Se il settore gaming sviluppato da Netflix è ancora sottotono, il colosso del video on demand non molla la presa sugli appassionati.
E lo fa nel modo che gli è più congeniale, ovvero proponendo film e serie tv che prendono spunto proprio da videogame di successo.
Dopo Resident Evil: La serie, l’estate 2022 propone altri due adattamenti. Il primo è Tekken: Bloodline, in arrivo sulla piattaforma di streaming il 18 agosto; il secondo sarà Cyberpunk: Edgerunners, disponibile invece da settembre.
RESIDENT EVIL: LA SERIE
Che Resident Evil: La Serie non fosse una fedele trasposizione degli eventi raccontati nei videogiochi era già chiaro dalla sinossi ufficiale e dai trailer (ne abbiamo già parlato qui).
Per i più affezionati al brand videoludico l’adattamento fraintende il tema centrale dei giochi, cioè scongiurare l’apocalisse piuttosto che affrontarla.
I meno pignoli magari speravano in uno “zombie movie” gradevole, per lo meno ben confezionato. Tuttavia, anche in questo caso, non possiamo fare a meno di dire che già nel titolo molto “sbrigativo” si intuiva quanto la cura riposta nell’opera fosse limitata.
Purtroppo il prodotto è ben distante dall’essere godibile, a prescindere dall’ispirazione videoludica. I riferimenti ai giochi sono presenti – anche se, Umbrella Corporation a parte, arrivano circa al quinto episodio su otto – ma nell’insieme sembrano più un mal riuscito tentativo di fare leva sulla fama del franchise che una vera e propria ispirazione. Il risultato è una serie talmente zoppicante che proseguire la visione episodio dopo episodio risulta quantomeno faticoso se non addirittura inutile.
TEKKEN: BLOODLINE
Discorso opposto per Tekken: Bloodline che, da quello che possiamo sapere, sembra essere più fedele all’opera originale, pur mettendo in scena gli avvenimenti fra un capitolo e l’altro (precisamente fra Tekken 2 e Tekken 3).
La sinossi ufficiale recita infatti:
“Fin da piccolo Jin Kazama impara dalla madre le tecniche di autodifesa della famiglia. Ciononostante non può fare nulla quando una mostruosa forza malefica distrugge tutto ciò che ama, stravolgendo per sempre la sua vita. Arrabbiato con se stesso per non essere stato in grado di intervenire, Jin si vota alla vendetta e per ottenerla insegue il potere assoluto. La sua ricerca lo spinge verso la battaglia più importante al mondo: il King of Iron Fist Tournament.”
Anche il design dei personaggi che vediamo nel trailer (ci sono Jin, Heihachi, Ogre, King, Paul Phoenix, Howarang e Nina Williams) sembra seguire abbastanza fedelmente quello già visto nei videogiochi: non solo nell’aspetto ma anche per lo stile di combattimento e le mosse.
Insomma questo Tekken: Bloodline ad un primo sguardo lascia ben sperare. Se la sceneggiatura sarà adeguata, magari avremo una serie interessante o quantomeno più godibile del film live action Tekken del 2009, decisamente mal riuscito. Non ci resta che attendere qualche giorno.
CYBERPUNK: EDGERUNNERS
In questi anni Cyberpunk ha già fatto discutere critici e appassionati. L’oggetto del contendere è stato Cyberpunk 2077, action rpg in prima persona pubblicato da CD Project Red e ispirato al gioco di ruolo cartaceo Cyberpunk 2020 (edito nel 1988). Adesso il brand torna a far parlare di sé e ad offrire speranze agli appassionati con Cyberpunk: Edgerunners, l’anime originale di Netflix.
La serie si presenta come un prodotto stand-alone composto da 10 episodi, completamente indipendente dalla narrazione del videogioco, sebbene ambientato nello stesso universo. Cyberpunk: Edgerunners promette di raccontare la storia di uno street kid che per sopravvivere a Night City diventa un mercenario fuorilegge: un edgerunner, appunto.
Dal trailer possiamo apprezzare l’interessante accostamento dello stile tipico dell’anime giapponese ai canoni del cyberpunk e all’estetica già vista nel videogioco. Anche se probabilmente è troppo presto per avanzare ipotesi sulla qualità del prodotto, quello che lascia ben sperare è il coinvolgimento diretto di CD Project Red. Questo sviluppatore è reo del grave scivolone a livello tecnico commesso con Cyberpunk 2077, ma va anche ricordato per l’autorialità, la competenza e la cura che ha riposto nell’adattare i racconti e i romanzi di Sapkowski nella famosa saga videoludica The Witcher.
Immagine di testa credits Netflix