Succede un po’ di tutto in questo week end di MotoGP in Indonesia, arrivato alla sua quindicesima gara stagionale con ancora tutta una serie di incognite che riguardano l’esito finale del mondiale.
Pochi dubbi, invece, su chi sia stato il dominatore di questa domenica, che ha visto Jorge Martin vendicare la caduta di sabato nella sprint, girando in testa dal primo all’ultimo giro senza rivali.
Male ma non malissimo per Bagnaia, che chiude sul podio ma certo non ha dato grande prova in pista, aiutato in qualche modo dalla caduta del suo compagno di squadra Bastianini che gli ha aperto la strada per limitare in danni in classifica.
Il pagellone del MotoGP
Jorge Martin – Voto 9,5
Dieci non si da quasi a nessuno, ma Jorge in questa gara ci va dannatamente vicino facendo tutto alla perfezione. Parte bene e inizia ancora meglio, mettendo subito un gap importante tra sé e tutti gli altri, tanto che per buona parte di gara si ha quasi l’impressione che non voglia spingere troppo per non prendersi alcun rischio. Dietro di lui il solo Acosta che però viene sistematicamente rispedito oltre il secondo non appena si avvicina troppo. Per il resto dominio assoluto e un primo posto che riporta le distanze a +21 in classifica da Pecco. E mancano cinque caselle al termine.
Pedro Acosta – Voto 8
Avrà avuto le palpitazioni per diverso tempo finita la gara, quando i giudici si sono presi tempo per ispezionare le gomme segnalate sotto pressione proprio poco prima del traguardo. Un richiamo che solitamente vale almeno una decina di secondi di penalità, una mannaia per il suo secondo posto più che meritato. Alla fine si chiude a tarallucci e vino (problema meccanico e senza intenzioni), e si può tornare a parlare di questo “rookie” del motomondiale che a vederlo sembra però spesso girare come un veterano. Come oggi, unico a tenere il passo di Martin come fosse una cosa normale. Come fosse in sella a una Ducati qualunque e invece a ben guardare era la solita KTM, quella stessa che il suo compagno di squadra e ben più esperto non riesce a fare arrivare nemmeno nei primi dieci (poi ci arriva, ma solo per le cadute altrui). Insomma l’impressione è che sia solo l’inizio per questo ragazzo che vedremo a lungo dar battaglia là davanti.
Francesco Bagnaia – Voto 6
Dopo la vittoria nella sprint, c’era ben altro per la testa di Pecco in questa domenica. Eppure non ci poteva essere partenza peggiore: la gomma davanti che saltella, una tenuta di strada che non funziona e tempi decisamente alti per tutta la prima parte che lo relegano alla settima posizione. Poi qualcosa torna a girare, le gomme probabilmente tornano in temperatura e per un po’ è lui il più veloce in pista. Però non basta, perché con tutta la buona volontà gli altri tengono comunque il passo e recuperarli è durissima. Per sua fortuna Bezzecchi e Morbidelli con la morbida dietro finiscono in affanno (e dietro), e sempre per fortuna il suo compagno di squadra finisce a terra regalando di fatto la terza posizione a Pecco che ringrazia e segna un -21 da recuperare (anche se così, sarà dura).
Enea Bastianini – Voto 5,5
In realtà fino alla caduta sarebbe stato un bel sette pieno, perché Enea fa quello che fa Bastianini di solito: parte piano e poi da metà in poi mette il turbo e recupera tutti. Lo stava facendo anche questa volta, con un passo utile probabilmente anche per raggiungere Acosta in seconda posizione, ma proprio sul più bello finisce nella ghiaia. Le due uniche consolazioni sono aver dato una mano al suo compagno di squadra e aver comunque preso un punti su Marquez che parimenti a chiuso sdraiato la gara (mentre nella Sprint era finito terzo, dietro proprio a Bastianini).
Franco Morbidelli – Voto 7
La sua miglior gara della stagione e il suo miglior piazzamento (quarto alla fine). Ma soprattutto un grande approccio in pista che ha reso la vita difficile a tutti quelli che lo hanno affrontato. Provavi a superarlo, ma lui alla curva dopo era di nuovo davanti, senza mollare niente. Vero è che le Lenovo di oggi non sembravano imbattibili, specie con quella differenza di gomma che ha pesato molto almeno fino a tre quarti di gara (morbide per Morbidelli). Negli ultimi giri arranca, ma chiude bene e può esserne contento.
Marco Bezzecchi – Voto 7
Vale un po’ tutto quanto detto per Morbidelli, a lungo sulla sua scia e poi anche in battaglia per un poco. Fa piacere soprattutto il vederlo ormai con costanza fare queste prove, sempre tra i top cinque nelle ultime tre gare e pronto a restare in quel range anche nelle prossime prove di stagione.
Marc Marquez – Voto 6
Con questa direi che si sono definitivamente spente le ultime, fievoli, speranze per lottare per il titolo. In questo caso, lo spagnolo è decisamente incolpevole visto che gli esplode letteralmente il motore sotto la sella. Certo non è che stesse proprio girando al meglio fino a quel momento, in lotta con Bagnaia per la sesta e settima posizione, ma nel finale avrebbe forse potuto dire la sua.
Maverick Vinales – Voto 6,5
Una gara che certo non ricorderemo (e non ricorderà) negli annali del motociclismo. Però la prova dello spagnolo è buona e costante, bravo a restare lì e tenersi fuori dai guai, che pian piano hanno coinvolto molti di quelli davanti a lui lasciando strada libera per un comodissimo sesto posto (il secondo di fila peraltro). E per un Aprilia di questi tempi è tanta roba avere “solo” quattro Ducati davanti.
Jack Miller – Voto 2
A proposito di prove da dimenticare, lui probabilmente lo farà presto. Un po’ meno invece tutti quegli sfortunati che si sono visti falciare dalla sua KTM in caduta dopo appena due curve dalla partenza, chiudendo la gara decisamente troppo presto (chiedere ai vari Luca Marini, Espargaro e Alex Marquez per conferma).