Niente affascina come il calcio inglese. Per tradizione, sentimento e quel modo di intendere il gioco del calcio che si può respirare solo oltre manica. Nell’unicità del calcio inglese, ci sono soprattutto i soprannomi delle squadre: dalla Premier alle Non-League, anche il più piccolo dei clubs ha nomignolo appiccicato da secoli in qualche caso e che vale come una seconda pelle. Oggi cercheremo di fare un viaggio in questo vasto mondo dei soprannomi.
Liverpool e Everton
Il viaggio non può che iniziare dai club di Premier League. Il Liverpool ad esempio si chiama in gergo “Reds”. Il motivo è semplice: fa riferimento alla mitica maglia rossa del club di Anfield Road.
L’altra parte della città è rappresentata dall’Everton, i cui giocatori sono chiamati “Toffees”. Ufficialmente il soprannome dei giocatori si ispira a un negozio di dolci, Mother Noblet’s, situato nel nord della città di fronte all’Everton Lock-Up, il monumento più antico della città. Qui veniva venduta l’Everton Mint, una caramella al gusto menta.
Le due squadre di Manchester
Spostiamoci di 60 miglia e nella città di Manchester è lotta perenne tra City e United.
I primi sono conosciuti come “The Citizens“, perché i suoi tifosi appartengono alla working class di Manchester e sono legatissimi alle loro origini. Essere cittadini di Manchester è un motivo di orgoglio e il club contribuisce a renderli fieri.
La sponda rossa invece, è soprannominata “Red Devils“, vale a dire i diavoli rossi. Fu scelto in onore della squadra di rugby di Salford che nel 1930 aveva adottato il soprannome in una tournée in Francia.
Le squadre di Londra: Spurs, Gunners e Hammers
Passiamo alle squadre della capitale. L‘Arsenal è soprannominata “The Gunners”, perché i fondatori del club erano membri del Royal Arsenal, un deposito d’armi del sud di Londra che riforniva l’esercito britannico.
Il Chelsea è chiamato anche “The Blues” grazie alle loro divise blu.
E che dire del Tottenham? Tutti lo chiamano “Spurs”, ovvero gli speroni del Gallo che rappresenta il simbolo del Club.
Spazio poi al Crystal Palace. Il soprannome “The Eagles” è stato adottato in onore al Benfica di Eusebio.
Infine, non si può non conoscere il soprannome del West Ham. “The Hammers”, i martelli, per via dell’origine operaia del club.
Sheffield e Birmingham
Come Londra, Manchester e Liverpool, anche Sheffield e Birmingham possono vantare una prestigiosa tradizione calcistica.
Lo Sheffield United è uno dei club più antichi e il suo soprannome è “The Blades”, “Le lame” , che deriva dalla tradizione che lega la città all’acciaio.
L’altro club della città, lo Sheffield Wednesday, milita nel Championship e si chiama anche “The Owls” grazie al Gufo come simbolo della società.
Infine, l’Aston Villa è conosciuto anche come “The Villans”: indica gli appartenenti al Villa Club. L’Aston Villa è un club di Birmingham, dove gioca anche il Birmingham City: quest’ultimo è soprannominato Blues per via del colore delle magliette.
Soprannomi animaleschi
Del Leicester sappiamo tutto. “The Foxes” (le volpi), perché la zona del Leicestershire è la più ricca di volpi di tutta l’Inghilterra e la caccia ad essa è uno sport molto praticato.
“The Magpies” serve ad indicare il Newcastle. Le Gazze bianconere simbolo della città e di conseguenza del club.
Non proprio animali in senso stretto, ma piuttosto insetti, con i calabroni. Stiamo parlando del Watford, le cui divise ricordano proprio il calabrone giallo (The Hornets).
Altra squadra e altro animale: questa volta tocca al Wolverhampton. Sono soprannominato “The Wolves”, ovvero i Lupi. Il Lupo è l’animale simbolo della città.
Sempre rimanendo in tema da zoo, passiamo al Brighton: essendo una città sul mare non poteva che prendere il soprannome di “Gabbiani” (The Seagulls) per la sua squadra.
E sempre di volatili si parla con il Norwich i cui giocatori sono soprannominati “The Canaries”: il canarino è il simbolo del club e anche il colore delle maglie riporta alla mente il tipico uccellino domestico.
Santi e Ciliegie
Sempre legato al colore della maglia è il soprannome dei giocatori del Burnley, chiamati “The Clarets” per via del rosso violaceo e dell’azzurro che contraddistingue le magliette.
Potevano mancare i Santi? Certo che no. Merito del Southampton, i cui giocatori sono chiamati da 130 anni “The Saints”, poiché i suoi fondatori erano ragazzi che appartenevano ad un gruppo parrocchiale della chiesa di St. Mary’s. Quest’ultima vigilia sullo stadio a breve distanza.
Soprannome particolare quello del Bournemouth. “The Cherries”, le ciliegie per il colore della maglia e per la vicinanza dallo stadio di una fabbrica che produceva ciliege. Poco importa se nel 1970 il Club ha trasformato i suoi colori sociali in rossonero. L’allora presidente era rimasto folgorato dal Milan di Rocco e dal suo gioiello: Gianni Rivera.
I soprannomi più curiosi del calcio inglese
Oltre ai già citati, delle formazioni che appartengono alla Premier League, abbiamo scelto alcuni soprannomi delle formazioni che vanno dal Championship alle Non-League.
- Fulham = The Cottagers
- Sunderland = The Black Cats
- Millwall = The Lyons
- Portsmouth = Pompey
- Leeds United = Peacocks
- Ipswich Town = The Tractors Boys
- Hull City = The Tigers
- Grimsby = Mariners
- Peterborough = The Posh
- Stoke City = The Potters
- Wigan = Latics
- Derby County = The Rams
- Nottingham Forest = Garibaldi Red
- Burton Albion = The Brewers
- Middlesbrough FC = The Smoggies
- Blackburn Rovers = The Riversiders