Come ogni competizione per Nazionali, la Germania parte sempre per vincere. Anche a Euro 2024 sarà così, ma con una motivazione in più per i tedeschi, che ospiteranno la rassegna continentale. Per questo motivo, il loro cammino all’europeo non ha previsto alcun girone di qualificazione, bensì una ricca serie di incontri amichevoli. Ciò nonostante, gli ostacoli lungo il percorso si sono rivelati più grandi del previsto.
Il calcio tedesco sta vivendo un periodo di profondo cambiamento, a partire da alcuni concetti di gioco. Dall’avvento di Guardiola al Bayern Monaco si sono moltiplicati i talenti tecnici tra le fila tedesche. Basti pensare a campioni come Wirtz o Musiala, ma anche a Havertz o Sané.
Tutto questo, però, a discapito di alcune caratteristiche tipiche della classica Germania, da sempre considerata fortissima sui calci piazzati e in fisicità. Proprio questa crisi d’identità ha quasi portato la nazionale teutonica a perdere la bussola, sommersa dalla confusione. Tuttavia, sotto l’attuale guida tecnica di Nagelsmann, potrebbe essere arrivata la soluzione.
Nel mezzo alle due eliminazioni ai gironi dei Mondiali 2018 e 2022, nella scorsa edizione degli europei la Germania non è andata oltre gli ottavi di finale. il biennio d’oro 2014-2016, nel quale arrivò la vittoria di un Mondiale e una semifinale europea, pare un lontano miraggio. Chissà se l’aria di casa permetterà loro di risollevarsi e di invertire questa tendenza negativa.
Il cammino verso Euro 2024 della Germania
L’avvicinamento della Germania ad Euro 2024 si può sostanzialmente dividere in due tronconi: quello con Flick in panchina e quello con Nagelsmann. Dopo il Mondiale una notizia scuote l’ambiente e le gerarchie: l’addio di Toni Kroos. Senza il proprio metronomo, il cammino della Mannschaft inizia con un 2-0 rifilato al Perù nel marzo 2023, al quale segue il primo campanello d’allarme, ovvero il ko 2-3 contro il Belgio. Da quel momento, la nazionale tedesca non sa più vincere. 3-3 contro l’ucraina, sconfitta 1-0 con la Polonia, debacle ulteriore contro la Colombia (0-2) e, infine, la ciliegina sulla torta.
Il 9 settembre 2023 la Germania perde rovinosamente 1-4 contro il Giappone. Si tratta della goccia che fa traboccare il vaso. La federazione tedesca lascia Filck in panchina per l’imminente match contro la Francia e poi lo solleva dall’incarico. Al suo posto arriva Julian Nagelsmann, che modifica da subito ruoli, compiti, convocati e filosofia in maniera netta.
Da quel momento c’è stato un periodo d’assestamento, che conduce fino ad oggi. Vittoria 1-3 contro gli Stati Uniti, poi pari 2-2 col Messico e sconfitta 2-3 con la Turchia. Il ko immediatamente successivo poteva aprire qualche dubbio, ma le nuvole si sono dissipate con l’arrivo del nuovo anno. Il 2024 si apre con l’annuncio del ritorno di Toni Kroos, convinto da Nagelsmann.
Grazie anche a lui arriva il doppio successo contro Francia (0-2) e Olanda (2-1), che regala una dose enorme di entusiasmo in vista dell’europeo casalingo. Mancano solamente due impegni alla Germania prima di Euro 2024. Il prossimo 3 giugno sfiderà l’Ucraina, poi il 7 giugno giocherà contro la Grecia.
La stella della Germania: Toni Kroos
Come dimostra il cammino verso Euro 2024, c’è una Germania con e una Germania senza Kroos. Il veterano del Real Madrid, nonostante l’avanzare dell’età e il passare delle generazioni, resta il fulcro del gioco tedesco. Con lui in campo, la formazione allenata da Nagelsmann ha cambiato volto.
