Miguel Oliveira conquista la prima vittoria in MotoGP e vince sul circuito di Spielberg nel GP di Stiria: il portoghese della KTM precede Jack Miller e Pol Espargaro, mentre Dovizioso è quinto. Spavento per Vinales che si lancia dalla sua moto a oltre 260 km/h ma per fortuna non riporta conseguenze
La MotoGP ha festeggiato il traguardo dei 900 GP nella classe regina con una gara decisamente emozionante ed elettrizzante che ha regalato emozioni dall’inizio alla fine. A catalizzare l’attenzione, però, l’incidente capitato a Maverick Vinales al giro 16 con la Yamaha con i freni fuori uso: lo spagnolo è stato bravo e fortunato a lanciarsi in corsa dalla sua moto che si è schiantata contro le protezioni di curva 1 mentre Maverick se l’è cavata con qualche lieve contusione. L’incidente obbliga i commissari a interrompere la gara e far ripartire tutti i piloti, ad eccezione di Vinales, dalla griglia.
La ripartenza vede subito avanti Jack Miller e Joan Mir, quest’ultimo che sembrava avviato verso il primo successo in MotoGP in ‘gara-1’ prima dell’incidente di Vinales, mentre le KTM di Pol Espargaro e Oliveira restano a contatto. Nel finale di gara, Mir perde terreno e lo spagnolo finirà al quarto posto mentre si crea un terzetto con Miller, Espargaro e Oliveira a giocarsi la vittoria con i primi due favoriti: all’ultima curva, però, Miller tenta un sorpasso azzardatissimo e va lungo, ostacolando la traiettoria di Espargaro e aprendo un varco clamoroso che Oliveira sfrutta alla perfezione, vincendo la prima gara in MotoGP. Secondo Miller, mentre Pol Espargaro è terzo e si consola con un podio. Quinto Andrea Dovizioso che rosicchia punti a Quartararo che invece chiude un weekend deludente al 13° posto. Dietro a Dovizioso arriva Rins, mentre completano la top ten Nakagami, Binder, Valentino Rossi e Lecuona. In classifica generale, Quartararo è primo con 70 punti ma Dovizioso è a -3 e in piena lotta per il Mondiale. La classifica si fa cortissima con 9 punti in 27 punti dopo 6 gare: senza Marquez, che salterà anche i prossimi 2-3 mesi, è tutta un’altra MotoGP.