José Mourinho non è uno scemo. Già all’inizio di questa stagione, quando la sua Roma strappava un punto (miracoloso) ad una Juve ancora in fase adolescenziale, affermava senza troppe ambagi: « oggi abbiamo avuto culo ». Non ha parlato, l’allenatore di Setubal assente per squalifica, dopo il 2-2 contro il Milan a San Siro di una settimana fa, ma siamo convinti che avrebbe utilizzato un linguaggio simile.
Certo, con una postilla: avere culo una volta rimane culo. Averla due volte (Roma-Torino, 1-1 di Matic a tempo quasi scaduto) pure. Ma la terza volta non è più soltanto “culo”, è fortuna: vale a dire, seguendo i maestri latini, una sorte che guida dall’alto le azioni dell’uomo. La Roma, questo pareggio, lo ha cercato con la forza di un lupo magari stanco, ferito, ma mai morto per davvero. Questo è già un avvertimento bello e buono al suo prossimo avversario, la Fiorentina.
E al suo allenatore, aggiungiamo: uno che del caso/caos/culo/fortuna proprio non vuole saperne. Italiano è animato dallo spirito del guardiolismo: la ripetitività del concetto espresso in allenamento riduce le possibilità indesiderate della partita domenicale.
Mourinho, al contrario, sul caos surfa da una vita. Curiosamente da quando, in terra catalana, seguiva il (figlio del) profeta del guardiolismo stesso: Johann Cruyff (figlio, scrivevamo tra parentesi, perché si deve al suo allenatore Michel il nucleo del tiki-taka, in salsa totalvoetbal chiaramente).
Ecco allora che Roma vs Fiorentina, già solo per il confronto di due idee di calcio così radicalmente opposte e contrarie, offre davvero tanti spunti per il bel-dibattito calcistico. Poi però ci sono i numeri, tanto cari al caso – se stressati nel loro significato – quanto al controllo – se utilizzati non-dogmaticamente. Che partita dobbiamo aspettarci, allora?
Roma-Fiorentina, le info utili
- Quando si gioca? Roma-Fiorentina si giocherà domenica 15 gennaio 2023. Calcio d’inizio alle ore 20.45.
- Dove vederla? La partita sarà visibile come tutte le gare di campionato sull’app DAZN.
- L’arbitro di Roma-Fiorentina. Sarà il giovane Antonio Giua l’arbitro della contesa. Assistenti Bindoni-Prenna, Maresca IV uomo. Il Var sarà affidato a Nasca, mentre l’Avar sarà Paganessi.
Roma-Fiorentina, le probabili formazioni
Mourinho non cambia – almeno dall’inizio – la formazione di Milano, almeno a livello di modulo. Nei nomi però qualcosa deve cambiare per forza. Non ci sarà infatti lo squalificato Ibanez, pure autore a San Siro del gol che ha dato inizio alla rimonta. Al suo posto Marash Kumbulla, che era stato preso due estati fa per fare il titolare. Per il resto nessun cambio.
Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Kumbulla; Celik, Cristante, Pellegrini, Zalewski; Zaniolo, Dybala; Abraham.
Italiano, allo stesso modo, non si può permettere esperimenti in una sfida così delicata come quella di domenica sera. La sua Fiorentina lo scorso anno perse 3-1 (con demerito) all’esordio di Mou sulla panchina giallorossa, ma giocò una grande partita. Molti degli uomini lì presenti ci saranno anche domenica sera.
Ancora in dubbio Cabral, al suo posto scalpita Jovic. Gonzalez (ai saluti con la Viola?) reclama spazio, ma Kouamé al momento è favorito. Attenzione a Gollini dal primo minuto: Terracciano è uscito malconcio contro il Sassuolo e potrebbe rimanere ai box.
Fiorentina (4-3-3): Gollini; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi; Amrabat, Duncan, Bonaventura; Ikone, Cabral, Kouamé.
