Attraverso un comunicato ufficiale pubblicato dalla MotoGP e sottoscritto dagli organizzatori, è stato confermato il calendario delle due ruote
Pronti, partenza, via! Il MotoGP è pronto a ripartire e lo farà in via ufficiale il 19 luglio con il Gp di Spagna sul tracciato di Jerez che ospiterà la prima e la seconda prova del Mondiale, visto che si correrà nuovamente il 26 sempre a Jerez per il Gp di Andalusia. Ci saranno, in totale, un massimo di 17 GP ma non è da escludere che ci si fermi ai 14 attuali.
La MotoGP ha deciso di ripartire con due appuntamenti nello stesso circuito per limitare il più possibile la possibilità che qualcuno del paddock – comunque limitato ad ingressi contingentati – possa risultare positivo al Coronavirus. Il MotoMondiale dopo riprenderà il 9 agosto a Brno (Repubblica Ceca), salvo poi svolgere altre due gare a cadenza settimanale sul circuito di Spielperg in Austria, il 16 e il 23 agosto. Ci sarà poi una lunga pausa che porterà il Circus a San Marino visto che la pista di Misano ospiterà due appuntamenti consecutivi il 13 e il 20 settembre, seguito la settimana sucessiva dal GP di Catalunya sulla pista di Barcellona. In sequenza, poi, toccherà a Le Mans (Francia, 11 ottobre), due volte Aragon (18 e 25 ottobre in Spagna) e Valencia, con le gare previste per l’8 e il 15 novembre. Nel comunicato si evince la posizione di Dorna e degli organizzatori: il calendario 2020 non terminerà oltre il 13 dicembre e accoglierà un massimo di 17 Gran Premi, compreso quello già svoltosi in Qatar lo scorso marzo (che però non ha visto in pista la MotoGP). I Gran Premi delle Americhe, di Argentina, Thailandia e della Malesia saranno confermati entro il 31 luglio. Le date degli eventi e l’eventuale presenza di pubblico sono decisioni soggette all’evolversi della pandemia e alla politica adottata dai singoli governi e dalle autorità dei paesi che ospitano il campionato. “Con questo calendario sono già stati pianificati 14 Gran Premi. In attesa di scoprire ulteriori evoluzioni, la data del 31 di luglio sarà il limite massimo per scoprire se sarà possibile svolgere ulteriori eventi come quello delle Americhe, dell’Argentina, della Thailandia e della Malesia”, recita infatti il comunicato della MotoGP.