In attesa della sfida tra Juventus e Napoli, andiamo a rivedere i precedenti scontri in Supercoppa tra le due squadre coinvolte.
Juve-Napoli non è mai stata una partita come le altre, anzi, per molti è la partita. Due compagini e due tifoserie agli antipodi, da sempre in lotta per affermare i propri valori nel calcio italiano. Proprio per questo la sfida che si terrà questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia avrà un sapore speciale, anche se verrà giocata senza pubblico. La Juventus ha all’attivo 15 partecipazioni nella competizione con 8 vittorie, più di chiunque altro in Italia, il Napoli ha invece conquistato 2 volte la Coppa in 3 partecipazioni, tutte contro la Juve. E sono proprio questi tre precedenti che andremo a rivivere oggi, in un intervallo di tempo che copre trent’anni.
Napoli – Juventus 5-1, 1 settembre 1990
il primo incontro tra le due squadre si traduce in un dominio partenopeo. Erano gli anni di Maradona e Careca e del Napoli fresco vincitore del suo secondo Scudetto, mentre i bianconeri vedevano debuttare Gigi Maifredi in panchina e un certo Roberto Baggio in attacco, insieme a Casiraghi e Schillaci, eroe del Mondiale di Italia ’90 concluso pochi mesi prima. Il Pibe de Oro torna re al San Paolo, dopo la controversa semifinale Italia-Argentina vinta dall’albiceleste. Il numero 10 stranamente non segna, ma fa sentire la sua presenza in campo in una partita completamente a tinte azzurre. Succede tutto, o quasi nel primo tempo, Andrea Silenzi porta in vantaggio i suoi, Careca raddoppia e balla la samba sulla bandierina, Baggio trova il gol e prova a riaprirla, ma nel giro di due minuti prima Crippa e poi di nuovo Silenzi, su errore di Tacconi, chiudono il match. Il 5-1 finale è dato dalla palombella di Careca nel secondo tempo, doppietta anche per lui, e annata che inizia alla grande per il Napoli, con Maradona che può sollevare il trofeo nel cuore della città campana. Maifredi inizia male un’annata pessima, in cui la Juventus, per la prima volta in ventotto anni, non si qualificò alle coppe europee, finendo il campionato al settimo posto.
Juventus – Napoli 4-2 (d.t.s), 11 agosto 2012
Per rivedere una sfida tra Juve e Napoli bisogna attendere più di vent’anni, in cui gli Azzurri vivono un periodo complicato, per usare un eufemismo, tra declino, fallimento e rinascita. Nella splendida cornice del nido d’uccello di Pechino, Antonio Conte, fresco vincitore del suo primo Scudetto da allenatore, non può sedersi in panchina, così come il vice Alessio, per via delle squalifiche legate a scommessopoli. Carrera, con Lucio neo-juventino in campo, affronta il Napoli di Mazzarri con il duo Giovinco-Matri, sostenuti da Vidal, Pirlo e Marchisio. Il peso dell’attacco napoletano ricade tutto su Edinson Cavani, e il Matador mostra di che pasta è fatto quando alla mezz’ora porta avanti i suoi, dopo una partenza in solitaria. Asamoah, anch’egli nuovo acquisto, la raddrizza con una splendida conclusione al volo da fuori. Nel secondo tempo la partita si fa spigolosa e il Napoli ne approfitta: Pandev firma il vantaggio su un errore di Bonucci, Vidal rimedia su rigore. Verso la fine gli animi si infiammano: nei minuti finali Pandev si becca un rosso diretto per qualche parola fuori posto, Zuniga il doppio giallo per un fallo veniale. Mazzarri esplode e viene cacciato, il Napoli non ne ha più: nei supplementari un autogol di Maggio e un tocco del neo-entrato Vucinic consegnano la Coppa alla Juve, mentre il Napoli, furioso, diserta la premiazione.
Juventus – Napoli 2-2 (d.t.s., 5-6 ai rigori), 22 dicembre 2014
Questa volta siamo sempre in Asia, ma da tutt’altra parte. Allo Stadio Jassim bin Hamad di Doha, Qatar, l’atmosfera è incandescente nonostante si giochi a pochi giorni da Natale. La Juve del nuovo tecnico Allegri vola in campionato, Benitez è ancora in fase di collaudo. La formazione della Juventus è quella che a fine anno contenderà la Champions al Barcellona, il Napoli ha un Gonzalo Higuain in grande forma. È una partita molto vivace, in cui le occasioni si sprecano da una parte e dall’altra. Tevez segna subito l’1-0 dopo un pasticcio difensivo azzurro, il Pipita risponde di testa dopo aver preso un palo. Ai supplementari la storia si ripete: Tevez, dopo una magia, insacca il 2-1, Higuain, in mischia, trova la doppietta del pari al 118esimo. I rigori diventano necessari. Carlitos l’Apache e Jorginho sbagliano subito, ma i successivi dieci penalties finiscono tutti in rete. Poi l’incredibile, Mertens, Chiellini, Callejon e Pereyra falliscono uno dopo l’altro. Koulibaly non delude, segnando con l’ausilio del palo, mentre Rafael respinge a mano aperta il tiro di Simone Padoin. Il Napoli ribalta i pronostici ed è campione. Oggi un’altra pagina di questa storica sfida.