La Formula 1 potrebbe iniziare la stagione a luglio in Austria: Ross Brawn, responsabile sportivo della F1, ha spiegato perché il circuito austriaco sia il più adatto in tempo di coronavirus
Mentre gli altri sport tardano a trovare idee e soluzioni comuni e condivise dalle proprie forze attive per la ripartenza, la Formula 1 sembra già avere le idee chiare sul come sviluppare la stagione 2020, il cui calendario è stato ovviamente stravolto dalla pandemia che ha messo in ginocchio tutto il mondo, quasi senza distinzione tra i vari paesi.
La Formula 1 ha già annunciato di aver indicato come target per l’inizio del campionato il primo weekend di luglio, con il GP di Austria ad inaugurare la stagione 2020. Ross Brawn, il responsabile sportivo della Formula 1, ha chiarito come il tracciato del Red Bull Ring sia uno dei più adatti per garantire anche un doppio appuntamento ravvicinato, una delle soluzioni pensate dalla FIA per raggiungere un numero idoneo di GP limitando al minimo gli spostamenti dell’intera carovana: “E’ complicato trovare il giusto tipo di gare nella prima fase del Mondiale e garantire al 100% la sicurezza di tutti. L’Austria si adatta molto bene a questo, ha un aeroporto vicino al circuito e non è vicinissimo ad una metropoli e poi c’è anche una grande struttura attorno. Non ci saranno camper ma c’è un’area ristoro attrezzata”, sottolinea Brawn che poi aggiunge: “Tale area può contenere senza fatica tutti i lavoratori e quindi, una volta arrivati lì, sarebbe interessante fare una seconda gara a distanza di una settimana”. Ed è proprio questa l’idea della Formula 1, secondo quanto riferito dalla Bild qualche giorno fa: per evitare troppi spostamenti, la stagione europea potrebbe essere ‘compressa’ a 3 appuntamenti (Austria, Inghilterra e Ungheria) che ospiteranno due gare ciascuno, a distanza di pochi giorni. Gli organizzatori di Monza hanno escluso che ci sia possibilità che salti il GP d’Italia ma, in attesa di novità ufficiali, l’Ungheria si è già portata avanti, garantendo la disponibilità a gareggiare nel 2020 ma a porte chiuse, visto che il Governo ha bandito grandi raduni fino al 15 agosto”.