Thomas Muller, è il senatore principe dello spogliatoio e Joshua Kimmich è il vice-ministro, poi ci sono i baby fenomeni Musiala e Wirtz. Tutti questi ingranaggi però non funzionano senza di lui. Senza la vera e propria stella indiscussa di questa Germania. Senza Toni Kroos, non sono loro. Non sono i tedeschi. Dalle prestazioni e dalla sublime visione di gioco del classe ’90 passano le ambizioni della nazionale ospitante.
La sorpresa della Germania ad Euro 2024: Florian Wirtz
Dopo aver stupito la Germania attraverso le sue prodezze in Bundesliga, Florian Wirtz nella stagione corrente ha fatto innamorare l’intera Europa. Il giovanissimo classe 2003 è il gioiello e simbolo dell’invincibile Bayer Leverkusen di Xabi Alonso ed è già considerato tra i migliori giocatori del mondo.
I suoi numeri stagionali sono questi: 32 presenze in Bundesliga, condite da 11 gol e 12 assist. Wirtz infila anche un 4+4 in Europa League, dove col suo Leverkusen è arrivato fino all’atto finale. Infine, come se non bastasse, in Coppa di Germania ha realizzato 3 reti e 4 passaggi vincenti in sole 5 allacciate di scarpini.
Numeri da capogiro, che lo rendono l’oggetto del desiderio di tutti i top team del Mondo nonché attenzionato numero uno al prossimo Euro 2024. Non ci sono dubbi su questo. Al prossimo europeo, gli occhi saranno tutti per il talentuosissimo classe 2003.
Il Ct della Germania
Nonostante il successo per 2-1 contro la Francia del 12 settembre 2023, il percorso di avvicinamento ad Euro 2024 di Hans-Dieter Flick non è stato considerato soddisfacente dalla federazione tedesca, che sceglie di passare da un ex Bayern Monaco all’altro. Dal 22 settembre 2023, infatti, sulla panchina della Germania siede Julian Nagelsmann.
Il suo modulo preferito è il 4-2-2-2. Un sistema di gioco fluidificante, che però richiede un elevato sforzo fisico e mentale da parte degli attori protagonisti. Il movimento continuo e repentino è alla base di un’idea di calcio che richiede sacrificio, ma che permette di affrontare qualsiasi avversario. L’obiettivo principale è mantenere il possesso palla, caratteristica tipica della Germania, provando ad imprimere continuamente il proprio ritmo alla partita.
La nazionale teutonica si è sempre dimostrata una corazzata capace di infliggere spesso goleade agli avversari. Vedremo se questi europei confermeranno la loro tradizione o se arriverà l’innovazione tanto chiacchierata.
Verso Euro 2024, la rosa della Germania
Julian Nagelsmann, ha diramato la lista dei 27 calciatori (che verrà ridotta a 26) convocati per Euro 2024. In vista della rassegna casalinga il CT della Germania ha sorpreso, partendo dalla porta dove ne ha scelti ben quattro anziché i canonici tre. Il motivo è, come da lui stesso rivelato, permettere di allenarsi nelle migliori condizioni i due big, ovvero Manuel Neuer e Marc-Anderé Ter Stegen. Ecco che trovano spazio, quindi, anche Oliver Baumann dell’Hoffenheim e Alexander Nubel del Bayern Monaco, ma attualmente in prestito allo Stoccarda.
In difesa ci sono i senatori Joshua Kimmich e Antonio Rudiger, ma anche le nuove scintillati leve Nico Schlotterbeck e Jonathan Tah. Sempre pescando dalle migliori squadre della Bundesliga, Nagelsmann punta su Waldemar Anton e Maximilian Mittlestadt dello Stoccarda, Robin Koch dell’Eintracht Francoforte e David Raum del Lipsia.
