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Dal 2016, sono 24 le squadre che parteciperanno a EURO 2024 in programma in Germania da venerdì 14 giugno a domenica 14 luglio, giorno della finale all’Olympiastadion di Berlino. Si tratta dell’edizione numero 17 del torneo continentale. Tra le squadre partecipanti e per la quinta volta, compresa quando faceva parte della Cecoslovacchia, troviamo la Slovacchia. Esattamente 64 anni dopo il suo debutto nel torneo, avvenuto nel 1960, la squadra allenata dal CT italiano Francesco Calzona accede alla massima competizione continentale per nazionali ottenendo la qualificazione agli europei grazie a delle prestazioni sensazionali nel proprio gruppo di qualificazione.

La qualificazione

La Slovacchia si è qualificata per la terza fase finale consecutiva dell’europeo di calcio con una vittoria per 4 a 2 in casa contro l’Islanda il 16 novembre. Arrivata terza nel Gruppo E di EURO 2020, nel 1976 la Slovacchia ha sollevato il trofeo come parte della Cecoslovacchia, ma la sua migliore performance, come Stato “singolo”, rimane quella arrivata dopo la separazione, nel 2016, quando ha raggiunto gli ottavi di finale prima di essere battuta dalla Germania.

Gruppo E

Il sorteggio del 2 dicembre, svolto ad Amburgo, ha assegnato alla Slovacchia un posto nel gruppo E, dove affronterà Belgio, Romania e Ucraina. Nonostante la squadra del tecnico italiano non sia tra le favorite per superare il turno, la speranza è l’ultima a morire e la Slovacchia darà battaglia fino all’ultimo minuto dell’ultima partita alle dirette concorrenti per la qualificazione alle fasi finali. Inoltre, si qualificano le migliori quattro terze classificate, un motivo in più per crederci fino alla fine. La Slovacchia esordirà contro il Belgio il 17 giugno a Francoforte, per poi scendere in campo nella seconda giornata contro l’Ucraina a Düsseldorf e, infine, tornare a Francoforte per giocare contro la Romania nell’ultima giornata del girone.

Chi è l’allenatore della Slovacchia?

Sebbene il suo nome sia conosciuto tanto per via della sua recente esperienza al Napoli, Calzona ha alle spalle diversi anni d’esperienza in panchina, seppur in veste di viceallenatore e collaboratore tecnico. Infatti, Il punto di svolta nella sua carriera è arrivato sicuramente nel 2012, quando diventa il secondo di Maurizio Sarri prima all’Empoli e poi a Napoli.  Nel 2020, accetta la proposta di Eusebio Di Francesco e diventa il nuovo viceallenatore del Cagliari. L’avventura in Sardegna non va però nel migliore dei modi e nel 2020 Luciano Spalletti gli propone un ruolo di collaboratore nel suo staff. Il suo primo ritorno in azzurro dura però poco più di un anno, dato il 30 agosto 2022 gli si presenta infatti l’occasione della vita: la Slovacchia pensa infatti a lui per il ruolo di commissario tecnico e Calzona prende il treno al volo.

Con la nazionale slovacca ottiene dei risultati importanti. In primis il pass per Euro 2024 staccato grazie al secondo posto conquistato nelle qualificazioni. Ma la sua storia è molto particolare dato che per quasi sei mesi porta avanti il doppio ruolo di allenatore, infatti, mentre allena la nazionale Slovacca guida anche gli azzurri a Napoli. Ebbene si, è stato richiamato dai partenopei che avevano bisogno di lui per provare a risollevare una stagione completamente fallimentare. Il 26 maggio scadrà il suo contratto e potrà tornare a dedicarsi completamente alla sua nazionale.

Probabile formazione della Slovacchia

formazione tipo della Slovacchia

Francesco Calzona è sinonimo di 4-3-3. Questo il modulo utilizzato nella sua esperienza da commissario tecnico della Slovacchia, sin dall’insediamento.

