Finalmente una giornata a forti tinte azzurre, quella vissuta nella domenica di Assen.
Il Gran Premio d’Olanda della MotoGP, che pareva poter cominciare sotto l’egemonia francese di Fabio Quartararo – fino ad ieri impeccabile con la sua Yamaha – si risolve invece con un risultato che fa felici tutti i tifosi azzurri: vince infatti “Pecco” Bagnaia, seguito da Marco Bezzecchi che completa la doppietta Ducati. Terzo gradino del podio per Maverick Vinales, che però in qualche modo porta un po’ di tricolore sul podio grazie alla sua Aprilia.
Risultati, questi, che prendono ancor maggiore valore se si pensa che il leader mondiale Quartararo è uscito anzitempo e ha raccolto un pesante “zero” in classifica.
Con la classifica che recita Quartararo 172, Espargaro 151, Zarco 114, Bagnaia 106, Bastianini 105 il campionato resta ancora saldamente nelle mani del francese, tuttavia almeno i giochi restano teoricamente aperti.
Riviviamo il GP di Assen con le nostre pagelle.
Voto 10: Francesco Bagnaia
Che rabbia. Perché Pecco, anche in questa occasione, dimostra di essere il più forte e il più veloce: quando è in giornata è davvero di un altro livello rispetto a tutti gli altri.
Però, così facendo, aumenta il rammarico per quei quattro ritiri in stagione che forse gli hanno già pregiudicato il cammino iridato. Forse. Perché se corresse così da qua alla fine…
Voto 9,5: Marco Bezzecchi
Attenzione al Bez.
Il rookie della VR46 sale meritatamente sul podio, e mostra la stoffa di chi, a breve, sarà lì a giocarsela con i più forti. Non mancherà troppo tempo e ci troveremo il riminese a giocarsi i piazzamenti di rilievo con gli altri piloti: del resto, il feeling con la sua Ducati è di quelli da grande campione.
Voto 10: Aleix Espargaro
Dopo un warm-up strepitoso, in cui aveva mostrato di avere il passo per vincere, viene messo fuori da Quarataro.
Lo spagnolo però è bravo a non cadere e ripartire, seppur dalla quindicesima posizione.
La rimonta che ne segue è clamorosa, e il quarto posto finale (dopo un doppio sorpasso ai limiti dell’inverosimile a Binder e Miller) vale come una vittoria. L’unica alternativa al “Diablo” al momento è lui. E a Noale ringraziano.
Voto 8: Maverick Vinales
L’avevamo detto già la scorsa settimana: lo spagnolo stava tornando ai livelli dei primi mesi di Yamaha, e ad Assen ne ha dato conferma.
La sua Aprilia, poi, gli permette di essere assolutamente competitivo, permettendogli di rimontare dall’undicesima piazza al podio. È decisamente periodo di “Top Gun“, al cinema e in pista.
Voto 7: Jack Miller
La sensazione è che l’ufficialità dell’ingaggio in KTM l’abbia mentalmente rilassato e possa correre senza tanti pensieri.
Con un long lap penalty, ieri, ha dovuto accontentarsi di lottare per le posizioni di rincalzo; ma la velocità c’è. Un errore all’ultimissima curva gli fa perdere quarto e quinto posto, ma il suo ultimo periodo in Ducati si annuncia come piuttosto veloce.
Voto 7: Brad Binder
Malgrado una KTM a volte altalenante, il sudafricano riesce sempre a mettere una pezza con grande classe, attaccando quando può e limitando i danni quando serve. Nelle piste giuste per lui, potrebbe lottare per il podio.
Voto 3: Fabio Quartararo
È nettamente il più forte del circus.
Ma anche lui non è immune da errori: e che errori! Centra in pieno Espargaro, rovinandogli una gara che avrebbe potuto vincere, oltre a causare il proprio ritiro. Almeno è umano. Occhio perché nella prossima gara dovrà scontare un long lap penalty, per cui sarà importante avere una strategia eccellente.