Sono passati 28 anni dall’uscita del primo Tekken eppure di fighting games competitivi si continua a parlare. Anche in Italia, per merito soprattutto degli ottimi risultati ottenuti a livello internazionale da Daniele “Danielmado” Madonia e da Carlo “Mitrust-Storm” Vinci.
Senza contare che, da almeno un paio di anni, Riot Games continua a stimolare gli appassionati del settore con annunci sull’imminente uscita del proprio titolo, Project L.
Tutto questo è sufficiente per dire che i “picchiaduro” mantengono intatto il loro appeal nonostante la veneranda età. Ci siamo allora chiesti quali siano al momento i videogame più interessanti, sia per PS4 che PS5.
Abbiamo individuato 5 titoli per ogni console. Ve li proponiamo di seguono, ricordando che si tratta di due elenchi e non di due classifiche, nel rispetto del proverbiale “de gustibus”.
PlayStation 4
Per anzianità e prestigio, partiamo proprio da Tekken, il cui titolo del momento per PS4 è il settimo capitolo della serie. Se paragonato alle uscite precedenti, Tekken 7 ha ricevuto molti upgrade. Le azioni sono più fluide ed artistiche dal punto di vista grafico e sono state aggiunte alcune mosse speciali. In questo momento, Tekken 7 regala una delle esperienze più raffinate di gioco che si possano avere con un fighting game.
I numeri dell’eSport lo confermano. Fa parte delle competizioni EVO (la più famosa serie di tornei dedicata ai fg) e, dal 2015 ad oggi, di Tekken 7 ci sono stati 382 tornei ufficiali che hanno premiato 580 giocatori con un totale di 2,4 milioni di dollari. (fonte esportsearnings.com)
Passiamo a FighterZ, un picchiaduro 2D che utilizza il sistema di combattimento di Marvel V Capcom ma ambienta l’azione nell’universo di Dragon Ball. Il titolo si adatta molto bene alla PS4, dove offre un’ottima resa delle combo tra poteri Ki e combattimento corpo-a-corpo. Sviluppato nel 2018 da Arc System Works, il competitivo di Dragon Ball FighterZ conta 163 eventi, 270 esporters a segno e 422mila dollari messi in palio.
Brawlhalla è invece è gioco targato Ubisoft. Non a caso molti dei protagonisti appartengono all’universo ludico del publisher (ad es. Assassin’s Creed), con l’aggiunta di personaggi mitologici e figure prese a prestito da altri giochi (Adventure Time, Shovel Knight e Street Fighter). L’obiettivo è quello di mandare al tappeto l’avversario dopo avergli inflitto un numero sufficiente di colpi, anche se non esiste la classica barra che indica lo stato di salute. Brawlhalla possiede una scena esportiva in crescita. A 8 anni dall’uscita, il titolo ha già distribuito 3,6 milioni di dollari in prizepool, con 642 tornei ufficiali e 845 esporters premiati.
Al pari di Tekken, anche Mortal Kombat può essere considerato un “classico” dei picchiaduro. Con Tekken condivide anche le origini “arcade”, mentre su PlayStation è uscito nel 1996. La serie, che oggi conta 11 titoli, è nel suo insieme sinonimo di fighting game competitivo, tanta è stata la sua diffusione tra i giocatori. Mortal Kombat 11 (pubblicato nel 2019) è il capitolo più seguito a livello di eSport: 60 tornei, 233 giocatori a premio e $577k distribuiti, 10mila in più (per ora) di Mortal Kombat 10. Su Mortal Kombat è stato girato anche un film.
L’ultimo titolo che inseriamo nell’elenco di quelli per PS4 è MultiVersus. E’ una new entry, ma molto promettente grazie allo stile di combattimento tipo Smash Bros e una scelta di personaggi provenienti da tanti altri universi ludici. Il gioco ha alcune limitazioni, ma bisogna anche dire che ci si gioca gratis attraverso il MultiVersus crossplay. La scena competitiva è ancora ridotta (10 eventi, 114mila dollari per 59 premi) ma dategli tempo: in fondo è uscito solo l’anno scorso!
PlayStation 5
Nel passaggio dai best di PS4 a quelli di PS5 ci sono alcune inevitabili sovrapposizioni. Non possiamo infatti escludere Tekken 7 e Mortal Kombat 11 dall’elenco dei più seguiti su PlayStation 5. Le aggiunte si chiamano invece Street Fighter 5, Soul Calibur 6 e Guilty Gear Strive.
Street Fighter 5 fa parte di un’altra serie di videogame nati al tempo delle sale giochi. Il primo Street Fighter è stato infatti un gioco arcade del 1987. Da lì in avanti sono usciti altri 5 capitoli, oltre a due espansioni e un crossover. Per PS4 è uscito Street Fighter 4 nel 2015. L’anno successivo è arrivato il quinto capitolo, sempre per PS4, che poi è atterrato su PS5 nel 2020 come Street Fighter 5: Champion Edition. Per quest’anno è previsto Steet Fighter 6, sia per PS4 che PS5.
Perché giocare a Street Fighter 5? Perché è un titolo iconico dei picchiaduro, perché Capcom ha sistemato tutti i limiti della first release e perché ha una scena competitiva molto sviluppata e ricca che finora ha messo in palio 4,5 milioni di dollari con 514 eventi.
Più ridotto è invece l’eSport di Soul Calibur 6 che conta 71 tornei e 177mila dollari di prizepool raggiunti dal 2018 ad oggi. Gli aspetti interessanti del gioco sono le svariate modalità di gioco in solitario (narrativa, con missioni, arcade) e la possibilità di customizzazione del protagonista.
Infine Guilty Gear Strive, sviluppato da Arc System Works e pubblicato nel 2021. E’ un videogame che un po’ rimanda allo stile di Dragon Ball FighterZ, riducendone però la complessità. In Guilty Gear Strive c’è un’unica versione dello stesso personaggio che riduce anche le opzioni di combattimento. Molti giocatori lo preferiscono a Dragon Ball proprio per questo motivo. Senza dimenticare la qualità grafica, davvero molto alta. Arc System Works ha infatti reso i personaggi in 3D molti simili a quelli di un 2D e le animazioni del gioco sono fluide e ricche di dettagli.
Immagine di testa credits Rock Paper Shotgun