Si è chiusa da poco la prima sessione di prove libere della MotoGP per il GP di Spagna: in quel di Jerez, Marquez detta subito il passo
Si riparte da dove si era tutto fermato: Marc Marquez, con la sua Repsol Honda Team, davanti a tutti: MM93 è stato il pilota che ha fatto segnare il miglior tempo nelle prime prove libere del GP di Spagna, primo appuntamento del mondiale sul circuito di Jerez. Lo spagnolo ha chiuso 31 giri, facendo registrare il miglior tempo durante la 27° tornata con il tempo di 1’37.941. Il primo degli inseguitori è Alex Rins con la Suzuki, distanziato però di 252 millesimi mentre completa il podio della sessione Valentino Rossi.
Il Dottore paga un divario di 281 millesimi dal primo ma ha mostrato che la sua Yamaha ha un buon feeling con la pista, a differenza di Maverick Vinales che invece ha concluso al tredicesimo posto con quasi un secondo di distacco da Marquez. Buon quarto posto per Aleix Espargaro sull’Aprilia del Team Gresini mentre Quartararo, uno dei più attesi alla vigilia, ha fatto segnare il quinto tempo con quasi 4 decimi di distacco dal battistrada. Deludono le Ducati perché Dovizioso è diciannovesimo con un ritardo di 1 secondo e 260 millesimi, mentre Petrucci è addirittura ventesimo. Entrambe le Rosse hanno girato poco, totalizzato in totale 43 giri e chiudendo la classifica davanti solamente a Binder e Rabat. Nona posizione per Franco Morbidelli con il Team Petronas mentre chiude la top 10 Pecco Bagnaia con la Ducati Pramac. Da segnalare l’esordio non eccezionale di Alex Marquez con la Honda Repsol: il più piccolo dei fratelli terribili ha chiuso 18°, pagato un divario di oltre il secondo e due decimi dal compagno di team.
MOTO 2 – In Moto2, invece, il battistrada è Thomas Luthi del team Kalex che chiude davanti a Luca Marini di 80 millesimi, mentre terzo è l’inglese Lowes davanti ad un altro italiano, Enea Bastianini. Nella top 10 ci sono anche Di Giannantonio e Bezzecchi, non così distanti dalle zone al vertice. In Moto3 guida John McPhee su Honda, davanti allo spagnolo Masia e a Suzuki ma gli italiani, da Fenati a Antonelli e Arbolino, sono a ridosso della top 10.