SLOVACCHIA (4-3-3): Dubravka; Pekarik, Vavro, Skriniar, Hancko; Duda, Lobotka, Kucka; Suslov, Bozenik, Haraslin. CT Calzona

Le probabili convocazioni

Calzona dovrebbe convocare tra i pali Marek Rodák, Henrich Ravas e Martin Dúbravka, che difenderà la porta della nazionale da titolare. Come difensori centrali ci potrebbero essere Hancko, Denis Vavro, Adam Obert del Cagliari, Gyömbér della Salernitana, l’ex inter Milan Skriniar e Vernon De Marco. Sulle fasce Michal Tomic, Matus Kmet e  Pekarík. A dirigere il gioco al centro del campo ci sarà una conoscenza del calcio italiano, Lobotka, leader di questa nazionale insieme al suo compagno di centrocampo, Duda, in forze al Verona. Oltre a loro, a centroampo, Calzona potrà contare su Bénes, Hrosovsky, Rigo, Kucka, Dominik Hollý e il trequartista del Verona Suslov. Davanti c’è abbondanza con esterni veloci come Haraslin, Sauer, Schranz, Duris, Mak e Róbert Bozeník. Come punte centrali invece Calzona potrebbe chiamare Cavric, Tupta e Róbert Polievka.

Edit: i convocati della Slovacchia

  • Portieri: Dubravka, Rodak, Ravas, Taka. 
  • Difensori: Pekarík, Tomic, Kmet, Gyomber, Vavro, Skriniar, Obert, Hancko, De Marco, Kosa. 
  • Centrocampisti: Kadak, Bero, Kucka, Rigo, Hrosovsky, Lobotka, Duda, Holly, Benes. 
  • Attaccanti: Duris, Suslov, Schranz, Bozenuk, Strelec, Polievka, Tupta, Sauer, Haraslin. 

La stella

Se fosse stato Euro 2020 avremmo detto senza dubbio Milan Skriniar, l’apice della sua carriera è stato toccato proprio in quell’anno (2021 per via del Covid) quando vinse il campionato da protagonista con l’Inter. Ad oggi però, dopo il suo trasferimento al PSG, non sembra esser sui livelli toccati in precedenza. Perciò la stella, se così vogliamo chiamarla, è Lobotka a centrocampo. Dopo il campionato vinto da assoluto protagonista lo scorso anno, in questa stagione si è perso così come tutto il Napoli. Lui rimane però il metronomo in mezzo al campo, colui che detta i tempi di gioco e dirige l’orchestra.

Miglior scenario possibile

È il 17 giugno e la Slovacchia scende in campo a Francoforte contro i favoriti del Belgio. Purtroppo per la squadra allenata dall’italiano Calzona, le “legge del più forte” vince ancora e i Diavoli Rossi schiantano la nazionale slovacca con un 2 a 0 secco. Ma è qui che inizia il loro europeo, infatti, sia contro l’Ucraina che la Romania, la Slovacchia mette in campo delle prestazioni straordinarie vincendo rispettivamente 2, e 3 a 0. Agli ottavi è “fortunata” nel sorteggio perché pesca una Polonia, qualificata a sorpresa ai danni dell’Olanda, senza Lewandowski, infortunatosi nell’ultima partita. La partita è super equilibrata e, di fatti, solo la grande giocata del mister Calzona è stata la svolta della partita per la Slovacchia. Dalla panchina fa entrare l’ex Parma, Kucka, al posto di Suslov, ormai sfiancato dal minutaggio, e con un tiro sotto l’incrocio sblocca il match mandando di fatto la Slovacchia ai quarti. Festa grande per la nazionale che mai aveva ottenuto un risultato così. Nella partita successiva viene eliminata dall’Inghilterra, troppo più forte, ma che importa. Calzona e i suoi possono festeggiare un traguardo che a inizio percorso sembrava un miraggio e che ora, invece, è sintomo di una rinascita collettiva.

Peggior scenario possibile

La Slovacchia di Calzona è sembrata l’ombra del Napoli di questa stagione. ”Senza capo né coda” come recita un vecchio proverbio, una squadra spaesata che ha fatto difficoltà sin da subito. Infatti, dopo una pesante sconfitta iniziale contro un Belgio, la squadra slovacca non riesce a risollevarsi contro l’Ucraina, venendo sopraffatta da un gioco fisico e ben organizzato. L’ultima partita contro la Romania, cruciale per mantenere vive le speranze di qualificazione, si trasforma in un incubo: la difesa solida e l’abilità tattica dei romeni annullano ogni tentativo slovacco, relegandoli all’ultimo posto del girone. La Slovacchia esce malissimo dal torneo e Calzona, dopo non aver convinto a Napoli, non convince neanche con la propria nazionale, venendo esonerato.