Valorant, il first person shooter prodotto da Riot Games, continua a crescere.
Anche se League of Legends rimane con largo margine il titolo di punta per il publisher americano – ma controllato dalla holding cinese Tencent -, il giovane sparatutto sta guadagnando il proprio posto tra i vari CoD, Counter-Strike, Rainbow Six, PUBG, Apex e Overwatch.
Il merito va soprattutto all’ampio engagement che Riot Games e i team competitivi offrono agli appassionati. Particolarmente efficace è stato finora il co-cast, cioè la possibilità lasciata ai giocatori professionisti di commentare i tornei, affiancandosi così alle trasmissioni ufficiali e più “super partes”.
E poi c’è l’impulso che il publisher sta dando all’esport di Valorant. In questa direzione, ieri è arrivato l’annuncio della nuova stagione del Valorant Champions Tour, la massima competizione per team pro.
A pochi giorni dalla finale dei Mondiali 2022 vinti dal team brasiliano Loud, Riot si è subito proiettata sulla nuova edizione del proprio circuito di massimo livello. Un circuito “semichiuso”, nel senso che non ci sono retrocessioni-promozioni né l’acquisto della franchigia: è il publisher stesso che decide in base a criteri precisi chi può fa parte del VCT.
Sul sito di Riot Games sono indicati i principi che un’organizzazione deve possedere per poter essere selezionata.
“Il processo è stato altamente competitivo, e siamo rimasti colpiti dall’interesse e dalla quantità di candidature che abbiamo ricevuto. La selezione è durata mesi e ha incluso candidature scritte, colloqui approfonditi e analisi finanziarie. Abbiamo cercato tre caratteristiche nei nostri partner del VCT:
– organizzazioni che, come nei nostri valori, mettono i fan al primo posto, celebrano la nostra community ricca di diversità e sono disposte a sostenere i pro;
– organizzazioni con un forte legame con i fan, creato con contenuti accattivanti, un brand appetibile e una formazione emozionante;
– organizzazioni che ragionano sul lungo periodo, pensando alla sostenibilità.
La scelta è ricaduta su 30 società di eSports, 10 per ogni area geografica.
Nel raggruppamento Americas (Nord America, Brasile e America Latina) ci sono Sentinels, Cloud 9, Evil Geniuses, Loud, 100 Thieves, Krü Esports (la società fondata dal calciatore professionista Sergio Aguero), NRG, Furia (team brasiliano che ha come Co-CEO il poker pro André Akkari), MIBR e Leviatàn. Il centro operativo dell’area Americas è Los Angeles.
Seul è invece quello per l’area Pacific (Sud-Est asiatico, Corea, Giappone e Oceania), dove giocano Zeta Division, Gen.G, Drx, Paper Rex, Talon Esports, T1, Detonation Gaming, Team Secret, rex Regum Qeon e Global Esports.
Veniamo infine all’area EMEA (Europa, Middle East e Africa), che riunisce Fnatic, Team Vitality, Team Heretics, NaVi, BBL Esports, Team Liquid, Karmine Corp., Giants, FUT Esports e KOI. La sede di riferimento è Berlino.
Come si può vedere, a livello europeo la Francia partecipa al VCT 2023 con due formazioni: i Vitality e i Karmine Corp. Dopo gli ottimi risultati ottenuti con LoL (ne abbiamo parlato qui), i transalpini dimostrano la bontà del proprio settore eSports anche con Valorant.
Tra i grandi assenti, invece, impossibile non citare la top organizzazione G2 e gli OpTic Gaming che sono arrivati secondi ai Mondiali di quest’anno.
La competizione sarà strutturato su una serie di tornei organizzati nelle sedi di riferimento per ciascuna area geografica. In sostanza, nella prima fase i team giocheranno all’interno del proprio raggruppamento.
Ma per il debutto Riot Games ha deciso di organizzare qualcosa di speciale. Un evento a San Paolo (Brasile) che riunirà tutte e 30 le squadre. Una esordio mondiale, quindi, con inizio a febbraio e conclusione a marzo e che darà il via al nuovo circuito. La squadra vincitrice garantirà al proprio gruppo geografico uno slot in più per i Masters in programma a giugno. Qui le migliori di ciascuna area avranno il ticket per i mondiali.
La stagione agonistica di Valorant proseguirà poi con i Last Chance Qualifiers per i mondiali e il nuovissimo Ascension Tournament che consente ai team semi-pro di 20 leghe nazionali di accedere alle competizioni internazionali. Agosto sarà infine il mese per scoprire il nuovo campione del mondo di Valorant.
Per ulteriori informazioni, il rimando è al sito di Riot Games dedicato a Valorant o al video che trovate qui sotto.
Siete pronti per il tour?
Immagine di testa: il trofeo dei Valorant Worlds 2022 (credits Riot Games)