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Non dev’essere facile, tifare Polonia. Non lo è storicamente, per il suo popolo tanto fiero e casto, non lo è neanche calcisticamente, per i risultati non sempre esaltanti della sua Nazionale. Neanche alle qualificazioni europee, ad esempio, laddove la squadra allenata da Michal Probierz ha dovuto superare l’ostacolo dello spareggio – contro il Galles, ai rigori – per qualificarsi alla fase finale di Euro 2024.

Si tratta, così, della quinta volta consecutiva agli europei per una squadra che – come il Belgio, o la Croazia, con le dovute differenze e dissonanze tecniche – arriva a questa edizione con l’obbligo di produrre un ultimo canto del cigno. Lo deve per una questione di generazione. Come le Nazionali sopracitate, infatti, anche la Polonia ha avuto negli ultimi otto, dodici anni, una squadra di giocatori mediamente forti con un paio di eccellenze di rilievo. Ma non è mai riuscita a fare il salto di squadra per ambire a risultati storici.

Epperò ad Euro 2024 la Polonia incontrerà, nel girone D, Francia, Olanda e Austria. Un gruppo a dir poco competitivo, dove Francia e Olanda sembrano già aver messo i propri artigli sui primi due posti del girone – utili al passaggio alla fase a eliminazione diretta. Ma attenzione all’Austria e alla stessa Polonia, che tanta meno certezza hanno di andare avanti quanta meno pressione. A guidare la speranza polacca c’è, come accennato, Michal Probierz, ex allenatore dell’Under21 promosso alla prima squadra nel settembre del 2023 per sostituire Fernando Santos.

Come si è qualificata

Dopo essere arrivata terza nel girone di qualificazione a Euro 2024 – a pari merito con Albania e Repubblica Ceca –, la Polonia ha dovuto affrontare gli spareggi per assicurarsi un posto in Germania quest’estate. La squadra di Probierz è riuscita ad avere la meglio dell’Estonia in semifinale, ma in finale ha ricevuto una delle squadre più ostiche delle qualificazioni: il Galles.

In territorio nemico, davanti ai 33.000 avvelenati del Cardiff City Stadium, la Polonia si è difesa e ha sofferto parecchio, subendo anche il gol dell’1-0 dei padroni di casa, poi annullato dal VAR. La sfida è andata avanti con poche emozioni e molto nervosismo fino ai calci di rigore. Qui, nella terribile lotteria degli undici metri, i rigoristi sono stati infallibili fino al decimo, James, che si è fatto ipnotizzare da Szczesny. Il rigore di Piatek, del definitivo 5-4, ha mandato la Polonia in Germania a giocarsi gli europei.

La squadra, ruolo per ruolo

Wojciech Szczesny, eroe di Cardiff, sarà stabilmente tra i pali della porta polacca. Dietro di lui Lukasz Skorupski, autore di una stagione straordinaria col Bologna, e Marcin Bulka a fare da terzo portiere.

In difesa, non ci sono dubbi sulla coppia difensiva: Jan Bednarek e Jakub Kiwior, giocatori di Premier League entrambi, sono certi del loro posto. Con loro Pawel Dawidowicz, conoscenza del nostro calcio. Alle volte Probierz, accogliendo un’eredità di Santos, ha schierato la difesa a tre. Ma di norma dovrebbe schierare la sua squadra a quattro dietro. Ecco allora che sulle fasce compariranno Bereszynski e Puchacz. Jolly sulle fasce anche Dawidowicz e Kiwior, che a La Spezia ha giocato spesso come terzino sinistro.

A centrocampo, la Polonia è ricca di talento e soluzioni. Piotrowski, Slisz, ma soprattutto Zielinski e Szymanski. Insieme a loro, anche Frankowski e Zalewski, all’occorrenza utilizzabili come terzini – ma solitamente utili in un modulo che preveda le ali in una difesa a tre. Anche Grosicki tra le scelte plausibili.

In attacco, indubbia era la presenza di Robert Lewandowski, prima della tegola dell’infortunio che gli farà saltare come minimo l’esordio. Più difficile è dire chi lo affiancherà o sostituirà. Il favorito è Karol Swiderski, che con l’Hellas ha fatto buone cose e che con Lewandowski in Nazionale ha formato una coppia ideale per l’allenatore Probierz. Dietro Swiderski, Buksa e Piatek.

La formazione titolare

formazione tipo polonia

Michal Probierz ha utilizzato costantemente il 3-5-2 negli ultimi tempi ed è dunque ipotizzabile che rimanga con questo modulo anche agli Europei. Di seguito la probabile formazione:

Polonia (3-5-2): Szczesny; Bednarek, Dawidowicz, Kiwior; Frankowski, Piotrowski, Slisz, Zielinski, Zalewski; Swiderski, Lewandowski.

Lewa e Tek: ultimo tango a Berlino

Se, come abbiamo detto all’inizio, per una intera generazione di calciatori polacchi questo europeo rappresenta il canto del cigno, Lewandowski e Szczesny sintetizzano ed elevano la metafora. Il primo ha rappresentato per anni il miglior marcatore del calcio mondiale, il secondo il suo miglior portiere. Due fenomeni che ora vogliono chiudere con una grande edizione la propria carriera in nazionale.

Lewandowski è dietro solo Gerd Muller nella lista dei marcatori di ogni tempo del Bayern Monaco, ma ha fatto la storia innanzitutto col Borussia Dortmund e ha poi vinto una Liga col Barcellona al primo anno in Catalogna. Lewa è inoltre il giocatore con più presenze alle fasi finali nella storia della nazionale polacca (undici) e quello con più gol segnati in questo periodo (cinque). Con 81 reti (e 32 assist) Lewandowski è il miglior marcatore di sempre della Nazionale, ma a 35 anni l’ex Dortmund ha ancora molta voglia di continuare a fare gol. Il traguardo delle cento reti è lontano, ma avvicinarsi è un obiettivo reale del bomber nativo di Varsavia.

Uomo simbolo della Polonia, ha un fido compagno in Wojciech Szczesny, che da ultimo ha contribuito, parando il rigore decisivo a James, a portare la sua Nazionale alla fase finale, continuando un percorso intrapreso molti anni fa con i colori biancorossi, che difende come nessun altro ha mai fatto nella storia. Lui e Lewa hanno ancora qualcosa da dire con la maglia polacca: è su di loro che si reggono le speranze di Probierz e del popolo biancorosso.

Lo scenario migliore: gli ottavi

Con quattro partecipazioni agli Europei, l’ultima delle quali ad Euro 2020, la Polonia è pronta a compiere l’impresa. Il gioco proposto dal suo giovane allenatore è in linea con quei rivoluzionari in giro per l’Europa, che tanto ci hanno colpito quest’anno – Alonso, Motta, etc. La Polonia forse è la peggiore delle quattro squadre nel girone, almeno per forza della rosa, ma spesso la Cenerentola va avanti.

Il suo miglior piazzamento è ai quarti di finale (2016), ma se dovessimo suggerire il miglior piazzamento possibile ad Euro 2024 sarebbe quello degli ottavi di finali. La competizione è altissima e la squadra arriva a fine ciclo. Ma forse proprio per questo può stupire.

Lo scenario peggiore: fuori ai gironi

Lo scenario peggiore è quello dell’uscita ai gironi, peraltro non improbabile vista la concorrenza. La Polonia è senz’altro inferiore a Olanda e Francia, ma anche all’Austria. Dovrà compiere dunque un’impresa per passare alla fase a eliminazione diretta.