Sfide al cardiopalma, rimonte, emozioni, gol: c’è stato di tutto negli ultimi Derby d’Italia disputati nella coppa nazionale.
Ci siamo. Stasera, all’Allianz Stadium di Torino, Juve e Inter si giocheranno il passaggio alla finale di Coppa Italia. Sulla carta i bianconeri sono favoriti, ma nel calcio mai dire mai, anche perché questa è una sfida sempre ricca di colpi di scena. Oggi andremo a riscoprire i quattro precedenti degli anni Duemila, il cui bilancio è pari: due a due.
Semifinali Coppa Italia 2004, andata a Torino e ritorno a Milano
In un’annata grigia per le due squadre, distanziate non poco da un campionato contesto tra Milan e Roma, la Coppa Italia rappresenta un’ottima opportunità di mettere un trofeo in bacheca. Il 4 febbraio 2004 Lippi si affida alla coppia di riserva Miccoli-Di Vaio, Zaccheroni a Recoba e Adriano, arrivato in gennaio dal Parma. Il brasiliano fa capire subito di essere un crac, realizzando entrambi i gol che mandano l’Inter in vantaggio. Il primo arriva dopo appena tre minuti, ma poco più tardi Toldo rinvia addosso al corpo di Miccoli, consentendo a Di Vaio di insaccare il pareggio. È una gara combattutissima, si contano due legni per parte. All’ora di gioco, Toldo, decisamente in serata no, tocca la palla con le mani fuori dall’area, venendo espulso. Al suo posto debutta in nerazzurro Cordaz, 21 anni, attuale portiere del Crotone. Un errore di Zanetti consente a Di Vaio di trovare la doppietta, e si va a Milano sul 2-2. A San Siro è presente anche il bomber Vieri, ma è ancora Adriano a segnare su un’uscita scellerata di Chimenti. Tudor pareggia in mischia, l’Inter rimane di nuovo in dieci per il rosso a Cordoba, e Del Piero, entrato nel secondo tempo, infila di testa l’1-2. Finita? Macché: al 94esimo Lele Adani, attuale commentatore di Sky, trova il guizzo del 2-2 che pareggia i conti in una spericolata proiezione offensiva. Si va ai calci di rigore, segnano tutti, tranne lui, Bobo Vieri, l’uomo più atteso. Il suo tiro, parato da Chimenti, spiana la strada al gol di Miccoli e alla qualificazione Juve.
Quarti di finale Coppa Italia 2008, andata a Milano e ritorno a Torino
Pochi anni dopo lo scenario è completamente cambiato. L’Inter è campione d’Italia, la Juve è appena tornata in A dopo la retrocessione per i fatti di Calciopoli. Il 23 gennaio 2008 la gara è subito in salita per l’Inter: dopo otto minuti, Burdisso viene espulso per un fallo su Del Piero lanciato a rete. Tuttavia la Juve non sfonda, anzi i nerazzurri trovano addirittura un doppio vantaggio: “El jardinero” Julio Cruz, prima di testa e poi di piede, fa emergere tutti i limiti difensivi della squadra di Ranieri, la quale però nel finale raddrizza il match, prima con Del Piero, superba punizione, poi con Boumsong, incornata su calcio d’angolo. Nell’incontro di ritorno, una settimana dopo, l’Inter schiera un giovanissimo Balotelli, 17 anni per lui. È la sua gara: splendida la schiacciata con cui batte Belardi in uscita, a cui rispondono prima Del Piero e poi Iaquinta, ribaltando il risultato. Il solito Cruz mette una pezza pareggiando su rigore, prima che Balotelli realizzi una meravigliosa doppietta in girata, consegnando a Mancini la qualificazione.
Quarti di finale Coppa Italia 2010, partita unica a Milano
Il 28 gennaio 2010 l’Inter arriva carica alla sfida con la Juve. Nessuno parla ancora di Triplete, ma quella squadra, che pochi giorni prima ha dominato il Derby con il Milan, ha qualcosa di speciale. Mourinho se la gioca contro una Juve in uno dei suoi anni meno abbaglianti. Diego-Amauri è il duo d’attacco scelto da Ciro Ferrara, i nerazzurri tengono a riposo Eto’o e Milito. La gara si mette bene per i bianconeri, che volevano un gol subito per difendere il risultato: segna Diego, uno dei suoi pochi lampi italiani, con un tiro da fuori, su cui è decisiva la papera di Toldo. Passano i minuti, l’Inter non sfonda, Mou inserisce anche il Principe argentino, ma a pareggiare è Lucio, che mette il piedone su una carambola della barriera, dopo una punizione di Sneijder. All’88esimo la beffa: botta di Thiago Motta, Buffon non trattiene, Balotelli, proprio lui, come due anni fa, segna il 2-1 che manda l’Inter in semifinale di una Coppa Italia che poi vincerà.
Semifinali Coppa Italia 2016, andata a Torino e ritorno a Milano
Nella stagione 15/16 la Juve, dopo un brutto inizio di campionato, sembra volare verso il suo quinto Scudetto consecutivo, e nessuno sembra poterla fermare. Viceversa l’Inter, dopo un ottima prima parte di Serie A, sta iniziando a perdere colpi. L’andata allo Stadium è devastante per gli uomini di Mancini, i sabaudi dominano la partita, rifilando un durissimo 3-0 agli avversari. Morata porta avanti i suoi su rigore, e raddoppia nel secondo tempo. Murillo, ammonito in occasione del penalty, viene successivamente espulso, e il subentrato Dybala buca un colpevole Handanovic da fuori. Nella gara di ritorno succede l’imponderabile, l’Inter scende un campo con una grinta raramente vista quell’anno, giocando una delle sue migliori partite stagionali. Medel ruba un pallone ai 25 metri, Brozovic imbuca in rete. Inter già avanti dopo un quarto d’ora. Su una sgroppata di Eder finalizza anche Perisic per il 2-0, mentre Zaza manda sul palo un’occasione colossale. Al minuto 82 è ancora Brozovic, su rigore, a siglare il gol che clamorosamente pareggia il conto. Tuttavia, come nel 2004, anche questa volta la lotteria dei rigori è fatale ai milanesi: Palacio sbaglia, calciando sulla traversa, gli juventini segnano tutti, e Bonucci realizza il gol che consentirà ad Allegri di sollevare la sua secondo Coppa Italia consecutiva, vinta contro il Milan.