La copertura dei videogame in ambito sportivo continua ad ampliarsi. Non parliamo solo di calcio, basket, football americano e automobilismo, da sempre gli eSport più gettonati, ma anche di specialità considerate in qualche modo più di nicchia, come golf, hockey su ghiaccio e rugby.
In quest’ultima “categoria” va inserito anche il ciclismo il quale tuttavia sta dimostrando una crescita costante di appassionati nel settore dei videogiochi competitivi. Il merito è di iniziative quali il Giro della Svizzera, il Giro d’Italia e il Tour de France che, nel periodo del blocco imposto alla attività sportive dall’emergenza coronavirus, sono tutti diventati eventi virtuali sfruttando la tecnologia delle piattaforme online di allenamento. In sostanza, si tratta di posizionare la propria bicicletta o di utilizzarne una speciale, simile alle cyclette per le pedalate senza spostarsi da casa, su un rullo a sua volta collegato al computer. Qui “gira” il programma che traduce l’azione del ciclista in un’immagine sul monitor, con tanto di percorso di gara variabile, velocità, presenza di altri atleti, classifica della corsa. Per capire più precisamente come funzionano le piattaforme, ecco un video esemplificativo:
Le piattaforme online più utilizzate sono Sufferfest, Trainerroad, Cycligent e Peloton e Zwift, quest’ultima un po’ più delle altre.
E’ infatti proprio da Zwift, in partnership con UCI (Unione Ciclistica Internazionale), che arriva l’ultima novità in questo settore: il 1° Campionato del Mondo di ciclismo virtuale, in programma l’8 e il 9 dicembre di quest’anno. Non si sa ancora quale sarà il percorso utilizzato, ma questa lacuna verrà colmata entro qualche settimana, secondo le fonti ufficiali di Zwift e UCI.
Di certo ci sarà una gara maschile e una femminile, entrambe sviluppate su percorsi e distanze identiche. Secondo quanto riportato dal sito 3bike.fr e da quello di Zwift, l’UCI assegnerà ad ogni Federazione nazionale un numero diverso di partecipanti in base a tre criteri: le classificazioni UCI Road (che sono state adottate a giugno 2020), il numero di corridori registrati sulla piattaforma e, tra questi, il numero di appartenenti ad un determinato target (“Registered Testing Pool”, secondo il quale Zwift avvia le sessioni di allenamento associando atleti di pari livello). (fonte esportsmag.it)
Per ora sono 20 le federazioni che già hanno comunicato la partecipazioni dei propri atleti nella competizione maschile: Italia, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Australia, Spagna, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Canada, Danimarca, Polonia, Austria, Colombia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Norvegia, Irlanda, Giappone. 13 sono invece quelle che prenderanno parte alla gara femminile: Italia, Olanda, Australia, Francia, USA, Germania, Belgio, Gran Bretagna, Polonia, Canada, Nuova Zelanda, Sud africa e Giappone. I due Campionati del mondo Uci 2020 daranno la possibilità di vincere la famosa maglia iridata che poi gli atleti indosseranno negli eventi di ciclismo esportivo nel corso del 2021.
Già così il primo Campionato del Mondo di ciclismo in ambito esportivo si presenta come un evento dalle grandi potenzialità. E’ quanto risulta anche dalla dichiarazione di Eric Min, CEO e co-fondatore di Zwift: “Siamo lieti di poter finalmente annunciare i primi Uci Cycling Esport World Championships. Il 2020 è stato un anno importante per gli esports, poiché ha contribuito a colmare il vuoto lasciato dallo sport tradizionale. In futuro, speriamo di poter fare di questo sport elettronico una nuova disciplina, ma non solo come sostituto del live in periodi come questo. Il ciclismo virtuale può essere davvero complementare ad altre discipline, che sia su strada, che ciclocross o mountain bike. Vedo enormi opportunità di sviluppo parallele per sport e esports, e sono orgoglioso di poter fare da apripista a tutto questo insieme all’Uci”.
La fiducia nelle potenzialità del ciclismo “da casa” è stata confermata anche da David Lappartient, presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale: “È un ottimo momento per il ciclismo, le gare virtuali hanno avuto molto successo durante questo periodo, e credo sinceramente che il ciclismo esports possa contribuire ad aumentare il profilo del nostro sport”.
L’ostacolo più impegnativo che attende il ciclismo virtuale è forse quello che in alcune occasioni ha “macchiato” la bellezza di questo sport: le frodi commesse da alcuni atleti/società sportive. Ma anche su questo fronte Zwift e UCI si sono già mosse con tempismo, garantendo che il Campionato del Mondo sarà soggetto a tutti i controlli necessari per farne una competizione seria e regolare. I due soggetti coinvolti nella gestione delle gare sono infatti al lavoro per creare un protocollo di verifica per convalidare le prestazioni dei corridori e proteggere gli iscritti da qualsiasi caso di frode, attraverso procedure simili a quelle utilizzate negli eventi ufficiali su strada, compreso un sistema di identificazione dei corridori per identità, età, peso e altezza.
Foto di testa by bicidastrada.it