In attesa di capire come si evolverà la pandemia Coronavirus, iniziano ad arrivare indiscrezioni sulla stagione 2020 della Formula 1: oltre a Silverstone, anche Monza non si è ancora arresa
Una gara di Formula 1 per due settimana di fila a Silverstone? Si può. Ad ammetterlo è l’amministratore delegato del circuito britannico, Stuart Pringle, al quotidiano inglese The Guardian. Il CEO del tracciato ha fatto intendere di essere a disposizione qualora Liberty Media decidesse di avallare tale scelta per cercare di garantire un numero adeguato di gare, evitando spostamenti in giro per il mondo in una situazione che, anche tra un paio di mesi, rischia di essere di piena emergenza. Pringle ha anche informato che, nel rispetto delle normative vigenti in UK, sono già iniziati i lavori per la preparazione del circuito, dal quale potrebbe anche partire la stagione 2020. D’altronde, 7 team su 10 (tutti tranne Ferrari, Alpha Tauri e Alfa Romeo Sauber) hanno sede in Inghilterra e potrebbero non avere difficoltà nel tornare a casa dopo le varie sessioni, senza aver bisogno di alloggiare in hotel.
Oltre a Silverstone, anche il Gp d’Italia è ancora in calendario e, da programma, dovrebbe tenersi il 6 settembre prossimo. Mancano ancora quattro mesi e mezzo ma l’Italia è uno dei paesi più colpiti e la Lombardia rappresenta la regione che più sta soffrendo. Proprio per questo in molti hanno evidenziato come fosse complicato permettere la disputa del Gp. “È difficile adesso fare previsioni, vorremmo aspettare ancora qualche settimana prima di decidere, dobbiamo capire o intuire quale sarà la situazione in quel weekend di settembre. Naturalmente ci prepariamo a tutte le possibilità ovviamente rinegoziando il rapporto con Liberty Media”, ha infatti ammesso Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI in merito alla disputa del GP d’Italia a porte chiuse, ossia senza tifosi e con un accesso limitatissimo nell’impianto. Il futuro del Gp di Monza è a rischio? Al momento sì. E sarebbe un duro colpo anche per l’Italia intera, visto l’afflusso di pubblico dell’ultima stagione (circa 200mila persone nel weekend) e la storia che il tracciato emana in ogni occasione. Ma non è ancora tempo di arrendersi anche se è prevedibile attendere una presa di posizione ufficiale e definitiva nelle prossime settimane.