Roma-Fiorentina, i precedenti
In totale, Roma e Fiorentina si sono affrontate 166 volte in Serie A. Sono 60 i pareggi, un dato che segna un record in Serie A insieme a Roma vs Lazio. I giallorossi hanno vinto 57 volte (217 reti segnate), la Fiorentina 49 (202 gol fatti). Il duello, che parrebbe equilibrato, pende decisamente a favore dei giallorossi quando subentra il fattore casa.
All’Olimpico infatti la Roma – su 83 sfide totali – ha vinto 40 volte pareggiando 28; ne ha perse appena 15. Anche il dato realizzativo impressiona. Infatti dei 217 gol totali contro la Fiorentina in campionato, la Roma ne ha realizzati 132. La Fiorentina appena 83 (un gol a partita).
Che la Roma sia un avversario ostico per la Viola lo dimostra anche un altro dato: nelle ultime otto sfide la Roma ha vinto 5 volte e pareggiato 2. Eppure, è proprio l’ultimo confronto – 9 maggio – ad aver arriso alla Fiorentina (2-0).
I toscani non vincono due partite di fila contro la Roma in campionato dall’aprile del 2012 – in caso di vittoria con clean-sheet, arriverebbe a due porte inviolate di fila coi giallorossi; non accade dal 1978. All’Olimpico, però, il lupo si pappa spesso e volentieri il giglio. Nelle ultime 10 partite la Roma ha vinto otto volte, segnando 25 reti nel periodo.
Roma-Fiorentina, statistiche a confronto
Roma e Fiorentina sono appassionate di zona Cesarini. Della Roma – come abbiamo detto in apertura – è impressionante la tenacia nel tener duro fino a fine partita. Addirittura sei delle ultime sette reti dei giallorossi in campionato sono state messe a segno a partire dal minuto 80. Non è da meno la Fiorentina, vale a dire la squadra che ha realizzato più gol (5) dal minuto 90 (sic!) in questa stagione di Serie A.
Se la Fiorentina gioca un calcio corale e spesso spettacolare, la Roma bada molto più al sodo. È a questa idea concettuale che si collega un dato davvero impressionante dei giallorossi, capaci di segnare 10 gol su palla inattiva in Serie A quest’anno – nessuna squadra ha la sua percentuale di realizzazione in questo fondamentale. Il dato, senz’altro rilevante, diventa inquietante se paragonato ai gol complessivi dei giallorossi, appena 21. La Roma, per dirla altrimenti, ha segnato il 48% dei suoi gol totali su palla inattiva.
La Fiorentina ha un altro problema, però: i suoi attaccanti segnano poco, e Cabral – due reti consecutive a inizio anno – si è infortunato. Con Jovic ancora da valutare, che sia la volta di Barak, il tanto atteso? L’ex Hellas ha segnato infatti un gol in entrambe le ultime due sfide contro la Roma in Serie A, dove era rimasto a secco in tutte le prime sei gare contro i giallorossi nel torneo. Ma Barak non è l’unico giocatore in cerca di riscatto domenica. C’è anche Andrea Belotti, che ha realizzato cinque gol contro la Fiorentina, ma che non segna da 16 match in Serie A – non ha mai fatto peggio in carriera nel torneo.
Roma-Fiorentina, l’analisi
Roma vs Fiorentina è per molti versi una partita impronosticabile. La Roma probabilmente aspetterà la Fiorentina, conscia del fatto che i viola amano avere il pallone e scoprirsi. I giallorossi, che hanno un’ottima difesa, attenderanno la squadra di Italiano per colpire alla prima occasione utile la porta di Gollini.
La Roma, che gioca davanti a un Olimpico ancora una volta esaurito, sfrutterà l’entusiasmo della sua gente per provare qualcosa in più in avanti fin da subito o sarà asceticamente attentissima a non concedere nulla dietro?
La Fiorentina dal canto suo senz’altro proverà a fare la partita. In una situazione così incerta come quella appena descritta, la differenza potrebbero farla i colpi dei singoli campioni: da Dybala a Zaniolo e Abraham nella Roma, da Barak a Gonzalez per la Fiorentina.