La Coppa di Francia, è uno dei tornei più prestigiosi in terra transalpina, con una storia iniziata nel lontano 1917 e che ancora oggi conserva il suo fascino dovuto anche alla presenza di un folto numero di squadre delle serie minori, oltre a un tabellone che prevede solo gare secche da dentro o fuori. Possibile quindi che si veda arrivare alla fase finale, anche qualche formazione a sorpresa.
Il caso del Les Herbiers però, è davvero straordinario perchè raramente si vede una squadra di terza categoria (del Championnat National), arrivare fino alla finale. Da giocare peraltro contro il “Golia” di turno, il PSG.
La Coppa di Francia: particolarità del torneo
Alla competizione, partecipano di fatto tutte le squadre (professioniste e amatoriali), iscritte alla federazione. Oltre quattromila squadre che si affrontano rigorosamente in un turno secco da dentro o fuori, con il vantaggio del campo assegnato solo dal sorteggio (o alla meno quotata delle due se ci sono due campionati di differenza).
Una scrematura che parte dalle divisioni regionali, facendo entrare poi turno dopo turno anche via via le squadre dei campionati maggiori. La Ligue2 entra in scena al settimo turno, mentre tutte le squadre della Ligue1 arrivano ai trentaduesimi di finale.
Questa particolarità del regolamento, regala quasi sempre un tabellone piuttosto interessante, dove si affrontano squadre diverse e spesso anche con gap importanti, visto che nei novanta minuti tutto può succedere. Premessa fondamentale per comprendere anche quello che è successo nella stagione 2017/18, quando lo sconosciuto Les Herbiers ha compiuto una vera e propria impresa, fermata a un passo dal miracolo sportivo.
La Coppa del 2018: la scalata del Les Herbiers
Il Vendèe Les Herbiers Football, o più semplicemente Les Herbiers, è un piccolo club dell’omonima città, un comune di appena quindicimila abitanti nella regione della Loira.
Dal punto di vista calcistico, pur essendo una società antica (fondata nel 1919), ha costantemente militato nelle categorie inferiori amatoriali, arrivando al suo massimo splendore nella terza divisione, proprio negli anni di questa incredibile storia.
La squadra, guidata da un Stephane Masala che non aveva nemmeno il patentino per allenare (dovette pagare una multa per ogni partita del torneo), da una parte stava lottando per non retrocedere in campionato (nel Championnat National), dall’altra era riuscita ad approdare ai trentaduesimi di finale della Coppa di Francia dopo aver battuto il Balma e il Romorantin.
Il sorteggio era stato abbastanza favorevole, mettendoli di fronte a un Angouleme CFC non irresistibile, anche se con il vantaggio di giocare in casa. La partita in effetti fu molto combattuta, con uno zero a zero durato fino al 86° quando Bongongui porta in vantaggio gli ospiti. Sembra fatta, ma proprio al 96° arriva il pareggio di casa che porta ai supplementari. Serve il gol di Koutob al 115° per dare la qualificazione al Les Herbiers.
Nei sedicesimi il sorteggio fa viaggiare ancora in trasferta la squadra di Masala, che deve vedersela però con un avversario ancora alla portata come il Saint Lo (una squadra del campionato amatori due). E in effetti è ancora Bongongui a mettersi in mostra con una doppietta che regala un insperato ottavo di finale dopo il 2-1 finale. Questa volta l’urna riserva l’Auxerre, ancora in trasferta. Le cose sembrano decisamente più difficili.
La marcia trionfale verso la finale
L’Auxerre militava allora nella parte centrale della Ligue2, ma per una squadra poco più che amatoriale come il Les Herbiers sembrava già abbastanza. E invece, i bianco blu di casa guidati da Pablo Correa praticamente non scesero in campo.
Dopo un primo tempo a reti bianche, sono gli ospiti a venire fuori sbloccando il risultato con un calcio di rigore realizzato da Rocheteau. Si tratta della svolta della partita, che porta al raddoppio di Gboho e subito dopo persino a un rigore parato da Pichot che taglia le gambe all’Auxerre. Si chiuderà sullo 0-3 con anche Flochon al suo primo gol nel torneo.
Si va ai quarti, dove per la prima volta in questa fase finale il Les Herbiers gioca in casa contro la più quotata Lens, anch’essa però ancora il Ligue2 in quella stagione. Siamo ancora lontani dalla squadra che poi arriverà in massima serie conquistando anche un posto in Champions League, ma il gap tra le due non sembra lasciare spazio a speranze.
E invece, il match è tiratissimo e non si sblocca nè nei novanta minuti, nè nell’extra time. C’è bisogno della lotteria dei calci di rigore per stabilire chi arriverà in semifinale. L’errore di Rocheteau dal dischetto al secondo giro, sembra mettere la parola fine, ma invece è ancora Pichot a salire in cattedra, parando entrambi i rigori successivi del Lens e regalando ai suoi l’incredibile approdo in semifinale.
La sfida finale
Ed è così che mentre dall’altra parte si incrociano alcune delle pretendenti (vedi la sfida tra PSG e Marsiglia ai quarti), per il Les Herbies il sorteggio continua a riservare piacevoli sorprese, mettendolo di fronte al Chambly in semifinale. Altra squadra di pari categoria, che in effetti liquida con relativa semplicità davanti ai suoi tifosi (oltre trentamila sugli spalti) con un gol per tempo: David e Gboho per il 2-0 conclusivo.
La favola continua, ed è anche peggio di Davide contro Golia, perchè in finale arriva dall’altra parte niente meno che la corazzata del PSG, fresco vincitore del titolo di Francia.
Si gioca in quel di Saint-Denis con oltre settantamila spettatori presenti, molti a onore del vero, proprio dalla parte degli outsiders, in cerca di una pagina di storia che già comunque ha inciso il loro nome.
Perchè se da una parte il gap tra le due squadre è pazzesco, sotto tutti i possibili punti di vista, in campo per buona parte della partita Bongongui gioca alla pari con Mbappè, Rocheteau se la vede con Angel Di Maria, mentre capitan Flochon contiene Cavani e Rabiot.
O almeno, ci provano. Perchè poi il gol di Lo Celso a 24° del primo tempo, apre autostrade ai parigini, che però non riescono a sfondare come si sarebbe potuto immaginare, lasciando in dubbio la partita fino al 74°, quando Cavani realizza il rigore della sicurezza e spegne un po’ l’agonismo sognante dei ragazzi di Masala.
Emery e i suoi campioni da 540 milioni di euro alzano la coppa di Francia con un 2-0 finale, sulla sorpresa Les Herbiers che vale in tutto si e no due milioni scarsi di euro. Eppure, tutta questa differenza non si è vista, almeno in questi novanta minuti che hanno fatto la storia. Anche senza la vittoria.