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La Danimarca, che si è qualificata per la decima volta alla fase finale di un Campionato Europeo, punta a confermare quanto di buono fatto vedere nell’ultima edizione. Senza dimenticare il leggendario trionfo di ormai 32 anni fa, in una delle sorprese più grandi della manifestazione.

Quel successo del 1992, compiuto da un gruppo di calciatori che per larga parte erano già in vacanza e vennero richiamati in tutta fretta per l’esclusione della Jugoslavia, riecheggia ancora in parecchi racconti di narrazione sportiva. Ma, più prosaicamente, è la semifinale di Euro 2021 (che poi sarebbe Euro 2020, ma disputata un anno dopo per le note vicende del Covid) che dobbiamo prendere come riferimento.

Ricordiamo che la Danimarca era passata in vantaggio contro la favoritissima Inghilterra, che pareggiò solo con un’autorete di Kjaer. La gara venne decisa ai supplementari da un discusso rigore assegnato dall’arbitro Makkelie, nonostante le vibranti proteste dei danesi per la presenza di due palloni in campo nell’azione incriminata. Per la cronaca, Kane aveva sbagliato il rigore, poi ribadito in rete per il gol decisivo. In caso contrario chissà, la Danimarca “in missione” per conto di Christian Eriksen, quasi morto in campo nella gara di esordio, avrebbe potuto sfidare l’Italia in finale. E chissà come sarebbe andata a finire.

Sulle basi di quella Danimarca, Hjulmand ha continuato a costruire una nazionale che oggi è una vera e propria mina vagante.

La qualificazione alla fase finale

La Danimarca si è qualificata come prima nel Gruppo H su Slovenia, Finlandia, Kazakistan, Irlanda del Nord e San Marino. Dopo aver concluso la fase a 22 punti, in virtù di 7 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte in 10 giornate, ha ottenuto il primo posto ai danni della Slovenia in virtù del miglior rendimento negli scontri diretti. Rasmus Højlund, 21enne bomber che il Manchester United ha acquistato l’estate scorsa dall’Atalanta, è stato il capocannoniere del girone con 7 reti.

Formazione tipo

formazione tipo danimarca

Ai Mondiali in Qatar, Hjulmand ha alternato il 3-5-2 al 4-3-3, mentre ultimamente sembra avere optato in maniera più costante verso quest’ultima opzione. Date le caratteristiche dei calciatori, con centrali in grado di giocare indifferentemente a tre o a quattro ed esterni difensivi che possono fare i terzini come i quinti. Dunque, sia come schieramento iniziale che come alternative a gara in corso, la Danimarca può scendere in campo con il 4-3-3, con il 4-2-3-1, con il 3-4-2-1 o con il 3-5-2.

Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Jelert, Kjaer, Andersen, Maehle; Jensen, Hojberg, Eriksen; Poulsen, Hojlund, Wind

Probabili convocati, reparto per reparto

Con l’ovvia premessa che anche per la Danimarca bisognerà attendere la diramazione dei convocati definitivi, si possono fare delle ipotesi sulle idee di Hojlund per questo Euro 2024.

Portieri

Come e il padre Peter, anche Kasper Schmeichel è una autentica leggenda e nessuno potrebbe portargli via il posto per quella che potrebbe essere la sua ultima grande competizione per nazioni in carriera.

Difesa

La coppia centrale, ipotizzando il 4-3-3 come modulo di partenza, dovrebbe essere quella formata da Kjær e Andersen. Tuttavia, il biondo del Milan ha giocato pochino quest’anno e l’età avanza, quindi è più che possibile un sorpasso da parte di Christensen, ex Chelsea ora al Barcellona, che peraltro ha giocato da titolare tutti i match di qualificazione. I ricambi tuttavia non mancano, sia come centrali che come esterni, sia come giovani (es. Kristiansen del Bologna) che come esperienza (es. Vestergaard del Leicester).

