Il 2021 degli eSports è partito forte, con tanti tornei già iniziati e tanti team (anche italiani) impegnati in competizioni di alto livello. Tra questi ultimi, i riflettori sono puntati sui Mkers, prima squadra italiana in grado di accedere all’evento più importante a livello professionistico di Rainbow Six Siege. Il Six Invitational si svolge a Parigi dal 9 al 21 febbraio e riunisce le top 20 squadre al mondo nel titolo targato Ubisoft. I Mkers dovranno vedersela con i campioni in carica Spacestation Gaming capitanati da “Canadian” e con i TSM di “Beaulo” ma gli “azzurri”, che sono considerati un Tier3, hanno già dimostrato di poter competere e vincere con team di categoria superiore (Tier1). Vedremo come si svolgerà questa avventura nel Six Invitational che, indipendentemente dal risultato finale, è già un successo per l’organizzazione italiana. Per rimanere informati sull’evento, il rimando è al sito esportsmag.it.
Passando ad altri eventi in programma, di quelli legati alla stagione di Call of Duty abbiamo già parlato, così come abbiamo fatto riferimento all’imminente start delle competizioni di calcio virtuale che riguardano molto da vicino l’Italia: la eSerie A Tim e i campionati europei di PES. Ma il palinsesto torneistico più ricco rimane come sempre quello proposto dal creatore dell’universo League of Legends.
Due le novità in casa Riot Games per quanto riguarda gli eventi. La prima è il ritorno della cooperazione con Red Bull che questa volta punta direttamente al mondo universitario. Parliamo del Red Bull Campus Clutch di Valorant, un torneo a livello globale che permette agli studenti appassionati del first person shooter di rappresentare la propria università. Il format della competizione prevede squadre da 5 giocatori ciascuna, che avranno la possibilità di raggiungere la World Final solo passando attraverso un duro percorso di selezione: quello dei Qualifiers prima e delle National Finals poi. Alla World Final parteciperanno squadre provenienti da 50 Paesi e anche questo rende la dimensione e l’importanza di dell’evento promosso da Red Bull. Senza dimenticare che in palio ci sono 20.000 euro.
Non è un caso che questa volta l’azienda di energy drink abbia scelto Valorant come titolo di riferimento: nel 2020 lo sparatutto ha battuto il record per “il maggior numero di ore guardate in un solo giorno per un singolo gioco”, con 34 milioni di ore cumulate su Twitch. (fonte esportsmag.it)
Restiamo in casa Riot Games, con l’annuncio di due importanti news per quanto riguarda Teamfight Tactics, l’autobattler (gioco strategico su plancia virtuale) ambientato nel mondo di LoL. Innanzitutto le date: il Campionato di Destini si svolgerà dal 7 al 9 aprile, al termine delle qualifiche regionali attualmente in corso in tutto il mondo. E tanto alto è stato il numero di adesioni in questa prima fase che il publisher ha deciso di portare a 24 i posti a disposizione di coloro che si qualificheranno per le finali online. Ultimo ma decisamente non per importanza, è l’annuncio del montepremi: per gli ultimi 24 campioni di Valorant ci sono in palio 250.000 dollari, dei quali 41.500 andranno al vincitore finale.
Per due buone notizie, ne arriva una cattiva che riguarda i fan di Pokemon. The Pokémon Company International ha infatti annunciato la cancellazione dei mondiali che sarebbero dovuti andare in scena a Londra nell’agosto di quest’anno. Una finale live, quindi, e che comprensibilmente ha trovato un ostacolo nell’imperante diffusione della pandemia, in questi mesi particolarmente grave proprio in Gran Bretagna.
Ecco la comunicazione ufficiale dell’azienda: “Dopo un’attenta revisione e in base ai parametri stabiliti dalle autorità sanitarie locali, regionali e nazionali, nonché dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalla sanità pubblica inglese e dal Center for Disease Control and Prevention, abbiamo preso la difficile decisione di rimandare i prossimi Campionati Mondiali di Pokémon al 2022. Quando lo riorganizzeremo, l’evento si terrà a Londra, Regno Unito”.
Si tratta del secondo rinvio dei mondiali di Pokemon causa COVID-19. Anche nel 2020 i mondiali sono stati cancellati e soltanto una parte degli eventi della Pokémon Players Cup si sono svolti regolarmente, grazie all’online. Stessa cosa nel 2021: la Players Cup III continua in rete e al termine di questa il publisher ha garantito che verranno organizzati altri tornei sempre a livello virtuale, almeno per tutto il 2021. Saranno queste le competizioni che permetteranno ai migliori di partecipare alle finali dal vivo, non appena sarà possibile: “Continueremo a supportare le competizioni online attraverso la nostra nuova serie, Pokémon Players Cup, the Play! Pokémon Team Challenge. Continuerà anche il supporto attraverso i nostri partner di vendita al dettaglio tramite League at Home”.
Morale: armarsi di pazienza e di vaccini.
Fonte esportsmag.it