Il domino dei piloti MotoGp è finalmente partito ed ha fatto subito scalpore. La scelta della Ducati Corse di affiancare Marc Marquez nel team ufficiale insieme a Francesco Bagnaia, arriva un po’ a sorpresa e ha immediatamente scatenato la risposta dell’altro contendente rifiutato, Jorge Martin, che passerà all’Aprila dalla prossima stagione.
In attesa di definire anche le altre selle, soprattutto quelle sulla Desmosedici, questa scelta potrebbe rivelarsi decisiva non solo per il futuro, ma anche per il presente con l’italiano in lotta mondiale proprio contro Martin.
La scelta Ducati
Dopo tanto parlare la Ducati ha finalmente sciolto le riserve su chi sarà il secondo pilota ufficiale in casa Lenovo Team per la prossima stagione.
Il nuovo compagno di sella di Francesco Bagnaia, sarà quindi niente meno che Marc Marquez, formando così una sorta di “dream team” che conta ben undici titoli mondiali insieme (senza contare quello eventuale di questa stagione).
Una scelta certamente non facile, come ha subito commentato Luigi Dall’Igna (direttore generale Ducati Corse), che taglia improvvisamente fuori dalla casa di Borgo Panigale sia l’attuale seconda guida del team factory, Enea Bastianini, sia il principale rivale delle ultime due stagioni nonchè capoclassifica del momento, Jorge Martin.
I motivi della scelta
Nel trittico di pretendenti, tutti avevano probabilmente pro e contro a disposizione. Per Bastianini il fatto di essere stato fin qua fedele scudiero, pur tra alti e bassi, mentre è indiscutibile l’esperienza e l’appeal (soprattutto per gli sponsor e i media) di Marc Marquez, così come la competitività in sella di Jorge Martin (probabilmente il migliore da questo punto di vista).
La scelta, quindi, è arrivata più in base ai possibili “contro” che non altro. Per quanto riguarda Martin, proprio questa sua alta competitività poteva rischiare di essere contro producente nella convivenza con Bagnaia, che peraltro (più o meno velatamente) aveva fatto capire che non avrebbe gradito moltissimo l’ingombrante presenza del rivale delle ultime due stagioni.
Parimenti, non che Marc Marquez sia poi compagno di scuderia così leggero da avere a fianco, forte non solo del suo palmares mondiale, ma anche di una ritrovata verve in sella alla sua Ducati che lo ha fin qua saldamente tenuto sul terzo gradino della classifica. A pesare in questo senso, le dichiarazioni fatte dallo stesso pilota catalano che aveva espressamente dichiarato di non poter accettare un eventuale passaggio in Pramac, nemmeno con una moto ufficiale.
Bastianini invece, non stava garantendo nè una costanza di competitività (anche se al Mugello si è fatto valere), nè un appeal particolare per la casa Ducati. Motivo per cui già sul finale la scelta sembrava ridotta ai soli due spagnoli.
Alla fine, si è evidentemente ritenuto meglio sacrificare Martin piuttosto che Marquez, che come detto al momento non rappresenta un ostacolo per Bagnaia ed è sicuramente opzione gradita dal punto di vista di appeal e di sponsor.
Per lui, pronto un contratto biennale con chiusura al 2026, quando Marquez spegnerà 33 candeline.
Effetto domino
La scelta di Marc Marquez, ha portato come immediata conseguenza l’uscita dalla Ducati proprio degli altri due contendenti. Per Enea Bastianini è pronto il contratto in casa KTM ufficiale (insieme a Pedro Acosta e Brad Binder), mentre Jorge Martin andrà a guidare le fila in Aprilia, con compagni tutti ancora da definire.
Di fatto, al momento metà dei piloti del motomondiale sono senza sella, con interessanti caselle vuote come le due moto del Team Gresini, quelle della VR46 (solo Di Giannantonio potrebbe arrivare alla conferma) e il dubbio della Pramac (che oltre a non avere ancora deciso sui piloti non ha ben chiaro nemmeno se avrà moto Ducati o Yamaha).
Se teniamo fermi i posti di Quartararo (riferimento della Yamaha factory), Luca Marini e Zarco sulle Honda, ecco che il mercato piloti 2025 si appresta a essere davvero molto entusiasmante (per alcuni almeno).
Le conseguenze sul mondiale 2024
Ma oltre alla rivoluzione MotoGp del futuro, la scelta di Marquez in Ducati Factory può incidere fin da subito sul motomondiale.
E come spesso accade, tra i due litiganti potrebbe essere il terzo a godere. In questo caso, Pecco Bagnaia, che si troverà oltre mezza stagione con il suo primo contendente per il titolo in sella a una Ducati, probabilmente non proprio entusiasta di favorirlo contro il suo primo pilota ufficiale.
Tutto da vedere invece, l’approccio di Marc Marquez contro il suo futuro compagno di squadra, visto che fin qua se le sono date di santa ragione (tanto da finire a terra entrambi in almeno una occasione) e la nomea del catalano non è esattamente quella di uno facile da relegare a seconda guida.
Staremo a vedere, ma intanto i tasselli per la prossima stagione MotoGp sembrano cominciare a mettersi in fila.