Centrocampo

A tre anni dal drammatico arresto cardiaco nel match di esordio di Euro 2021 contro la Finlandia, Christian Eriksen è ancora qua. Un defibrillatore gli ha permesso di continuare l’attività agonistica e oggi, anche se nel Manchester United ha perso il posto da titolare, la Danimarca dovrebbe continuare a girare intorno a lui. Anche qui, il CT scandinavo può comunque usufruire di un reparto ben assemblato, sia come caratteristiche tecniche dei singoli che come giusto mix tra esperienza e gioventù. Højbjerg e Delaney sono uomini buoni per tutte le stagioni, così come la coppia del Brentford formata da Jensen e Nørdgaard fino all’ex leccese (ora allo Sporting Lisbona) Hjulmand e lo “scozzese” O’Riley del Celtic. Tutti, o quasi, sono dei potenziali titolari.

Attacco

Anche in attacco la Danimarca non si lascia parlar dietro, come si suol dire. Højlund è un potenziale crack che ha avuto un ambientamento difficile al Manchester United, ma nel 2024 ha segnato 8 dei 9 gol stagionali in Premier League. Le alternative, in numero e tipologie di giocatori, non mancano. Dolberg è sempre una discreta alternativa come prima punta, mentre fra le seconde punte/esterni ci sono diversi nomi che possono tornare buoni per un posto nell’undici titolare, dall’esperto Poulsen alle rivelazioni Wind e Dreyer.

I convocati finali della Danimarca a Euro 2024

  • Portieri: Schmeichel, Ronnow, Hermansen. 
  • Difensori: Christensen, Kjaer, Andersen, Vestergaard, Nelsson, Bah, Maehle, Kristensen, Kristiansen. 
  • Centrocampisti: Eriksen, Delaney, Hjulmand, Hojbjerg, Norgaard, Jensen, Damsgaard. 
  • Attaccanti: Bruun Larsen, Skov Olsen, Dreyer, Dolberg, Hojlund, Wind, Poulsen.

Il giocatore più atteso

Rasmus Højlund: la stagione di esordio al Manchester United è stata in chiaroscuro, scurissima la prima parte e decisamente più brillante la seconda. L’outlook di Rasmus Højlund, tuttavia, è necessariamente quello di una stella in costruzione. L’arsenale è quello di un attaccante moderno e completo, mancino ma capace di segnare con entrambi i piedi, con ampi margini di miglioramento nel gioco aereo. Le 7 reti segnate nelle qualificazioni a Euro 2024 sono anche il totale dei gol realizzati in 12 presenze con la nazionale, segno inequivocabile che l’uomo del presente – e del futuro – non può che essere lui.

La sorpresa

Matt O’Riley: a 23 anni, è stato protagonista assoluto del titolo appena vinto dal Celtic Glasgow, con qualcosa come 13 assist e 17 gol, e di cui uno importantissimo nell’Old Firm, contro gli storici rivali Rangers, per suggellare il trionfo. La Scottish Premiership non è un torneo di livello eccelso, ok, ma diventare capocannoniere da centrocampista non è mai semplice, anche se O’Riley è davvero un universale capace di rendersi utile in mille modi. Se Hjulmand gli darà fiducia, presumibilmente come mezzala destra con due tra Eriksen, Højbjerg, Delaney e Jensen, O’Riley potrebbe stupire e non uscire più dall’undici titolare.

I possibili obiettivi: ancora semifinali, ma a luci spente

Considerando che Francia e Inghilterra sembrano di un altro pianeta, la Danimarca può legittimamente rientrare nel gruppone delle inseguitrici, che include delle semi-favorite come Germania e Spagna, ma anche Portogallo, Belgio, Olanda e Italia. Oltretutto, la nazionale danese è spesso riuscita a dare il meglio in questo tipo di competizioni relativamente brevi.
Obiettivamente in pochi l’avrebbero pronosticata semifinalista l’ultima volta e in pochi lo faranno a Euro 2024, ma la Danimarca sembra persino più competitiva di 3 anni fa, nonostante l’inevitabile declino di stelle come Eriksen e Braithwaite.