Dopo l’esaltazione per un campionato Europeo che ha visto gli azzurri regalare grandi emozioni, gli appassionati di basket potranno tra poco concentrarsi sul campionato di Serie A, in partenza dal primo Ottobre e che si presenta al via altrettanto ricco di spunti di interesse. Proviamo a scoprire insieme quali sono le favorite della stagione, quali potrebbero essere le sorprese e chi invece, dovrà lottare per restare in LBA.
Le favorite per lo scudetto
Tra le tante possibilità di questa nuova stagione però, c’è almeno una certezza inossidabile: sarà ancora un duello tra Virtus Bologna e Olimpia Milano. Le due formazioni che già si sono giocate lo scudetto negli ultimi anni, sono al momento quelle con il rooster più profondo e di qualità, attrezzato non a caso per competere non solo in Italia ma anche in Eurolega, dove le ritroveremo entrambe quest’anno.
La Virtus ha confermato tutta l’ossatura della passata stagione e oltre ai fuoriclasse Teodosic, Shengelia e Hackett, potrà contare anche sugli azzurri Pajola e soprattutto Mannion (che aveva in pratica saltato tutta la prima metà dell’anno scorso). A loro si sono aggiunti però altri nomi interessanti, a cominciare da Gabriel Lundberg (ex CSKA e Phoenix Suns) o Semi Ojeleye (dai Los Angels Clippers) ma puntando anche su una “linea verde” tutta italiana con i giovanissimi Gora Camara e Leo Menalo pronti a dare man forte nelle rotazioni (soprattutto dopo l’infortunio di Abass che lo terrà fuori almeno tre o quattro mesi).
Il valore aggiunto poi, sarà sicuramente Sergio Scariolo, che porta in dote il suo quarto titolo Europeo conquistato con la Spagna e punta a mettere un altro scudetto sulle maglie dei bianco neri.
Lato Milano l’idea è quella non solo di puntare al bis in campionato (che darebbe la terza stella al club), ma anche di arrivare almeno alla final four di Eurolega. Per ottenere entrambi gli obiettivi, Ettore Messina avrà a disposizione un rooster di tutto rispetto, con più di qualche novità rispetto alla passata stagione.
Confermata la linea azzurra composta da Melli, Baldasso, Datome, Alviti e Ricci, si è aggiunto al gruppo anche Stefano Tonut in arrivo da Venezia.
Mentre tra gli stranieri tanti i nuovi arrivi importanti: Kevin Pangos porterà tanta esperienza e il carisma da leader che ha mostrato soprattutto allo Zenit e allo Zalgiris, mentre per Mitrou-Long c’è tanta voglia di fare bene dopo le sue ultime stagioni a Brescia.
Al netto di possibili infortuni e di una stagione che per tutte e due si presenta lunghissima e difficile, non c’è dubbio che nessun’altra squadra in Serie A possa vantare rooster all’altezza di Milano e Bologna.
Le possibili sorprese e la lotta Play-off
Ma se per la il titolo non dovrebbero esserci dubbi, sul resto della griglia playoff invece, (quasi) tutto potrebbe succedere. Diciamo che almeno sulla carta però, le prime sei-sette della stagione scorsa hanno tutto per riconfermarsi anche in questa.
La Germani Brescia dopo l’ottimo terzo posto è ancora in prima fila per la corsa playoff, con le conferme dei protagonisti Amedeo Della Valle (secondo per media punti la scorsa stagione) e John Petrucelli (44,4% nei tiri da tre). In più sono arrivati David Cournooh da Scafati e Nicola Akele da Treviso, oltre agli americani Massinburg, Caupain e Odiase. Un rooster di tutto rispetto per la fascia alta della classifica.
Discorso simile anche per Sassari. Gli isolani non hanno cambiato molto rispetto alla squadra eliminata solo in semifinale da Milano, affidandosi ancora una volta all’estro di Gerald Robinson (7.1 assist a partita e miglior dato per palle recuperate in Serie A con un 2 di media), oltre al tiro da tre di Bendzius (45,8% di media). Occhio anche al nuovo arrivato, Onuaku, arrivato per sostituire Bilan e assoluto protagonista nel campionato israeliano (e con esperienza NBA nei Rockets).
