Le World Finals 2022 di Brawl Stars sono in arrivo. Fra due giorni, per l’esattezza dal 25 al 27 novembre, i migliori 16 team del mondo si contenderanno il titolo più importante dell’intera stagione nella spettacolare cornice di Disneyland®︎ Parigi.
E non solo quello. In palio c’è un prizepool garantito decisamente non trascurabile: ben 500.000 dollari, ai quali vanno aggiunti quelli che arriveranno dalle donazioni degli appassionati (dato ancora non ufficializzato).
Per chi non conoscesse questo gioco, Brawl Stars è un videogame freemium per mobile del tipo “action” e con modalità a scorrimento. In altre parole, lo sfondo del gioco non rimane fisso ma si muove in verticale e/o in orizzontale per accompagnare le azioni dei protagonisti.
Lo ha realizzato lo sviluppatore finlandese Supercell (Clash of Clans, Clash Royale) che fa parte del colosso cinese Tencent. Il titolo è uscito nel 2017 e dal 2019, anno della prima edizione dei mondiali (Brawl Stars World Championship), è diventato un eSport.
Questa è quindi la quarta edizione del torneo, rivista in maniera sostanziale rispetto alla precedenti. A cominciare dal fatto che si gioca dal vivo, grazie alla fine del lockdown. Questa scelta, però, è anche la testimonianza di quanto l’interesse per Brawl Stars sia aumentato nel corso degli anni.
Il torneo si gioca interamente con la modalità per team 3vs3. Anche l sistema delle qualifiche è cambiato. Adesso al mondiali si arriva dopo sette mesi di competizioni nel Brawl Stars Pro Circuit che è diviso in sei macro-regioni: EMEA (Europe, Middle East, Africa) LATAM North e LATAM South (a copertura dell’intero continente americano), EAST ASIA, SESA (Area Pacifico e Oceania) e CINA.
Al termine delle fase di qualifiche, le organizzazioni con i migliori punteggi nella rispettive aree accedono al mondiale: 6 sono gli slot per EMEA, 6 (3-3) per LATAM, 2 per EAST ASIA, 1 per SESA e 1 per CINA. Vediamole, anche perché tra le final 16 ci sono due italiane.
Cominciamo dall’area che include l’Europa. Qui troviamo la prima delle due organizzazioni del Belpaese, i Reply Totem che mandano a Parigi il team composto dal Coach “Inso” (Umberto Santarello) e dai tre player: gli italiani “Maru” (Marwane Lahrache) e “Maury” (Maurizio Tunno) e il tedesco “Joker” (Erik Bravo Granström).
Le altre 5 che si sono qualificate dall’area EMEA sono: Tribe Gaming EU, SK Gaming, Team Queso, Natus Vincere e Chasmac Gaming EU. Dai Paesi dell’America del Nord arrivano Tribe Gaming, Vatra Gaming, STMN Esports. Le qualificate dell’area sudamericana sono invece Chasmac Gaming BR, ZEST Latam e QLASH.
Quest’ultima è la ben nota organizzazione esportiva italiana, partner dell’AC Milan, che per Brawl Stars si affida a un terzetto tutto brasiliano, dopo l’esperienza spagnola degli ultimi anni. Questo spiega la qualificazione attraverso la regione LATAM South.
La formazione QLASH di Brawl Stars è composta dai players Kaio “KaioDog” Bernardo, “AQM Mohtep” e “AQM VTzim”, coadiuvati dal coach spagnolo “Role” e accompagnati dal team manager argentino “AQM Trekking”.
Le ultime – solo in ordine di lista – squadre qualificate alle World Finals sono Zeta Division One e Zeta Division Zero (EAST ASIA), Stalwart Esports (SESA-ANZ) e Nova Esports (CINA).
Ma come funziona il torneo?
Il torneo si gioca con un singolo tabellone ad eliminazione diretta. Si comincia dagli ottavi di finale e si procede fino al testa-a-testa per il titolo. Nei primi tre round (ottavi, quarti, semifinali) ogni sfida è articolata al meglio dei 5 set (Bo5). Per aggiudicarsi un set è necessario vincere due partite (Bo3). La finale invece è un best-of-7.
Una formula, questa, che ha sollevato qualche perplessità. Quando quasi tutti gli eSport scelgono di inserire almeno una fase di round robin, in particolare se si tratta di finali mondiali, optare subito per il dentro-fuori suona un po’ “brutale” e poco interessante. Soprattutto per chi esce agli ottavi, perché equivale ad essersi misurati solo l’avversario deciso dal sorteggio iniziale. E anche su questo c’è un po’ da dire.
Gli abbinamenti sono stati fatti in base ad un seeding non meglio specificato, ma la sostanza è che si tratta di un sorteggio “sostanzialmente randomico” come ha dichiarato Guglielmo Carraro, Head of Competitive Spain di QLASH, che abbiamo contatto a pochi giorni dallo start. Il risultato è stato questo:
Upper Bracket
Lower Bracket
Chi sono i favoriti? Sempre secondo Guglielmo Carraro, “i più temibili sono gli Zeta Division, campioni del mondo in carica” che quest’anno sono presenti con ben due formazioni. Prima di Zeta Division, i campioni erano stati eSports Nova (Hong Kong) nel 2019 e PSG eSports nel 2020.
Il manager è però fiducioso sulle potenzialità della nuova squadra di QLASH, “nata dall’unione di due team presenti nella passata stagione. Quest’anno i nostri players hanno giocato benissimo nel LATAM South, vincendo praticamente tutto. Su 9 tornei ne hanno vinti 7 e sono arrivati secondi negli altri 2. Credo che possano fare bene, anche se con questa formula di torneo può succedere di tutto“.
Staremo a vedere. E soprattutto a tifare per le due rappresentanti italiane alle World Finals 2022 di Brawl Stars.
Per seguirle in diretta, con o senza birra-frittatona-etc, è sufficiente collegarsi al canale Twitch di Brawl Stars, direttamente da qui.
Il primo round degli ottavi è in programma il 25 novembre. Il secondo round va in scena il giorno successivo. Il 27 novembre, invece, il torneo riprende dai quarti di finali e si conclude con l’incoronazione del nuovo campione del mondo di Brawl Stars. Tutte e tre le giornate di gara iniziano alle 12:00 GMT (le 13:00 in Italia).
Per tutti gli altri ci sarà il nostro report di fine torneo. Rimanete sintonizzati!
Immagine di testa: screenshot Twitch