Il rapporto tra sport tradizionali ed elettronici, cioè gli eSports, si è molto rafforzato negli ultimi anni.
Un contributo decisivo in questo senso è arrivato nel periodo di lockdown pandemico, durante il quale la maggior parte degli sport sono andati in stand-by. Lo stop improvviso e la mancanza di gare hanno spostato l’attenzione verso i videogame e il loro settore competitivo che ha potuto svolgersi regolarmente grazie a Internet.
Dal 2020 in poi gli eSports hanno registrato un vero e proprio boom di attenzione mediatica e di nuovi appassionati. Tra questi ci sono moltissimi campioni dello sport che hanno deciso non solo di cimentarsi con joypad e monitor, ma soprattutto di investire nelle organizzazioni esportive. L’elenco è ormai molto lungo e comprende professionisti del calcio (sono la maggior parte degli investitori), dell’automobilismo, del tennis, del golf, della pallavolo, del basket e anche di tanti altri sport considerati “minori”.
Nel 2021 è stato aggiunto un altro tassello al percorso di avvicinamento tra sport ed eSport con l’organizzazione delle Olympic Virtual Series. La kermesse ha fatto da apripista ai Giochi Olimpici veri e propri, disputati a Tokyo.
Per quanto ridotte in termini di durata e di eventi (solo 5), le olimpiadi esportive del 2021 sono state un punto di svolta. Il CIO sta infatti considerando di riproporle, in forma più ampia ma sempre dimostrativa, anche a Parigi nel 2024. Nei progetti del comitato organizzatore, lo step successivo potrebbe essere quello di un’edizione con medagliere per gli eSports a Los Angeles nel 2028.
Il percorso è ancora lungo e le difficoltà non sono poche, a cominciare dal necessario accordo con i publisher dei giochi. Ma intanto è molto probabile che fra due anni a Parigi gli eSports ci saranno, almeno stando alle promesse fatte in campagna elettore da Emanuel Macron.
Il neoletto Presidente ha dichiarato: “… non dimentico gli eSports, un’altra area di eccellenza francese con squadre come Team Vitality o Karmine Corp. Abbiamo, a questo proposito, un’opportunità storica: quella dei Giochi Olimpici del 2024. Sta a noi approfittarne per creare il collegamento tra le Olimpiadi dei due mondi ospitando i più grandi eventi sportivi del mondo quell’anno: un CS:GO Major, Worlds per League of Legends e The International di Dota 2. Se i francesi si fidano di me, ci lavoreremo non appena sarò eletto. Questa è anche l’influenza della Francia“. (credits everyeye.it)
Staremo a vedere. Nel frattempo gli eSports hanno fatto la loro apparizione in un’altra kermesse sportiva di alto prestigio: quella dei Commonwealth Games disputati a Birmingham dal 28 luglio all’8 agosto di quest’anno.
La versione olimpica per Paesi dell’ex-dominion britannico ha infatti incluso 3 competizioni di eSports in doppia versione, una Open e una riservata alle sole giocatrici. Per quanto riguarda i titoli, gli organizzatori hanno scelto Rocket League, eFootball e Dota 2.
I “Games” esportivi hanno preso il via con le fasi di qualificazione che si sono svolte a Nottingham. Più di 100 esporters qualificati, in rappresentanza di 12 Paesi, si sono poi sfidati a Birmingham tra il 6 e il 7 di agosto: solo per la gloria di una medaglia olimpica, niente denaro in palio.
Alla fine, la Malaysia ha primeggiato nel medagliere grazie a tre primi posti: doppietta con Dota 2 e terzo oro nell’eFootball Open. La più “medagliata” è stata però l’Inghilterra che ha totalizzato 1 oro, 3 argenti e 1 bronzo. Questo è il quadro dei risultati:
E questo invece è il medagliere finale dei Commonwealth Games 2022:
La competizione ha raccolto molti consensi. Anche per questo motivo, l’organizzazione punta a rendere gli eSports una presenza fissa nei Giochi del Commonwealth a partire dall’edizione 2026.
Vale la pena ricordare che il modello di una serie di eventi esportivi collegati ad una kermesse di sport tradizionali è stato sperimentato per la prima volta ai Southeast Asian Games nel 2019. Nel maggio di quest’anno la stessa operazione è avvenuta agli Asian Games, dove ci sono stati 10 tornei di eSports.
A nostro avviso, il collegamento tra sport tradizionali ed eSports è un processo virtuoso, perché crea un interscambio di audience che giova ad entrambi.
L’importante è avvicinare senza integrare, perché le differenze tra sport ed eSports ci sono e vanno mantenute.
Foto e fonte di riferimento: bbc.co.uk