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È dal 1988 che l’Olanda non vince l’Europeo – e un titolo internazionale in generale. Gli Oranje, dopo una serie di tournée deludenti, sono reduci da un entusiasmante quarto di finale contro l’Argentina poi Campione del Mondo. Un 2-2 abbastanza casuale, ma solo apparentemente. Affidandosi infatti a giocatori di peso – come Weghorst, lì autore di una doppietta – e si direbbe corsari, l’Olanda ha parzialmente recuperato quello spirito antico di squadra unita da un sentimento nazionale profondissimo.

Sarà che d’arancio sono vestiti solo loro, ma i ragazzi di Koeman – che ha preso il posto di Van Gaal dopo il Mondiale di cui sopra – pur non partendo tra i favoriti sanno di potersela giocare con chiunque, consci di un’unicità che li contraddistingue storicamente. Pur mancando ancora del tempo per le convocazioni ufficiali e definitive, possiamo comunque azzardare chi partirà per la Germania e chi rimarrà a casa.

Prima però vediamo come gioca la squadra di Koeman, ricordando che nel gruppo D l’Olanda incontrerà Polonia, Austria e Francia.

L’idea di gioco di Koeman

formazione tipo olanda euro 2024
Possibile Undici Olanda (3-4-2-1): Verbruggen; De Ligt, Van Dijk, Ake; Dumfries, Gravenberch, De Jong, Blind; Simons, Gakpo; Depay.

In fase di possesso

Koeman è un pragmatico. Rappresenta tanto l’Olanda del Calcio Totale quanto Mancini rappresentava l’Italia del Catenaccio: molto poco. Ciò però non significa che l’ex tecnico del Barcellona sia un allenatore rinunciatario, tutt’altro. Il suo 3-4-2-1 rimane il modulo di partenza in fase di possesso palla, ma con l’utilizzo di braccetti di spinta – come Blind o Ake, abituato a farlo già con il City di Guardiola – il peso offensivo della formazione olandese aumenta considerevolmente.

In generale Koeman ama attaccare con pazienza e facendo densità nella metà campo avversaria. Un esempio di ciò – anche se va considerato l’avversario, nello specifico la Scozia che difende sotto palla – è dalla bella vittoria di marzo (4-0) contro la Scozia in amichevole, alla Johann Cruyff Arena. Pur avendo subito parecchio – e come vedremo la fase difensiva rimane il vero punto debole dell’Olanda – la squadra di Koeman ha attaccato in massa, portando anche cinque o sei giocatori dentro l’area o nei suoi pressi.

La buona notizia, per i tifosi Oranje, è che a questa squadra non mancano le soluzioni. Il primo gol di quel match è arrivato dopo un lungo possesso palla e con un tiro da fuori di Reijnders. Non un’opzione casuale, se è vero che l’Olanda in rosa può vantare tiratori da fuori d’eccellenza come Koopmeiners, Reijnders, Xavi Simons e Gakpo, per non citare che i più forti. La rete del raddoppio era nata invece da un cross dalla sinistra (sempre di Gakpo, uomo chiave del gioco di Koeman) mentre l’area veniva ben occupata da tre maglie. Sullo sfondo Frimpong, che con Xabi Alonso al Bayer ha imparato come attaccare meglio di chiunque altro – anche se per fisicità Koeman gli preferisce spesso Dumfries.

Interessante infine anche il gol del 4-0, nato da una verticalizzazione improvvisa di Reijnders per Malen, l’attaccante che più di Weghorst e Depay ama attaccare la profondità. Il 3-0 di quella partita, qui presa ad esempio, era stato siglato da corner, altra specialità della casa. Insomma, con la qualità dei suoi giocatori offensivi l’Olanda non avrà problemi nel segnare. Ma in difesa?

In fase di non-possesso

Qui il discorso cambia sensibilmente. Nei gironi di qualificazione agli europei l’Olanda ha subito 7 reti in 8 partite (segnando 17 gol), rimediando l’imbarcata contro la Francia (4-0). Anche contro la Scozia nell’amichevole di cui sopra, pur non avendo subito reti, in realtà l’Olanda ha subito molto sul piano del gioco.

