44 anni fa il massimo campionato italiano di calcio compiva un passo storico. Era il 9 maggio 1980 quando il Consiglio Federale approvava il ritorno degli stranieri in Serie A dopo quasi quindici anni di chiusura delle frontiere. Da quel giorno, e con sempre maggiore apertura dopo la sentenza Bosman, il calcio italiano non si è più voltato indietro.
Qualcosa di simile è avvenuto di recente in un altro ambito, comunque legato al calcio. Parliamo della eSerie A TIM, il campionato italiano di e-calcio che da ormai 4 anni si disputa con il videogame di Electronic Arts EA SPORTS FC™ 24 (in precedenza FIFA). Nell’edizione 2023/24 della eSerie A TIM, due società della massima serie di calcio hanno ingaggiato altrettanti giocatori stranieri per partecipare alla competizione digitale.
I Falcao & friends di quella stagione calcistica, qui si chiamano Tiago “Darkley11” Pires e Oliver “Oliboli” Uttgren.
Fatte le debite proporzioni, questo è un passo che avvicina videogame competitivi e sport tradizionali e il cui merito va a Pro2Be Esports, agenzia di talent per il settore videoludico tra le più attive in Italia. Pro2Be ha infatti portato Darkley11 nel team esportivo della Salernitana e Oliboli in quello del Genoa.
Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il secondo al Palaexpo di Verona, teatro dei Playoffs e Final Eight della eSerie A TIM 2023/24.
Per chi non conoscesse Oliver Uttgren, diremo che il suo nickname è uno dei più rispettati a livello internazionale nell’eSport di FIFA/EA SPORTS FC™. Dopo meno di 5 anni di attività competitiva ha già accumulato 200mila dollari in premi con 7 vittorie, 2 secondi posti e 4 “bronzi”, oltre a tanti altri piazzamenti di valore (fonte esportsearning.com). I suoi risultati più importanti sono le vittorie nella FIFAe Club World Cup e nelle Fifa Global Series durante la stagione 2020/21.
Ha centrato i quarti di finale nella FUT Champions Cup III 2020, la top 4 nell’eChampions League 2021 e nella eDivisie 2021 e di nuovo i quarti nelle Global Series 2023. Nel 2022 è arrivato alle semifinali della FIFAe Nations Cup 2022 con la nazionale svedese.
Come anticipato, quest’anno Oliboli Uttgren indossa la blasonata maglia del “Grifone”, con la quale ha ottenuto un buon risultato nella eSerie A TIM, anche se non del tutto soddisfacente considerando le mire iniziali. Vale la pena ricordare che il Genoa è alla terza partecipazione nel massimo campionato italiano di e-calcio (ha saltato solo la stagione 2022-23), a conferma di quanto il club genovese creda nell’investimento esportivo. Nella prima edizione del torneo (2020-2021), il Genoa Esports ha chiuso al secondo posto, battuto in finale dal Benevento di Danilo “Danipitbull” Pinto, mentre si è aggiudicato lo scudetto di Pro Evolution Soccer.
Questo è solo per inquadrare Oliboli dal punto di vista della performance. Il resto ce lo ha raccontato lui stesso nell’intervista che segue e per la quale lo ringraziamo. I nostri ringraziamenti vanno anche a Roberto Forzano e Fabio Battista di Pro2Be per l’indispensabile contributo organizzativo.
Ciao Oliver e grazie per la tua disponibilità. Ci racconti come è iniziata la tua “love story” con l’e-calcio?
Ho sempre giocato con i videogame, sin da quando ero bambino. La passione per l’e-calcio proviene da quella per il calcio reale che già praticavo e che pratico tuttora in una squadra dilettantistica svedese. L’eSport è invece arrivato nel 2019. Terminata la scuola, ho trovato più tempo per dedicarmi seriamente al titolo e dare più spazio ai tornei.
Perché hai scelto la strada dell’eSport?
E’ stata una scelta naturale. In fondo penso che l’idea di diventare un esporter, cioè un giocatore competitivo di videogame, sia sempre stata dentro di me. Quando sono arrivati i primi risultati, quell’idea è improvvisamente diventata realtà. Ho visto che me la cavavo bene, che le skills c’erano e allora mi sono buttato nel mondo dell’eSport. Il competitivo mi ha catturato subito e da quel momento non ho più smesso.