Su Venezia invece pesa una mezza rivoluzione di mercato, con De Raffaele chiamato a mettere subito insieme i pezzi, ripartendo soprattutto da Watt (il migliore dei veneti per valutazione assoluta con 18.7 oltre che tra i primi per rimbalzi difensivi, stoppate e percentuale totale dei tiri). Tra i nuovi interessanti gli arrivi di Granger dalla Liga spagnola, così come Willis e Sima, mentre tra gli italiani occhio a Tessitori dalla Virtus, Moraschini da Milano e Chillo da Treviso.
Ma la sorpresa di questo campionato, potrebbe essere invece la Bertram di Tortona, che oltre a contare sul tiro preciso di Tyler Cain (quarto assoluto con il 60.3%), ha sistemato qualche tassello del rooster con l’arrivo del centro ex Bayern Monaco Leon Radosevic oltre a qualche altro nome interessante come i play Leonardo Candi e Rakim Christon. Il suo vantaggio più grande però, potrebbe essere quello di avere molti meno impegni di tutte le sue rivali, non partecipando alle coppe e potendo quindi concentrare energie e risorse solo sul campionato (cosa che in alcuni momenti della stagione potrebbe rivelarsi decisiva).
A chiudere il novero delle favorite d’obbligo per i playoff, non può mancare la UnaHotels di Reggio Emilia, che partendo dalle conferme di Cinciarini e Hopkins, ha affidato alla nuova direzione tecnica di Max Menetti una squadra molto interessante (anche senza Ponitka approdato al Panathinaikos) a cui si è aggiunto tra gli altri Michele Vitali da Venezia. Tornerà anche il fattore campo per Reggio Emilia, con il ritorno a un PalaBigi tutto nuovo e come sempre ostico per gli avversari.
La zona salvezza: chi rischia di più
Con Brindisi probabilmente più vicina alla zona playoff che alle parti basse della classifica (Nick Perkins e coach Vitucci sono due garanzie) e con Treviso e Trento oltre la linea di galleggiamento della zona salvezza (almeno sulla carta), ecco che ci sarà probabilmente bagarre per la permanenza in LBA.
Partendo dalle due neo promosse, Scafati ha allestito un rooster interessante andando a pescare sia dal nostro campionato (vedi Stone preso da Venezia o Landi dal Torino), sia con due nuovi americani come Myke Henry e Kruize Pinkins. E con un’ossatura azzurra solidissima (i vari Rossato, Monaldi, Ikangi e De Laurentis), proverà a giocarsela soprattutto in casa.
Per Verona il compito sarà altrettanto difficile, con due nuovi play in regia (Cappelletti e Matteo Imbrò) e una batteria di americani tutta da valutare.
Chi invece ha già rischiato molto in zona retrocessione lo scorso anno (terzultima), è la GeVi Napoli, che dovrà presumibilmente giocarsela anche in questa stagione così come la Pallacanestro Trieste, affidata ora a Marco Legovich, il più giovane allenatore della Serie A, con una squadra decisamente rinnovata (da vedere però se riuscirà a far rendere al meglio).
Capitolo a parte per Pesaro, che dopo una stagione complicatissima (chiusa comunque con l’ottavo posto valido per i playoff), ha deciso di affidare il tutto a un allenatore esperto come Repesa, che ricomincerà da Delfino, Tombone e Moretti, con in più i nuovi arrivati Visconti (da Brindisi), Totè (da Napoli) e Mazzola (da Venezia). Ma sarà anche senza Tyrique Jones, ovvero il migliore in assoluto per valutazione nella scorsa annata (ma anche primo nei rimbalzi offensivi e difensivi, oltre che primo con un 65,4% nei tiri). Trovare un sostituto, non sarà facile.