Il mondo dei videogame è scosso da un tweet pubblicato sull’account Xbox e dietro al quale c’è la mano di Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming. Questo:
All’orizzonte si profila quindi un’operazione clamorosa e cioè l’acquisizione da parte di Microsoft di uno dei publisher più importanti a livello mondiale: Activision Blizzard.
Le intenzioni del colosso creato da Bill Gates sono provate non solo dal tweet ma anche dall’offerta economica che è già stata resa nota: 68,7 miliardi di dollari.
Una cifra enorme. D’altra parte, quando si parla di Activision Blizzard, si parla di videogame che hanno fatto la storia di questo settore negli ultimi 20 anni: da Warcraft, Candy Crush, Diablo, Pitfall, Spider-Man, Guitar Hero, Crash Bandicoot a quelli che sono diventati eSports come DotA (fino al 2009), Starcraft, Call of Duty, Overwatch e Hearthstone.
Questa operazione gigantesca si colloca all’interno di una strategia iniziata da Microsoft nel 2020 con l’acquisizione di ZeniMax Media, azienda madre di Bethesda Softworks, per 7,5 miliardi di dollari: quella di puntare in maniera ancora più decisa al mercato del gaming.
“Sappiamo tutti che il gioco è la forma di intrattenimento più vivace e dinamica al mondo e abbiamo sperimentato il potere della connessione sociale e dell’amicizia che il gaming rende possibile“, ha dichiarato Phil Spencer subito dopo la pubblicazione del post. (fonte esportsmag.it)
E soprattutto quello del gaming è un business globale con tantissimi zeri. Secondo il report pubblicato da Newzoo, il settore dei videogiochi nel 2021 vale 180 miliardi di dollari, un +1,4% rispetto al 2020 che già era stato un anno di forte crescita. E il trend con il segno “+” è previsto anche per il 2022, merito anche della continua espansione dei giochi per mobile. Ed è proprio questo il ramo che interessa di più all’azienda di Redmond.
Lo ha dichiarato in maniera esplicita il solito Phil Spencer: “La verità è che la più grande piattaforma di gaming sul pianeta sono i dispositivi mobile là fuori… Questa è la nostra opportunità per combattere e competere nella piattaforma più grande del pianeta, che è di vitale importanza per noi“. (fonte spaziogames.it)
Il “pacchetto Activision Blizzard” comprende infatti King, lo sviluppatore di Candy Crush, e le tante IP dedicate al gioco per dispositivi mobile.
68,7 miliardi di dollari sono l’investimento più grande mai fatto da Microsoft nell’ambito del gaming, con il quale diventa “la terza società di videogiochi per fatturato, dietro Tencent e Sony“. (fonte Microsoft)
L’operazione, se verrà finalizzata, porterà l’intera Activision Blizzard all’interno di Microsoft, sotto la direzione di Phil Spencer. Secondo un rapporto del Wall Street Journal, l’attuale CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, dovrebbe lasciare dopo il completamento della fusione che probabilmente avverrà nel 2023.
Su Kotick, tra l’altro, pendono le accuse di aver permesso l’instaurarsi di un ambiente di lavoro tossico, caratterizzato da bullismo e casi di sessismo e razzismo. E’ quindi certa la sua fuoriuscita con l’arrivo di Microsoft..
I videogame del publisher entreranno invece a far parte dell’offerta presente su Xbox Game Pass e PC Game Pass, strumenti che oggi contano già numeri enormi di utenti, come ha sottolineato Spencer:
“…Game Pass ha più di 25 milioni di abbonati e i franchise di Activision Blizzard accelereranno anche i nostri piani per il Cloud Gaming, consentendo a più persone in più luoghi del mondo di partecipare alla community Xbox utilizzando telefoni, tablet, laptop e altri dispositivi. I giochi Activision Blizzard sono fruibili su una varietà di piattaforme e abbiamo intenzione di continuare a supportare quelle community e il loro futuro“. (fonte esportsmag.it)
A questo punto restano in sospeso solo alcuni punti. Innanzitutto l’accettazione dell’offerta da parte di Activision Blizzard. Su questo però ci sono pochi dubbi, dal momento che l’azienda non sta vivendo un momento felice.
Poi c’è la questione dell’antitrust americana ed europea, ostacoli il cui superamento non può essere dato per scontato.
Se Microsoft riuscirà a superare questi due paletti, le resterà il compito forse più grande: ridare lustro al marchio Activision Blizzard, non solo in merito all’ambiente di lavoro, ma anche a quello dei prodotti. Nonostante il gran numero di titoli di grande valore, negli ultimi anni l’azienda ha molto deluso le community dei giocatori con ritardi negli update e uscite non proprio all’altezza.
Microsoft ha sicuramente i mezzi per riportare in auge il glorioso brand.
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