Compie oggi 31 anni l’attuale portiere della Juventus. Dopo 9 anni in Inghilterra, alla corte di Wenger, l’esperienza in Italia, la sua seconda casa.
Wojciech Szczęsny nasce a Varsavia il 18 aprile 1990: suo padre fu calciatore ed ex portiere militante nel campionato polacco. Tek, così viene soprannominato, inizia a muovere i primi passi da calciatore nella squadra della città natale, il Legia Varsavia. Nel 2006 approda in Inghilterra, nelle giovanili dell’Arsenal; finalmente, dopo tre anni, ottiene la sua prima convocazione in prima squadra contro lo Stoke City. Szczęsny, dopo un periodo in prestito al Brentford, squadra di League One, ottiene la prima presenza ufficiale in Premier League il 13 dicembre 2010 contro il Manchester United, ad Old Trafford. Dopo aver esordito anche in Champions League termina la sua prima stagione, sotto la guida di Arsène Wenger, con un totale di 15 presenze. La stagione comincia per lui nei migliori dei modi: in occasione della doppia sfida contro l’Udinese valida per la qualificazione alla successiva UCL, para il calcio di rigore calciato da Antonio Di Natale; nello stesso anno, in Premier League, raggiunge un record negativo del club, infatti, il portiere polacco diventa il primo, dopo 115 anni, a subire 8 goal in una singola partita. Nel corso della terza stagione con i Gunners diventa il titolare inamovibile della squadra e, nel gennaio del 2014, raggiunge quota 100 presenze con il club londinese. La stagione 2014/2015, Szczęsny interrompe la sua esperienza in Inghilterra: al termine della 20esima giornata di Premier League che vede l’Arsenal sconfitto per 2 reti a 0, il portiere, durante il post-partita, viene ripreso dalle telecamere mentre sta facendo uso di alcool e fumo; la società, insieme all’allenatore, decise di fargli pagare una multa salata e non gli fu più data l’opportunità di scendere in campo con la maglia dei Gunners fino alla fine della stagione. Con l’Arsenal. dopo 5 stagioni in prima squadra, vince 2 FaCup e 1 Community Shield.
Nel luglio del 2015, Szczęsny passa in prestito alla Roma: per lui, il vero obiettivo era quello di tornare ad alti livelli in un’altra squadra così da poter riacquistare la fiducia dal club che lo ha lanciato nel calcio che conta; purtroppo, le cose non andarono come si aspettava, non fece mai più ritorno in Inghilterra. Con i giallorossi totalizza 81 presenze e 23 clean sheet: numeri alla mano, in seguito anche a ottime prestazioni, viene considerato uno dei portieri più forti della Serie A. Nell’estate del 2017, la Juventus acquista Szczęsny a titolo definitivo per 12 milioni di euro; seppur con qualche scetticismo di troppo, la dirigenza bianconera decide di puntare su di lui per poter rimpiazzare dall’anno successivo Gigi Buffon, pronto a dire addio. Il suo primo anno a Torino, nonostante il ruolo di riserva, è convincente e, oltre che detenere il record di 10 clean sheet in 14 gare, vince scudetto e Coppa Italia. Nella stagione 2018-2019, entra a far parte dell’11 titolare: dopo l’addio di un campione come Buffon, Szczęsny ha l’opportunità di dimostrare il suo vero valore e cercare di essere il degno erede di un portiere che ha fatto la storia del club e non solo; nonostante le molte pressioni, nella sua seconda stagione in bianconero conquista un altro scudetto, la sua prima Coppa Italia e, in 41 presenze subisce solo 32 goal. Gioca la sua terza stagione da protagonista assoluto sfoderando grandissime prestazioni che permettono alla squadra di vincere un altro scudetto: per lui è il terzo tricolore di fila; nonostante il ritorno di Buffon rimane il portiere titolare, segno di fiducia da parte del club che, ancora oggi, crede fortemente in lui. Nonostante quella di quest’anno, non sia una stagione a grandissimi livelli per la Juventus, paragonandola con le precedenti, il polacco rimane uno dei punti fermi in campo e dello spogliatoio, confermandosi come uno dei migliori portieri in circolazione degli ultimi anni. Con la Polonia, esordisce con la Nazionale maggiore nel 2009: ad oggi, ha preso parte a due Europei e all’ultimo Mondiale disputato in Russia, dove è uscito al primo turno. Tempismo perfetto nelle uscite, nei momenti più importanti del match guida la difesa come un vero leader e, dopo diverse critiche, sta facendo ricredere tutti anno dopo anno, partita dopo partita, parata dopo parata.
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