L’assegnazione a Milano-Cortina delle Olimpiadi Invernali del 2026 ha risvegliato, negli italiani, un certo interesse per gli sport invernali.
Molti sportivi, infatti, hanno iniziato a chiedersi quali sono le discipline olimpiche invernali, che nel giro di qualche anno vedremo disputare tra Veneto, Trentino e Lombardia. Non solo: a febbraio del 2022 avremo l’occasione di assistere – con particolare interesse – all’edizione dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, nell’edizione del medesimo evento che ospiteremo poi a casa nostra.
Quali sono le discipline in gara ai giochi olimpici invernali?
Secondo il programma ufficiale delle Olimpiadi, i Giochi Olimpici Invernali prevedono la disputa di 15 diverse discipline: biathlon, bob, combinata nordica, curling, freestyle, hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità, salto con gli sci, sci alpino, sci di fondo, short track, skeleton, slittino e snowboard.
Le discipline sopracitate si suddividono, per convenzione, in due macro categorie:
- Sport del ghiaccio (bob, curling, hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità, short track, skeleton e slittino)
- Sport della neve (biathlon, combinata nordica, freestyle, salto con gli sci, sci alpino, sci di fondo e snowboard)
Scontato dirlo, ma per lo scenario in cui vanno disputati, questi sport si praticano per la maggioranza dei casi nel periodo invernale, nonostante in alcuni casi si possa ricorrere ad una serie di strutture e materiali utili allo svolgimento della disciplina, a prescindere dalla stagione e dalle temperature (hockey, curling e pattinaggio, ad esempio, si svolgono in palazzetti del ghiaccio anche in mesi non freddi).
Quali sono le discipline in gara ai Giochi Paralimpici invernali?
I Giochi Paralimpici, ormai, consolidano il programma olimpico. E anche ai Giochi invernali rivestono una parte importantissima del programma: l’attuale programma comprende Biathlon, Curling in carrozzina, Hockey su slittino, Sci alpino e Sci di fondo.
Quando nascono gli sport invernali?
La prima traccia di uno sport invernale a livello olimpico risale al 1894, anno della fondazione del CIO (Comitato Olimpico Internazionale).
Nell’elenco degli sport promossi dall’illustre comitato, figurava anche il pattinaggio sul ghiaccio. Tuttavia, bisogna attendere qualche anno prima che tale sport venga proposto al grande pubblico: è solo nel 1908, in occasione delle Olimpiadi Estive di Londra, che vi sono le prime quattro gare di pattinaggio di figura.
Passati otto anni, nel 1916, si dovrebbero tenere Olimpiadi a Berlino che avrebbero ospitato per la prima volta una serie di sport invernali quali pattinaggio di velocità, pattinaggio di figura, hockey su ghiaccio e sci nordico; tuttavia, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale rimanda ogni proposito.
Si arriva quindi alle Olimpiadi del 1920 di Anversa, quandoper la prima volta si promuovono ufficialmente anche gli sport invernali. Il successo è clamoroso, e sulla base dell’enfasi il CIO sceglie di organizzare una manifestazione separata, a partire dal 1924 a Chamonix, in Francia. Ed è quell’anno che viene comunemente ricordato come quello della prima Olimpiade Invernale.
Di lì in avanti le Olimpiadi Invernali scrivono pagine importanti della storia dello sport, anche in Italia: nel nostro paese, infatti, prendono corpo nel 1956 a Cortina D’Ampezzo, nel 2006 a Torino e – prossimamente – nel 2026 con l’edizione di Milano-Cortina.