Neanche 5 notti son passate dalla fine della Serie A e già tutto sembra vecchio. La delusione del Napoli, la festa del Milan e il recupero in extremis della Juventus hanno lasciato spazio alle novità di una settimana convulsa per le squadre di Serie A.
E così, mentre il Villarreal festeggia l’Europa League, il calcio italiano – che a livello internazionale da anni fa la comparsa – si stravolge su tutte le panchine. La Roma ha fatto prima, il colpo Mourinho per dimenticare Manchester e per provare a tornare in Champions League. Negli ultimi giorni è successo di tutto: Gattuso esonerato dal Napoli si è accasato a Firenze.
La Lazio dopo aver riflettuto e parlato, ha scelto di proseguire con Simone Inzaghi. Ma i botti veri sono arrivati da Juventus e Inter. Conte non ha voluto continuare ad essere allenatore dell’Inter: qualcuno dice per le sirene straniere, qualcun altro per non abbassarsi ingaggio ma soprattutto, secondo me, perché la situazione finanziaria dei nerazzurri prevede che la rosa venga più indebolita che rinforzata. Conte è schiavo della vittoria e appena strappato lo scudetto alla Juve, non avrebbe accettato il contro strappo.
Soprattutto ora che alla Signora è tornato Max Allegri, eroe di un quinquennio bianconero, scaricato proprio dalla Juve per fare un salto di qualità. Il salto è stato fatto, ma indietro. E cosi la dirigenza è tornata sui suoi passi. Allegri, col suo calcio semplice che ama ricordare e sottolineare, non ha fatto girare la testa a molte squadre, anzi. Al di là di qualche flirt, nessuno lo ha messo sotto contratto. Quindi Juve senza Allegri male. E viceversa anche. Insieme invece potranno regalare un nuovo inizio ai tifosi bianconeri che sognano di tornare la squadra imbattibile che è stata per tanti anni. E ancora le panchine di Inter e Napoli vanno piazzate. Ci avvicineremo all’Europeo seguendo anche lo sviluppo della Serie A, un bel caos organizzato che tiene tutti sulle spine.
Foto di testa Massimiliano Allegri (sx) e Gennaro Gattuso (dx) by Getty Images