Passando a centrocampo, il CT della Germania unisce l’esperienza dei vari Gundogan, Kroos e Andrich al talento dei giovanissimi Musiala, Pavlovic e Wirtz. Se non bastasse, lo strepitoso reparto del tedeschi comprende anche Leroy Sané, Chris Fuhrich dello Stoccarda e Pascal Gross del Brighton. Infine, in attacco, il leader e simbolo Thomas Muller può contare sullo scudiero Kai Havertz e su compagni dalle caratteristiche variegate. Se c’erano pochi dubbi sulla presenza di Niclas Fullkrug, Nagelsmann stupisce chiamando Undav dello Stoccarda (ma di proprietà sempre dei Seagulls) e Maximilan Beier dell’Hoffenheim.
- Portieri: Oliver Baumann, Manuel Neuer, Alexander Nubel e Marc-Anderé Ter Stegen.
- Difensori: Valdemar Anton, Benjamin Henrichs, Joshua Kimmich, Robin Koch, Maximilian Mittlestadt, David Raum, Antonio Rudiger, Nico Schlotterbeck, Jonathan Tah.
- Centrocampisti: Robert Andrich, Chris Fuhrich, Pascal Gross, Ilkay Gundogan, Toni Kroos, Jamal Musiala, Aleksandar Pavlovic, Leroy Sané, Florian Wirtz.
- Attaccanti: Maximilan Beier, Niclas Fullkrug, Kai Havertz, Thomas Muller, Deniz Undav.
La formazione tipo della Germania ad Euro 2024
Non potendo escludere alcuni ballottaggi, frutto dell’altissima e vasta qualità a disposizione della Germania anche a questo Euro 2024, la certezza è il modulo adottato da Nagelsmann: il 4-2-2-2.
- Germania (4-2-2-2): Neuer; Kimmich, Schlotterbeck, Rudiger, Raum; Gundogan, Kroos; Musiala, Wirtz; Fullkrug, Havertz. CT: Julian Nagelsmann.
Il girone della Germania ad Euro 2024
La Germania, come da tradizione, in quanto paese ospitante è stata inserita da testa di serie nel Gruppo A e disputa la prima partita in assoluto del prossimo europeo. Il match tra i tedeschi e la Scozia è in programma per le ore 21 del 14 giugno all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. La nazionale teutonica prosegue il proprio raggruppamento sfidando l’Ungheria alle 18 del 19 giugno alal Mercedes-Benz Arena di Stoccarda. Il girone dei tedeschi si chiude il 23 giugno alle ore 21, contro la Svizzera.
Lo scenario migliore
Inutile nascondersi, da padrona di casa la Germania è, ai nastri di partenza, tra le favorite per vincere il prossimo europeo. A livello di valori assoluti, non sembra esserci molta distanza tra i tedeschi e la Francia, altra grande pretendente, o l’Inghilterra di Bellingham & Co. per vincere Euro 2024. La federazione teutonica, dopo aver visto sfumare il successo casalingo nel 2006 negli ultimi minuti della semifinale contro l’Italia, adesso vogliono riprovarci.
Il percorso è stato a singhiozzo. Nagelsmann arriva in corsa. Le scuse potrebbero essere molte, ma la Germania non e ha. L’obiettivo e quindi il miglior scenario è la vittoria di quella che sarebbe la quarta rassegna continentale. Questo successo isserebbe i tedeschi da soli in vetta all’albo d’oro.
Lo scenario peggiore
Se gli scenari negativi sono molteplici, non superare nemmeno la fase a gironi sarebbe un fallimento storico per la Germania. La federazione tedesca si è ininterrottamente qualificata agli europei dal 1972 in poi, uscendo al primo turno solamente in tre occasioni (1984, 2000 e 2004). Inoltre, i risultati ampiamente sotto le attese dell’ultimo lustro, quasi obbliga i teutonici a tornare a competere per la vittoria.
Considerando la possibilità di passare il turno anche da terza classificata, uscire ai gironi di fronte al proprio pubblico potrebbe essere un disastro sportivo paragonabile al Maracanazo per i brasiliani. Un dramma nazionale. Tuttavia, considerando la sua storia ricca di successi, anche essere eliminata agli ottavi sarebbe un risultato ampiamente deludente per la Germania.