al 5 settembre), saranno i XVI Giochi paralimpici estivi della storia. Un percorso iniziato ufficialmente a Roma nel 1960 e che ha visto una costante crescita di tutto il movimento tanto da portare oggi atleti con varie disabilità provenienti da oltre centosessanta nazioni che si daranno battaglia per conquistare le medaglie in ben 22 discipline diverse.
Proprio la scelta delle discipline è costantemente al vaglio del Comitato Paralimpico Internazionale, che proprio recentemente ha modificato le gare in programma, aggiungendo il Badminton e il Taekwondo a scapito invece di Vela e Calcio a 7-un-lato che sono invece state eliminate. Ma scopriamo insieme quali sono gli sport che potremo seguire in questa Paralimpiade di Tokyo.
Atletica Leggera alle paralimpiadi
L’Atletica Leggera è la madre di tutte le discipline olimpiche e anche in questo caso è in effetti quella che consegna più Ori in assoluto con ben 167 gare in programma.
Sui campi di gara vedremo praticamente tutte le competizioni valide anche per gli atleti normodotati maschili e femminili: da quelle di velocità (100, 200, 400) al mezzofondo (800, 1500), dalle gare di salto (in alto e in lungo) a quelle di lancio (peso, disco, giavellotto ma anche clava) fino alla maratona.
A fare la differenza invece sono le categorie di disabilità dei partecipanti, atte a dare quanto più possibile un metro di uguaglianza durante le gare. Ci sono quindi classi diverse per i non vedenti (da totali a ipovedenti con possibilità di guida), per atleti con cerebrolesioni, affetti da nanismo, con amputazioni a braccia o gambe, tetraplegici o paraplegici, oltre a quelli amputati ma con protesi di vario genere.
Il nuoto paralimpico
Un’altra disciplina con un altissimo numero di gare è quella del nuoto, che a Tokyo consegnerà ben 146 medaglie d’Oro. In particolare si nuoterà nello stile libero, nel dorso, nella farfalla, nella rana e nel misto. Anche in questo caso la differenza consiste nel tipo di disabilità degli atleti in gara, che gareggeranno in classi di competenza simili in base al loro livello funzionale fisico.
Le tre macro categorie dipendono in gran parte da quanto si sia in grado di muovere il proprio corpo: nella prima classe (S1) si hanno le limitazioni maggiori, nella S2 si ha una minima mobilità (specialmente nelle braccia), nella S3 gli atleti amputati e quelli che problemi di coordinazioni sugli arti. Altre categorie poi per gli atleti non vedenti (a seconda della gravità) e per quelli con disabilità mentali.
Ci sono poi ovviamente specifiche molto più dettagliate, ma il senso è comunque quello di dare a tutti i partecipanti nella propria categoria la stessa possibilità motoria.
Il ciclismo paralimpico
Altro sport di grande rilievo nelle paralimpiadi è sicuramente il ciclismo, sia su pista (17 medaglie in palio) che su strada (34 Ori da conquistare). Si corre ovviamente su biciclette speciali, a seconda del tipo di disabilità degli atleti, anche in questo caso divisi in categorie diverse in base alla loro possibilità motoria.
Il ciclismo paralimpico è una specialità che ha sempre regalato grandi soddisfazioni ai colori azzurri, basti pensare ai ben 5 Ori conquistato alla scorsa edizione di Rio, due dei quali da parte di Alex Zanardi.
Gli sport di squadra alle paralimpiadi
Così come per le Olimpiadi dei normodotati, anche alle paralimpiadi c’è grande attesa soprattutto per i classici sport di squadra: pallavolo, rugby, calcio e pallacanestro.
La pallavolo paralimpica (femminile e maschile), si gioca con i partecipanti delle due squadre a contatto con il terreno di gioco (una parte tra natiche e spalle deve sempre essere a terra tranne che per brevi azioni), mentre non è possibile restare in piedi nè tanto meno camminare per il campo.
La pallacanestro paralimpica invece (anche in questo caso sia femminile sia maschile), si gioca in carrozzina ma seguendo le stesse regole del basket per normodotati. Per consentire un equilibrio tra le disabilità, ogni giocatore ha una sorta di punteggio in base alle sue possibilità motorie che va da 1 a 4.5, con ogni quintetto che non deve mai avere in campo più di 14.5 punti totali.
Il calcio a 5-un-lato è una disciplina riservata a giocatori con disabilità visive, mentre il rugby viene giocato in carrozzina (entrambe le disciplini saranno solo al maschile in quel di Tokyo).
Sempre di squadra c’è poi il Goalball, disciplina per atleti non vedenti (di vario livello, ma equiparati dall’uso di una mascherina oscurata) che consiste nel lanciare il pallone (dotato di dispositivi acustici) nella rete degli avversari. A Tokyo saranno dieci le nazioni a disputarsi l’Oro (maschile e femminile), ma l’Italia non è al momento presente.
Tennis, Tennistavolo e Badminton
Il Tennis paralimpico si gioca in carrozzina e si svolge con le stesse regole di quelle per normodotati eccetto una: la pallina può in questo caso rimbalzare due volte (deve quindi fare il terzo per concedere il punto). Saranno sei le medaglie in gioco per questa specialità.
Decisamente più complesso invece la suddivisione in categorie per il tennistavolo paralimpico (il classico ping pong), non a caso con in palio ben 31 medaglie. In gara vedremo quindi sia atleti in carrozzina che in piedi, a loro volta divisi in classi specifiche a seconda della capacità di equilibrio e di funzionalità muscolari.
Discorso simile quello per il Badminton, che porta però a sole sette categorie differenti (maschile e femminile) anche in questo caso sia con atleti in piedi sia in carrozzina.
Scherma e Tiro paralimpici
Tra le discipline storiche delle paralimpiadi ci sono sicuramente le gare di tiro. Quelle con pistola e carabina daranno 13 medaglie a Tokyo, con gli atleti divisi principalmente in tre categorie differenti: quelli in grado di reggere da soli l’arma, quelli invece che non possono reggerla da soli e quelli con qualche disabilità visiva.
Il tiro con l’arco parimenti è stato presente fin dalla prima edizione delle paralimpiadi e oggi regalerà 9 medaglie anche in questo caso con categorie che dipendono dalla possibilità degli atleti di stare in piedi o in carrozzina, oltre alle varie problematiche motorie.
Lo scherma si disputerà solo in carrozzina, con ben 16 medaglie in palio nelle diverse categorie. Una disciplina che nel tempo abbiamo imparato a conoscere bene anche in Italia soprattutto grazie alle splendide vittorie della nostra Bebe Vio, anche a Tokyo sicura protagonista.
Le altre discipline in programma
Ma ci sarà modo di esaltarsi anche per tutta una serie di altri sport. In acqua saranno Canoa e Canottaggio a consegnare un’altra decina di medaglie (9 e 4 rispettivamente), ma anche competizioni decisamente più fisiche come il Judo (ben 13 medaglie per altrettante categorie).
Undici invece le gare di Equitazione, mentre ben 20 saranno i podi disponibili per il Powerlifting (le gare di peso suddivise in classi di vario genere a seconda delle capacità degli atleti). Infine il Paratriathlon, che comprende gare di nuoto, bicicletta (o handbike) e corsa (8 le medaglie in palio).