Quali sono stati i risultati che ti hanno aperto la strada nell’eSport di FIFA?
Ho debuttato con un terzo posto nella eAllsvenskan (l’equivalente svedese della eSerie A, ndr) che nel 2020 ho poi vinto. A seguire c’è stato il terzo posto nelle Summer Cup Series Europe e poco dopo è arrivata la chiamata dei Mkers. E’ stata un’esperienza importante perché i Mkers sono stati la prima vera organizzazione esportiva dove ho militato. Sono rimasto con l’organizzazione italiana per quasi tre anni, duranti i quali mi sono tolto molte soddisfazioni. Su tutte ricordo la vittoria nel campionato del mondo per club (la FIFA eClub World Cup 2021, ndr), insieme a “Prinsipe“: in quel periodo, io e Daniele Paolucci sia stati un duo molto forte su FIFA!
I Mkers ti hanno portato in Italia, Pro2Be ti ha invece fatto esordire nell’eSerie A TIM: che sensazione ti dà il fatto di essere il primo giocatore non italiano a partecipare al campionato nazionale?
Una bella sensazione, per due motivi. Innanzitutto, Darkley ed io abbiamo aperto la strada per altre operazioni simili e questo fa bene all’intero movimento dell’eSport calcistico. Ritengo che sia stato fatto un passo importante nella direzione giusta, perché può contribuire alla crescita di tutte le leghe nazionali, non solo di quella italiana.
Il secondo motivo riguarda l’opportunità che ho avuto di confrontarmi con tanti giocatori di talento. Credo che il field dei giocatori italiani sia uno dei più forti al mondo: perfino il livello medio degli esporter italiani può competere sul palcoscenico internazionale! Considero la eSerie A TIM e la lega francese i due campionati di e-calcio più forti e competitivi al mondo.
Parliamo allora della tua eSerie A 2023/24. Sei arrivato ai quarti di finale: è una top 8 che ti soddisfa o che invece ti va un po’ stretta?
Da agonista quale sono, non posso essere contento del mio risultato nel torneo. Voglio sempre vincere, ma non so davvero cosa sia andato storto! D’altra parte, giocare in questo campionato contro alcuni dei migliori giocatori al mondo è davvero impegnativo, i margini di errore sono ridottissimi. Ho sfidato Dani (Danilo “Danipitbull” Pinto, ndr) tante volte negli ultimi anni e tutte le nostre partite sono sempre state molto equilibrate. Penso che tutti quelli che sono finiti tra i primi 8 siano abbastanza bravi per giocare nella Coppa del Mondo.
Adesso però devo lasciarmi alle spalle il risultato e pensare ai prossimi step che sono la qualificazione alla eChampions League prima e poi quella per la World Cup di luglio.
Quest’anno non ci sarà però la competizione mondiale per nazioni. Nel 2022, insieme a OpTolle e Ollelito, hai portato la Svezia fino alla semifinale: ti mancherà la FIFAe Nations Cup?
Sì, è un bel ricordo nonostante la sconfitta subita in semifinale contro la Polonia. In ogni caso, c’erano così tante nazionali forti che arrivare tra le top 4 del mondo è comunque un grande risultato. Quello che più mi dispiace è la carenza di eventi in questa nuova stagione, perché così gli esporter hanno meno occasioni per qualificarsi ai tornei principali. Vorrei più tornei, questo sicuramente, un po’ com’era nel periodo FIFAe.
E che giudizio dai al nuovo e-Calcio di Electronic Arts?
Non per lamentarmi, ma questa edizione è migliorabile e penso che molti altri giocatori direbbero lo stesso! Forse per gli spettatori risulta più emozionante perché si segnano tanti goal, ma io preferisco le partite tirate, quelle dove puoi controllare il gioco! In questo videogame, almeno per ora, ci sono così tanti goal da cui è impossibile difendersi che diventa davvero, davvero brutto giocarlo a livello competitivo.
Un’ultima domanda su di te: che cosa vedi nel tuo futuro?
E’ una domanda alla quale è difficile rispondere. Per ora so che voglio continuare a giocare, il più a lungo possibile. Solo quando mi accorgerò di non essere più competitivo penserò ad un’altra strada. Fino ad allora, mi tengo stretto il joypad!
Immagine di testa: Oliver “Oliboli” Uttgren (credits Pro2Be)