Carlos Sainz, il pilota spagnolo approdato alla Ferrari nel 2021, ha vissuto un’avventura intensa e ricca di significato al volante del Cavallino Rampante. Arrivato a Maranello con la missione di confermarsi tra i migliori talenti della Formula 1, ha dovuto affrontare sfide importanti: adattarsi rapidamente alla nuova squadra, competere con un compagno di squadra del calibro di Charles Leclerc e contribuire al rilancio di una Scuderia che inseguiva il ritorno ai vertici. Quattro anni dopo, il bilancio della sua esperienza è complesso ma ricco di spunti, con momenti di gloria alternati a difficoltà e decisioni strategiche che ne hanno segnato il destino.
Un addio forzato
L’addio di Sainz alla Ferrari, avvenuto al termine di questa stagione, è stato carico di emozioni, culminando con un gesto che ha colpito tutti: l’abbraccio caloroso del padre, Carlos senior, un momento che ha riassunto il significato profondo di questo passaggio di carriera. Diversamente dai saluti più distaccati di Kimi Raikkonen nel 2019 e Sebastian Vettel nel 2020, entrambi segnati da stagioni opache e una progressiva perdita di competitività, Sainz lascia Maranello senza alcun segno di declino personale. Il suo addio non è stato il risultato di una parabola discendente, ma piuttosto di scelte strategiche legate al mercato piloti e alle dinamiche interne della squadra.
L’ingaggio di Lewis Hamilton da parte della Ferrari per il 2025 è una scelta di peso, giustificata dall’indiscutibile talento e carisma del sette volte campione del mondo, ma lascia un retrogusto amaro. In un mondo ideale, la Scuderia avrebbe potuto schierare tre monoposto per riconoscere il valore di Sainz, che negli ultimi quattro anni ha dimostrato di essere un pilota maturo e completo, meritevole di un posto in un top team. La realtà, però, ha imposto scelte difficili, relegando Carlos a una nuova sfida con la Williams, lontano dai riflettori di chi lotta stabilmente per il podio.
Le parole del protagonista
Dopo la sua ultima gara con la Ferrari, Carlos Sainz ha affrontato con compostezza e lucidità l’addio alla Scuderia, utilizzando la conferenza stampa conclusiva per fare un bilancio della sua esperienza a Maranello. Il pilota spagnolo si è detto estremamente fiero di ciò che è riuscito a costruire durante i suoi quattro anni con il Cavallino Rampante. Ha sottolineato come, in questo periodo, abbia contribuito in modo significativo a riportare la Ferrari ai vertici, rendendola competitiva nella lotta per i campionati del mondo. Pur riconoscendo che il 2024 non ha portato i risultati sperati, Sainz ha espresso fiducia nel futuro della squadra, dichiarando che la Ferrari sarà tra le principali contendenti nella stagione 2025.
Oltre a questo, Sainz ha voluto enfatizzare l’importanza dell’impegno e della determinazione che ha messo in ogni singolo momento del campionato. Ha ammesso che l’ultima stagione è stata particolarmente impegnativa dal punto di vista mentale, richiedendo una costante concentrazione per mantenere alte motivazione e prestazioni. Ha poi aggiunto che non è stato semplice, ma è soddisfatto di essere riuscito a gestire la pressione e a competere ad alti livelli, sottolineando che non tutti i piloti nella sua situazione avrebbero avuto la stessa tenacia.
Com’è finita
Come a suggellare la fine di questa avventura, Sainz ha chiuso il suo ultimo Gran Premio da pilota Ferrari con un podio, un traguardo che ha reso l’addio ancora più speciale. Tuttavia, Carlos è consapevole che il prossimo podio potrebbe richiedere tempo, considerando la nuova sfida che lo attende con la Williams. Ha riconosciuto che il percorso per riportare la scuderia inglese a lottare per posizioni di vertice sarà lungo e complesso, ma ha affermato con decisione di essere motivato a contribuire in maniera decisiva a questo obiettivo. Ha poi sottolineato una delle sue qualità principali: la capacità di aiutare un team a migliorare, fornendo indicazioni strategiche e contribuendo alla crescita complessiva della squadra
Un bilancio
In definitiva, Sainz lascia la Ferrari con orgoglio e gratitudine, ma con lo sguardo rivolto al futuro e alla determinazione di affrontare la nuova sfida che lo attende, convinto di poter fare la differenza anche in un contesto diverso. Sainz lascia la Ferrari come un pilota che ha saputo evolversi e crescere. Dal 2021, quando arrivò a Maranello con due podi e molte incognite sul suo futuro, al 2024, in cui si è affermato come una figura professionale solida, Sainz ha sempre dato il massimo. Tuttavia, le opportunità nei team di vertice come Red Bull, Mercedes e Aston Martin si sono chiuse davanti a lui: da un lato per la scelta di puntare su giovani promesse come Liam Lawson e Andrea Kimi Antonelli, dall’altro per la conferma di veterani come Fernando Alonso, destinato a proseguire in Formula 1 fino ai 45 anni.
Il suo addio alla Ferrari, vissuto nell’ultima gara della stagione ad Abu Dhabi, è stato gestito con compostezza. Nonostante le emozioni fossero palpabili, Carlos ha scelto di tenerle per sé. Con il suo consueto stile riservato, ha ammesso: “Mi sono emozionato? Forse sì, ma non lo saprete mai. Chissà, forse sotto il casco, nei minuti prima del via o nel giro di rientro. È un momento che voglio conservare per me e per la mia squadra”.
L’avventura di Sainz alla Ferrari si chiude così, non come un capitolo concluso ma come una storia interrotta, lasciando la sensazione che il meglio debba ancora venire.