La vittoria di Miguel Oliveira ha evidenziato come, senza Marc Marquez, sia un Mondiale di MotoGP totalmente livellato e senza un padrone: Marquez che dovrebbe saltare quasi tutta la stagione, visti i 2-3 mesi di stop per riprendersi dall’infortunio all’omero del braccio destro
“Dal punto di vista del morale non è ovviamente il mio miglior momento perché mi piacerebbe essere in pista e avere la tensione che ti accompagna prima della gara ed è strano essere in questa situazione, ma è il momento di avere pazienza e rispettare il mio corpo. Adesso devo recuperare bene: dopo la prima operazione ho seguito le raccomandazioni dei medici che mi avevano detto che potevo salire in moto e che la placca non avrebbe ceduto. Si sono sbagliati, ma continuerò a fidarmi del dottor Mir, mi ha operato mille volte e una è andata male: se ti operano a una gamba e il medico ti dice che puoi camminare senza stampelle, tu cosa fai…?”. Con queste parole, Marc Marquez ha spiegato nel corso di un’intervista a DAZN Spagna il proprio punto di vista in merito alla decisione di prendere una lunga pausa dalle corse per preservare il suo braccio e tornare senza fretta.
Ad annunciarlo era stato qualche giorno fa la stessa Honda con un comunicato ufficiale ma già nell’aria c’erano avvisaglie di una decisione di tale portata perché il rientro del 93 sembrava essere prima a Misano salvo poi essere prorogato ancora. Ora, non c’è una data prefissata per il rientro in pista ma si parla di 2-3 mesi di stop per un lento ma completo recupero da questi tipi di infortunio, generato dalla caduta a Jerez de La Frontera nella prima gara del campionato, nel tentativo di rimontare dopo un lungo in pista da primo in classifica. Ora il Mondiale di MotoGP perde il suo dominatore incontrastato e lascia carta bianca ad un nuovo vincitore che però uscita da un novero di nomi non ristretto: “La stagione è persa, meglio recuperare bene per la prossima. Un osso ci mette 6/8 settimane a saldarsi”, ha spiegato ancora Marquez che di fatto rientrerà nel 2021. Chi vincerà il Mondiale 2020? In testa c’è Quarataro con 70 punti ma Dovizioso è alle sue calcagna con 67, dietro c’è Miller a 56 con Binder (49), Vinales (48) e Nakagami (46) a stretto giro di posta, con Valentino Rossi settimo a 25 punti di ritardo, mentre il vincitore del GP di Stiria, Miguel Oliveira, è nono a 43 punti, a -27 da Quartararo. 9 piloti nel giro di 27 punti, poco più di una gara: un equilibrio per certi versi auspicabile in un Mondiale senza Marquez, la cui assenza apre l’incredibile corsa al titolo a tanti piloti.