Non tanto – non solo – per l’età dei suoi interpreti d’oro (de Vrij e Van Dijk, ma anche Blind), ma per la mancanza di giocatori forti pronti a sostituirli – de Ligt è ancora ai box – e per caratteristiche difensive, l’Olanda dietro fa moltissima fatica. Ecco perché Koeman solitamente preferisce schierare Dumfries al posto di Frimpong, fortissimo in fase offensiva ma debole (non solo per altezza) quando si tratta di difendere. In generale l’Olanda dietro subisce sempre molto, e questo è senza dubbio il suo punto debole.

I convocati dell’Olanda per Euro 2024

Ma quale sarà, con tutti i nomi che abbiamo già citato fin qui, la rosa definitiva di Koeman ad Euro 2024?

Porta

  • Bijlow,
  • Flekken,
  • Verbruggen

Tra i pali sarà senza dubbio Bart Verbruggen, portiere del Brighton classe 2002, a rivestire i panni del titolare: così in effetti ha annunciato Koeman in una recente intervista. Mark Flekken, che rimane un pupillo dell’allenatore olandese, parte appena dietro. Recuperato integralmente dall’infortunio al polpaccio è Bijlow (Feyenoord), che sarà presumibilmente il terzo portiere.

Difesa

  • Aké,
  • Blind,
  • Dumfries,
  • De Ligt,
  • De Vrij,
  • Frimpong,
  • Geertruida,
  • Van Dijk,
  • Van de Ven.

Dietro non ci sono molti dubbi sui titolari: van Dijk, Ake e De Ligt. I dubbi semmai riguardano i sostituti. De Vrij come detto non solo è in fase calante ma quest’anno ha giocato molto poco nell’Inter (pure scudettata). Blind in questo senso può fungere o da braccetto o da esterno alto, dove agiscono senz’altro Dumfries e Frimpong come detto. Attenzione però anche a Micky Van de Ven (Tottenham) che reclama una maglia da titolare. Oltre ai sopracitati, si aggiungerà Geertruida.

Centrocampo

  • Gravenberch,
  • Maatsen,
  • Reijnders,
  • Schouten,
  • Xavi Simons,
  • Veerman,
  • Wijnaldum. 

Avendo rimediato un infortunio muscolare, De Roon, tra i fedelissimi di Koeman, non partirà per la Germania. L’atalantino fresco campione dell’Europa League è l’unico giocatore – con Wieffer, che non è stato però convocato – a dare equilibrio e fisicità a un reparto per il resto molto tecnico ma poco muscolare, dove figura il redivivo Wijnaldum e lo straordinario Teun Koopmeiners. De Jong, infortunatosi, tornerà per l’Europeo. Insieme a lui Jerdy Schouten fresco campione di Olanda col PSV. I restanti convocati rispondono al nome di Reijnders, Gravenberch, Xavi Simons (titolare?) e Joey Veerman. La qualità non manca di certo.

Attacco

  • Steven Bergwijn
  • Brian Brobbey
  • Memphis Depay
  • Cody Gakpo
  • Donyell Malen
  • Wout Weghorst

L’attacco, anche se non come il centrocampo, è senz’altro succulento per Ronald Koeman. Weghorst, nonostante una stagione altalenante all’Hoffenheim, è stato infine convocato. Probabilmente si giocheranno una maglia di riserva Depay e Malen, mentre Gakpo è sicuro del posto. Clamorosa la non-convocazione di Joshua Zirkzee. Al suo posto Brobbey e Berwijn.

Possibile Undici Olanda (3-4-2-1): Verbruggen; De Ligt, Van Dijk, Ake; Dumfries, Gravenberch, De Jong, Blind; Simons, Gakpo; Depay.

Lo scenario migliore e lo scenario peggiore

Campione nel 1988, la Nazionale olandese vuole tornare al successo e ha la rosa per farlo. Tra centrocampo e attacco, la qualità è tra le prime dell’Europeo. Certo, dietro qualcosa manca e lì l’Olanda può vacillare, ma se incarnerà il coraggio sfrontato del proprio allenatore può arrivare lontana. Lo scenario migliore è senz’altro, quindi, quello della vittoria finale.

Quello peggiore è l’uscita agli ottavi. Non possiamo neanche ipotizzare infatti, nonostante la presenza della Francia nel suo girone, che l’Olanda arrivi dietro Austria (più debole di lei) e Polonia (ancora più debole). Reduce dalla sconfitta agli ottavi contro la Repubblica Ceca ad Euro 2020 (21), la squadra allenata da Koeman ha il dovere di migliorare l’ultima tournée europea, considerando anche la clamorosa mancata qualificazione al torneo nel 2016.