In Francia va in scena un Gran Premio incredibile. Una gara condizionata da pioggia, cadute, cambi moto e penalità viene vinta con merito da Jack Miller, che fa due long lap penalty ma mette comunque le ruote davanti a tutti per la seconda domenica consecutiva.
Partono in 22, arrivano in 16 al termine di un Gran Premio per cuor forti. La Ducati si dimostra devastante sul bagnato e porta sul gradino più alto del podio Jack Miller, il pilota australiano, alla sua seconda vittoria consecutiva dopo Jerez. È stata una gara fortemente condizionata, come ci si aspettava, dal meteo. Si parte infatti con l’asciutto ma dopo pochi giri tutti i piloti sono già costretti a cambiare moto a causa dell’arrivo della pioggia. Nel momento della sosta il più lesto di tutti è Marc Marquez, che cambia moto in un attimo ed esce in prima posizione. Il passaggio dai box porta con sé anche alcune penalità, in particolare due long lap penalty a testa per Miller e Bagnaia per aver superato il limite di velocità all’ingresso della pit lane e uno per Quartararo, che sbaglia piazzola e si ferma in quella del compagno di squadra Vinales. Le Yamaha fanno molta fatica sull’acqua, con Vinales che scivola nelle retrovie, concludendo poi decimo, e Quartararo che ha parecchio vantaggio nel suo gruppetto di testa, ma non riesce a trovare un ritmo eccessivamente competitivo. Al giro nove, con il Cabroncito primo, El Diablo secondo e Miller terzo, ma un po’ staccato a causa della doppia penalità, arriva una delle svolte della gara quando Marquez, apparentemente in controllo e sempre molto competitivo sul bagnato, cade a seguito di un suo errore.
Dopo qualche giro, quando si stabilizza la situazione, salgono in cattedra le Ducati: Miller piomba su Quartararo, lo passa e allunga verso la vittoria. Dietro Zarco vola sulla sua Ducati Pramac e recupera ben 15 secondi sul Diablo per conquistare la seconda posizione. Conclude terzo Quartararo, risultato comunque straordinario per un ragazzo che guidava una moto in evidenti difficoltà e che, non dimentichiamolo, si è sottoposto ad un intervento al braccio poco più di una settimana fa. Al quarto posto arriva uno splendido Pecco Bagnaia, partito sedicesimo, scivolato fino alla ventesima piazza alla prima curva, ma bravissimo a sfruttare ogni opportunità e a far volare la sua Rossa fino a questa straordinaria rimonta e alla conquista di punti vitali per il campionato. Quinto, bravissimo, Danilo Petrucci su KTM, che dimostra una volta ancora il suo feeling con il bagnato e con la pista di Le Mans, dove trionfò lo scorso anno. A seguire troviamo Alex Marquez (Honda), Pol Espargaro (Honda), Iker Lecuona (KTM), Maverik Vinales (Yamaha), Valentino Rossi (Yamaha), Luca Marini (Ducati), Brad Binder (KTM), Enea Bastianini (Ducati), Tito Rabat (Ducati) e Franco Morbidelli (Yamaha). Per Morbidelli gara difficile fin dai primi giri a causa di una caduta che ha condizionato tutto il suo Gran Premio. Weekend assolutamente da dimenticare per le due Suzuki di Mir e Rins, finite entrambe in ghiaia a pochi secondi di distanza l’una dall’altra e per le Aprilia di Lorenzo Savadori e di Aleix Espargaro, costretti entrambi al ritiro per problemi tecnici. Grandi occasioni sprecate per Oliveira e, soprattutto, per Marc Marquez, entrambi molto veloci sul bagnato ma entrambi vittime di errori commessi da loro stessi errori (per il Cabroncito addirittura una seconda caduta dopo essere riuscito a ripartire dalla prima).
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