Per il terzo anno consecutivo, il Campionato mondiale di League of Legends (o Worlds) conferma il dominio del Far East. Anche quest’anno le semifinali sono un affare tra Corea del Sud e Cina.
L’ultima intromissione di una squadra europea o nordamericana risale infatti al 2020, quando i G2 Esports si arresero in semifinale ai sudcoreani di Damwon Gaming, poi vincitori del torneo. Nel 2021 la Cina si è ripresa il titolo grazie al team Edward Gaming, in faccia a tre formazioni di Seul. L’anno scorso, invece, ha trionfato l’organizzazione sudcoreana DRX, seguita da altre due connazionali e da una cinese.
Nell’edizione di quest’anno, a fare la differenza tra i due Paesi è soltanto la percentuale delle squadre presenti in semifinale, che per la prima volta nella storia del torneo è invertita: tre cinesi e una sudcoreana. Questo significa che c’è già almeno un 50% di chance che il trofeo targato Riot Games torni a Pechino.
Le sue semifinali mettono di fronte le cinesi BiliBili Gaming e Weibo Gamining nella parte alta del tabellone. In quella bassa c’è invece l’ultima sudcoreana, i T1 dell’intramontabile “Faker“, contrapposta al team n.1 della Cina, JingDong Gaming. Una sfida, questa, che all’inizio del torneo era stata individuata come una delle possibili finali per il titolo. Il percorso fatto finora dalle due formazioni lo dimostra.
I JD Gaming, semifinalisti lo scorso anno, hanno superato la Swiss Stage con grande facilità, vincendo le prime tre partite e concedendo solo un set (4-1). Ai T1 è servito il quarto round, dove hanno battuto 2-0 BiliBili Gaming. Anche il quintetto sudcoreano ha chiuso il girone con lo score di 4-1 set.
Più sofferto il percorso di BiliBili e Weibo. Entrambe si sono qualificate al KO Stage sul filo di lana (3 match vinti e 2 persi). Nel sesto e ultimo round del girone “alla svizzera”, i BiliBili hanno sconfitto 2-1 i G2 Esports per uno score complessivo di 4-4 set. Deludente (2 vittorie, 3 sconfitte e 3-6 lo score dei set) la performance dei veterani europei guidati dallo storico Rasmus “Caps” Borregaard Winther, addolcita soltanto dal terzo posto di Steven “Hans Sama” Liv nella classifica MVP dello Swiss Stage.
Discorso analogo per Weibo Gaming che ha superato per 2-1 l’altra europea ancora in lotta per la qualificazione, il Team Fnatic (2-3 e 4-5). I Weibo hanno così chiuso lo Swiss Stage con 3 vittorie e 2 sconfitte (5-3 i set), qualificandosi per la fase ad eliminazione diretta.
Le qualificazioni di BiliBili e Weibo, per quanto in extremis, non possono essere considerate delle sorprese assolute. Si tratta di team ben equipaggiati e soprattutto allenati da un’arena, quella del Far East, più competitiva rispetto al resto del mondo. Il segreto del loro successo è forse tutto qui.
Nel quarti di finale del Knockout Stage, i Weibo hanno infatti battuto l’ultima rappresentante dell’Ovest, il team nordamericano NRG. I cinesi hanno strapazzato in 90 minuti gli avversari con un secco 3-0. Ciononostante, va dato onore all’organizzazione legata ai Sacramento Kings (i fondatori Andy Miller e Mark Mastrov sono due soci della famosa società NBA) perché ha confermato quanto di buono si è visto quest’anno. Gli NRG hanno infatti conquistato l’evento Summer della LCS, battendo i favoriti Team Liquid e Cloud 9, praticamente al loro ritorno nel competitivo internazionale dal 2016 e dopo aver acquisito la franchigia dei Counter Logic Gaming. Ai Worlds hanno superato lo Swiss Stage al quarto turno, sconfiggendo tutte le europee: G2, Fnatic e Mad Lions. In questo momento, gli NRG rappresentano il meglio del competitivo occidentale di LoL.
Se la vittoria dei Weibo su NRG è stata senza storia, quella dei BiliBili Gaming ha invece il sapore dell’impresa. Dall’altra parte c’era infatti Gen.G Esports, una delle pretendenti al titolo. Semifinalista ai Worlds 2022, l’organizzazione sudcoreana è stata la migliore nello Swiss Stage grazie a vero e proprio clean sheet: 3 vittorie, 0 sconfitte e nessun set concesso. Nei quarti, invece, il team formato da “Doran”, “Peanut“, “Chovy“, “Peyz” e “Delight” ha concesso 3 set agli avversari e ha incassato la prima e unica sconfitta del torneo. Il 2-3 finale ha visto i BiliBili portarsi avanti 0-2, salvo poi subire il ritorno dei Gen.G che hanno pareggiato il conto. I cinesi non si sono tuttavia persi d’animo e, soprattutto grazie al botlaner Zhao “Elk” Jiahao (MVP dei quarti), hanno vinto il quinto e decisivo set in 35 minuti.
Tutto più semplice, invece, per i JD Gaming che hanno eliminato il team sudcoreano KT Rolster per 3-1. Ancora più in scioltezza la vittoria di T1 su LNG Esports (Cina): 3-0 in 83 minuti.
Fra meno di una settimana è tempo di semifinali. La prima, BiliBili Gaming vs Weibo Gaming, è in programma l’11 novembre alle ore 9:00 CET. Il pronostico vede i BiliBili favoriti 60%-40% ma la gara rimane aperta.
Ancora di più lo è quella tra JD e T1 (12/11/2023 alle ore 9:00 CET), per la quale è. necessario affidarsi al “coin flip” è d’obbligo. Il motivo? Basta osservare i roster. JD Gaming conta su “369” (top), “kanavi” (jungle), “knight” (mid), “Ruler” (bot), “MISSING” (support). T1 ha (nello stesso ordine di ruolo) “Zeus“, “Oner“, “Faker“, “Gumayusi” e “Keria“.
Insieme, questi nickname rappresentano l’elite mondiale dell’eSport di League of Legends. Infine, non vanno dimenticate le motivazioni extra di Faker. In caso di vittoria su JD, il GOAT di LoL avrebbe la chance di conquistare il quarto titolo mondiale: sarebbe il nuovo primato che al momento è condiviso con l’ex compagno di team Bae “Bengi” Seong-Woong.
Photo Credit: Colin Young-Wolff/Riot Games